RETE

Documento di consenso sulla rete di resistenze redatto dai delegati dei sei blocchi di lavoro ed approvato dall¹Assemblea Plenaria del II Incontro Intercontinentale per l¹umanità e contro il Neoliberismo nel corso dell¹atto conclusivo.

El Indiano, Puerto Serrano, Andalusia, Spagna

2 agosto 1997

Da tre anni a questa parte, in varie parti del mondo sono sorti diversi comitati di appoggio alla rivoluzione zapatista. Più tardi, icompagni e le compagne dell¹EZLN hanno convocato il Primo Incontro per

l¹Umanità e contro il Neoliberismo nel corso del quale si è deciso di dar vita a una rete intercontinentale di resistenze contro un sistema che possiede una vocazione mondiale: il neoliberismo le cui brutali

ripercussioni economiche, sociali ed ambientali si ripercuotono sulla vita dei popoli e su quella del pianeta.

1. Noi qui riuniti, siamo giunti in Spagna dai cinque continenti per aiutare a costruire un mondo più umano. Milioni di sorelle e fratelli non sono potuti venire. La ricchezza delle nostre discussioni, il colore dei nostri incontri e l¹umanità delle nostre esperienze dimostrano la dignità dei nostri progetti. Tuttavia, ogni giorno, il capitale ci porta via un poco di questa dignità.

Tra di noi vi è un disoccupato costretto ad essere competitivo perchè così vogliono le leggi dell¹economia.

Tra di noi vi è una donna che ogni giorno cammina chilometri perchè non vi è acqua nel villaggio mentre vi sono campi di golf nei deserti.

Tra di noi vi è uno studente obbligato a studiare giorno e notte dogmi senza senso.

Tra di noi vi è una madre che ogni giorno va al mercato e compra sempre di meno perchè le banche divorano i suoi soldi.

Tra di noi vi è chi non lavora e vi è chi lavora troppo perchè domani potrebbe finire ad ingrossare le fila dell¹esercito dei disoccupati. Tra di noi vi è chi pensa di non aver futuro, di non aver presente e

di non aver passato.

Siamo gli intrappolati, i catalogati, i lacerati. Siamo costretti a competere affinché la fabbrica globale possa continuare a girare e girare senza mai fermarsi, in un movimento interminabile e senza

senso.

Siamo gli isolati, gli atomizzati, i suddivisi in razze, sesso, occupazioni, status, nazionalità, colore, preferenze sessuali. Ci hanno fatto credere che non c¹è più speranza, che il crimine deve continuare, la fame deve continuare, la tortura deve continuare, che il silenzio deve continuare, che la censura deve continuare.

Però noi abbiamo detto basta ed abbiamo cominciato a fare le cose a modo nostro. Ci vorrà del tempo, però abbiamo cominciato.

La Prima Dichiarazione de La Realidad propose di costruire tra di noi dei ponti, ponti che sono anche arcobaleno. La Seconda Dichiarazione de La Realidad propose una rete di comunicazione e resistenze per

cominciare a materializzare questi ponti.

Abbiamo fatto dei passi.

2. Oggi, di fronte alla frammentazione e all¹isolamento che hanno sempre presentato e tuttora presentano le lotte sociali, il capitalismo neoliberale offre un modello globale e coesivo. Sebbene

non centralizzato, tale modello possiede una tale versatilità, adattabilità e capacità di recupero da indurci a mettere in campo nuove forme di lotta e di resistenza.

La rete ci sembra il paradigma di una nuova maniera di lottare contro questo stato di cose. Una rete è per definizione versatile ed aperta e comporta inoltre bassi costi di mantenimento. Per rete, intendiamo un movimento in costruzione permanente di persone ed organizzazioni che comunicano e coordinano lotte, resistenze ed

azioni. La rete è formata da nodi organizzati, individuali o collettivi, collegati fra di loro con una struttura orizzontale e senza un centro specifico. I nodi inviano e ricevono informazione e sono capaci di

organizzare azioni comuni utilizzando tutti i mezzi a disposizione e tutte le forme possibili di rapporti umani e sociali. Come dice la Seconda Dichiarazione de La Realidad: ³La rete è formata da tutti noi

che ci parliamo ed ascoltiamo... La rete siamo tutti noi che resistiamo².

