26 luglio 1997: e' il primo giorno ufficiale del II Incontro Intercontinentale dei popoli contro il neoliberismo ma gia' da due giorni il Centro Velodromo di San Sebastian de Rey si sta riempendo di gente, per lo piu' italiani,(circa 700) i primi ad arrivare.
A disposizione dei partecipanti/e per questi primi giorni, ci sono 3 Centri Sportivi attrezzati, distanti tra loro 4 Km (o venti minuti di camminata a piedi). Si dorme nelle palestre, piene di sacchi a pelo, materassini, zaini. La gente arriva per conto proprio, chi puo' conta sulle persone gia' presenti per farsi venire a prendere all'areoporto o alla stazione; gli svizzeri sono arrivati con pulman-taxi presi in affitto, ma la maggior parte viene in aereo.
Molti non parlano lo spagnolo, e chi puo' fa da interprete fra loro e l'organizzazione.
Quello che sulla carta sembrava praticabile, come e' ovvio, lo e' di meno nella realta'. Le difficolta' sono palesi, ma l'autorganizzazione era uno dei presupposti di questo incontro spagnolo: chi puo', quindi, da una mano, organizzando meglio lo spazio a disposizione, preoccupandosi dei turni, fornendo collegamenti tra persone e strutture.
I possessori di tende da campeggio sono stati sistemati/e nel campo di calcetto qui vicino (deludendo le speranze di chi voleva usarlo!!)
L'incontro non e' ancora iniziato, ma chi era gia' stato in Chiapas si rincontra, si racconta le proprie storie. Ma anche fra gli italiani/e ci si rivede tra situazioni lontane, persone che non si vedono da tempo. Ci siamo tutti/e, verrebbe da pensare, e a volte sembra proprio di essere a casa.
Anche l'EZLN ha designato la sua delegazione per partecipare all'incontro."Per la prima volta una delegazione formata da membri dell'EZLN assistera' ad un evento internazionale fuori dalle frontiere messicane. Cosi', l'EZLN ha deciso di rompere, nuovamente, gli accerchiamenti locali, regionali, statali e nazionali, per portare la voce degli zapatisti dalle labbra degli zapatisti".
Non verranno personalita', ma rappresentanza di chi lotta e partecipa, perche', ci dicono ancora "il mondo non e' dei dirigenti o dei caudillos".
Per loro non sara' facile come per noi arrivare, e le difficolta' non se le nascondono e non ce le nascondono, ma gia' altre volte hanno dimostrato che una possibilita' puo' diventare certezza se si conosce il modo giusto per trasformarla.
Intanto, ieri sera, prima assemblea degli italiani presenti, convocata sulle scale esterne del centro sportivo, per parlare della manifestazione che il 27 luglio si terra' qui a Madrid, ma anche per cominciare a capire la realta' che qui ci aspetta, le relazioni tra di noi e gli altri, i problemi e le difficolta' degli spagnoli nella loro espressione politica.
Solita confusione, amplificata dalle lingue differenti, e dal nostro spagnolo spesso incerto. Confusione nostra, confusione loro: Gli unici a sembrare a proprio agio sono i volontari della protezione civile inviati dal comune a portare aiuto materiale.
Ma ieri sera e'stata anche la prima festa organizzata per noi, al Centro "Gacia Lorca", con cena e musica. E' ancora tempo di chiacchere, di battute, di saluti. Ma tra poco ci sara' l'inaugurazione: alle 22, in Plaza de Toros, comincera' ufficialmente il II Incontro, si verificheranno idee, possibilita', fome di lotta. Si lavorera' alla costruzione di nuove intenzioni, utopie fattibili."Corrispondenza di Tactical Media Crew da Madrid 26-7-97"