Il tavolo raccoglie 42 persone di 10 nazionalita' (Italia, Catalunya, Francia, Germania,
Grecia, Giappone, Messico, Belgio, Cile), di cui i due terzi donne.
Il sottotavolo sul genere ha preso avvio con un brain storming collettivo durante il quale sono
emersi numerosi argomenti di discussione: dal rapporto che lega "natura" e "cultura" nella
definizione delle differenze di genere, al ruolo ambivalente della parola come strumento di
dominio (discorso logico-lineare) o di emancipazione (parola "di cuore"); dal tema dell'amore,
della sessualita', dell'abolizione della famiglia a quello di un possibile superamento
dell'identita' di genere, a partire soprattutto da quello maschile.
Il sottotavolo sulla rete di lotte ha messo in comune le diverse esperienze di lotta. Si e' poi
formato un terzo sottotavolo sulle proposte operative.
La gionata di apertura (28 luglio) si e' dedicata interamente alle presentazioni e
all'esposizione dei campi di interesse di ciascuno. In questo modo si e' potuto procedere ad
una prima suddivisione dei partecipanti in sottogruppi. Il primo sottogruppo, corrispondente
al punto 4.2 del programma, si e' raccolto intorno al tema dell'identita' e delle differenze tra i
generi. Il secondo invece si occupa delle esperienze di resistenza e di lotta contro il
patriarcato e della possibile costruzione di una rete (punto 4.4).
Il secondo giorno, prima di dividerci, ascoltiamo insieme le relazioni di tre compagne
messicane, appartenenti a strutture della societa' civile che appoggiano l' Esercito zapatista
e che il 14-15-16- settembre 1997 celebreranno la costituzione del Fronte Zapatista di
Liberazione Nzionale.
Vengono ricordate le principali caratteristiche innovative delle zapatismo, come la rinuncia
alla presa del potere, il recupero della cultura tradizionale maya, il rispetto delle differenze e
la grande capacita' di mediazione politica all'interno della societa' messicana. Poiche' l'EZLN
trae tutta la sua forza dall'appoggio popolare delle comunita' indigene, il ruolo delle donne
che in queste comunita' vivono e lavorano ha assunto ben presto un'imporatnza strategica
per tutto il movimento e sin dal 1993 le donne zapatiste hanno potuto imporre
un'avanzatissima "Legge rivoluzionaria delle donne" che regola vari aspetti della vita
quotidiana, politica e culturale delle comunita'. In paricolare vengono affermati il diritto
all'autodeterminazione, la lotta all'alcolismo e alla droga come strumenti di dominazione, il
diritto a ricoprire cariche pubbliche anche all'interno dell'Esercito Zapatista.
Al termine di queste relazioni ci si e' divisi nei due sottotavoli sul genere (4.2) e sulla rete di
lotte (4.4).