La rete si articola in dinamiche locali, regionali, nazionali ed internazionali, fino a costruire la rete planetaria per l¹umanità e contro il neoliberismo in cui gli obiettivi, le informazioni, i gruppi e le persone si arricchiscono mutuamente attraverso l¹interazione, una rete in cui si propone e non si impone, una rete infine in cui il

tutto sta nelle parti e le parti nel tutto.

Proponiamo una rete aperta, intessuta di informazioni, connessioni ed appoggio mutuo. Una rete che possieda l¹organicità di un essere vivo e che sia in grado di agire al momento opportuno.

Allo stesso tempo, pensiamo ad una rete plurale che si costruisca e si ordini a partire da tutti noi, dalla molteplicità delle nostre lotte, delle nostre coscienze e conoscenze, differenti però convergenti.

La rete deve promuovere la partecipazione di organizzazioni, collettivi ed individui che lottano contro il neoliberismo, l¹alienazione e le sofferenze dell¹umanità su basi di assoluta uguaglianza, senza nuclei di potere centrale, rinforzando l¹autonomia di ogni esperienza creativa ed organizzativa. La rete si propone di potenziare i contatti umani ed affettivi tra le persone coinvolte allo scopo di permettere la crescita del tessuto sociale delle lotte e

delle resistenze in maniera viva e continua.

Obiettivo principale della rete è combattere tutte le forme di oppressione, degrado e distruzione delle persone e dei popoli e costruire simultaneamente un mondo nuovo che possa contenere molti mondi: quelli di oggi e anche quelli del futuro.

3. La rete è:

A) Una rete di informazione che configura uno spazio di comunicazione e di riflessione con un flusso continuo di dati, informazioni e denunce a partire dalla pratica quotidiana di tutte le realtá

coinvolte.

B) Una rete di prevenzione ed azione che possa anticipare e risolvere i problemi prima che sia troppo tardi e, contemporaneamente, moltiplicare e combinare tra loro di forze tra loro diverse.

C) Una rete di esperienze, concezioni, metodi, capacità e relazioni personali che permetta l¹incontro e l¹arricchimento di popoli, culture, collettivi ed individui così come la scoperta di alternative

sociali ed economiche che portino a scelte in armonia con le persone e con il pianeta che abitiamo.

RETE DELLE RETI E CONTATTI CON ALTRE RETI

1. Innanzitutto ci proponiamo di lavorare in favore del progressivo consolidamento della rete a livello regionale e internazionale cercando di includere le reti locali e settoriali già esistenti.

La realizzazione di questo Secondo Incontro significa un passo avanti giacché, sebbene è vero che esistono tuttora dei grandi vuoti nella trama della rete, tutto indica che tali vuoti si possano colmare a poco. La rete per l¹umanità e contro il neoliberismo comincia aesistere in primo luogo nello spazio europeo e americano. Allo stesso tempo, vediamo una crescente partecipazione di persone e rappresentanti di movimenti sociali di altre parti del mondo: Asia, Africa, i paesi dell¹est europeo e l¹Oceania. Sappiamo che questo è solo l¹inizio e che il cammino da percorrere è ancora molto lungo. Una

maniera di stimolare questa dinamica è impiegare le strutture di coordinazione regionale già esistenti create per organizzare questo Incontro.

Accanto al lavoro di rinforzamento della rete a livello planetario, è importante rinforzare i contatti con tutte le reti di carattere settoriale. Di che reti parliamo? Reti, per esempio, che operano nel campo della salute, della lotta antinucleare, dell¹ecologia (ed in concreto il petrolio), l¹informazione, le donne femministe e lesbiche,

la libera circolazione e la cittadinanza globale.

Le pratiche di resistenza e di trasformazione, così come quelle di elaborazione e di riflessione non si esauriscono nell¹ambito delle reti che siamo riusciti a creare o con le quali siamo già in rapporto.

Esistono moltissime altre reti, gruppi, dinamiche mondiali, regionali e locali che si oppongono con differenti modalità, in maniera implicita o esplicita, in misura maggiore o minore, alla logica

neoliberale.

É nostro obiettivo entrare in rapporto con tali reti, promuovere una specie di promiscuità creativa conservando allo stesso tempo l¹autonomia di ognuno. Questa è una maniera di mettere in pratica la pluralità e la diversità che raccomandano le compagne e i compagni zapatisti per inventare un mondo che contenga molti mondi.

Tutti gli sforzi di coordinazione, trasmissione di informazioni ed elaborazione teorica devono porsi l¹obiettivo di andare oltre l¹ambito informatico per convertirsi in altrettanti meccanismi di diffusione delle lotte e di arricchimento di esperienze umane concrete. Ma vi è di più: attraverso la rete possiamo conoscere e conoscerci, possiamo entrare in rapporto con individui e con collettivi, possiamo infine trasmettere agli altri la nostra umanità.

Crediamo di poterci congratulare con noi stessi perchè, malgrado le enormi difficoltà, questo processo, imperfetto senza dubbio, però vivo e reale, è già in marcia.

2. Proponiamo di fissare i seguenti obiettivi:

A. Mettere in atto meccanismi di scambio di informazione facendo funzionare i contatti fin qui realizzati tra compagne e compagni di tutto il mondo. Non solo circolazione di dati ma stimolo permanente al dibattito politico, culturale e teorico.

B. Ognuno di noi stimolerà nel proprio ambito il dibattito all¹interno di organizzazioni, collettivi o spazi sociali sulla Rete di Lotte e Resistenze e sulle conclusioni di questo incontro.

C. Ognuno di noi cercherà di propagare l¹idea e la pratica delle reti locali.

AZIONI E CAMPAGNE

Senza elencare qui tutte le proposte elaborate dai differenti gruppi di lavoro, (il lettore le troverà nelle conclusioni rispettive), ne abbiamo scelte alcune di carattere generale. Si propone inoltre la creazione di un gruppo tecnico livello ecologico di informazione e formazione.

1. Campagna contro l¹Organizzazione Mondiale del Commercio. Summit alternativo nel mese di marzo a Ginevra ed azioni coordinate di denuncia in tutto il mondo del summit ufficiale nel maggio 1998.

2. Appoggio alle campagne contro il NAFTA, Mercosur, APEC, ecc.

3. Appoggio alle azioni di denuncia delle politiche neoliberiste di Maastricht e della moneta unica che si realizzeranno su scala europea durante la prima settimana di dicembre, in forma decentralizzata e nei

differenti paesi, secondo quanto proposto dal Foro Alternativo di Amsterdam.

4. Manifestazioni dall¹8 al 12 ottobre per denunciare l¹imperialismo del Nord che opprime e sfrutta i diversi popoli del mondo ed in coordinazione con la catena umana spalla a spalla che partendo dall¹America Centrale si concluderà a New York il 12 ottobre dell¹anno in corso

4. Boicottaggio a compagnie multinazionali che si distinguono per pratiche antisindacali, inquinamento o sfruttamento dei popoli indigeni. In particolare: la Shell (ricordiamo la situazione degli

Ogoni), la Nestlé, la Nike e la Siemens

5. Appoggio alla riunione parallela al Summit sul Clima di Kyoto, a dicembre dell¹anno in corso.

6. Denuncia della situazione dei prigionieri politici il 9 febbraio 1998.

7. Azioni contro il patriarcato il 25 novembre.

8. Azioni in favore delle donne il primo gennaio 1998, anniversario dell¹insurrezione zapatista (legge sulla partecipazione della donna).

9. lotta per un¹alimentazione sana il 14 dicembre.

10. Denuncia del Trattato di Schengen come proposto dalle associazioni di emigranti. Denuncia dei centri di internamento e delle zone internazionali di segregazione per gli emigranti.

Costruire questa rete a livello intercontinentale è parte di un grande processo di apprendimento e di un dibattito politico su come lottare per un futuro migliore. Per questo motivo è importante analizzare e discutere a fondo le conclusioni di questo Incontro all¹interno delle reti locali, nazionali ed intercontinentali. Per dare continuità a

questo processo proponiamo la celebrazione di incontri regionali di valutazione tra adesso e dicembre di quest¹annno.

In quanto al prossimo Intergalattico, vi sono le candidature dell¹Australia, del Brasile e del Marocco. Uno dei gruppi propone di rifarlo in Messico. Suggeriamo di ampliare la periodicità degli incontri: ad esempio ogni due anni. La coscienza generata grazie alla rete ed alla comunicazione creata tara di noi deve ora alimentare le

differenti prospettive locali e da lì retroalimentare gli Incontri Intercontinentali.

Abbiamo creato un importante quantità di contatti:

il compito che ci aspetta adesso impegnarci nel rafforzamento delle lotte locali. A partire dal criterio di pensare globalmente e di agire localmente, cercheremo anche di pensare localmente ed agire globalmente

Un NO e molti SI!

El Indiano, Puerto Serrano, Andalusia, sabato 2 agosto 1997.

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