TAVOLO LOTTA CONTRO IL PATRIARCATO DI "LAS NAUS" BARCELLONA

Le donne del nostro gruppo (Turchia, Colombia, Messico, Perù, Italia, Francia, Senegal, Germania, Grecia, Texas/USA, Spagna) lottano tutte contro il patriarcato però nel dibattito si sono espresse posizioni diverse per quel che riguarda le idee, i concetti e le attività. Non vogliamo, per tanto, giungere ad una conclusione concreta ma fare un riassunto, certamente incompleto, dei diversi punti discussi.

I. Nazionalismo

Partiamo dall'apparente paradosso che si crea tra la globalizzazione del capitalismo, la deregolarizzazione dello Stato e lo sviluppo del neocapitalismo da un lato e il riaffermarsi dei nazionalismi, sia nel "terzo mondo" che nei paesi del "nord",dall'altro.

Abbiamo criticato il nazionalismo, la xenofobia e il razzismo ma abbiamo anche tenuto in considerazione che alcune donne del gruppo sono impegnate nella lotta per la propria nazione o comunità

(per esempio in Catalogna). Esse hanno un concetto di nazione differente, come comunità culturale che non è statica, né chiusa, né escludente ma in continua evoluzione e trasformazione a causa delle migrazioni ed altre influenze considerate arricchenti.

II. Razzissmo

Si assiste nei giovani di tutti i paesi ad uno spostamento verso l'estrema destra e il razzismo. Cerchiamo di trovare spiegazioni nell'educazione (nella famiglia, nella scuola, ecc.) nelle differenze di classe e nell'orientamento politico dei genitori.

Abbiamo anche analizzato, a partire da esempi concreti, l'esistenza nel seno del movimento femminista stesso di razzismo e di antisemitismo così come di dominazione di classe e di rapporti di potere legati all'educazione, alla disuguaglianza delle risorse e all'esperienza politica.

Ci siamo interessati/e non solo del razzismo in generale ma anche del razzismo dentro di noi, di ogni persona e di atteggiamenti che, non venendo considerati esplicitamente razzisti, rivelano l'esistenza in ognuna di noi di pregiudizi che influiscono e determinano la costruzione di noi stesse e i nostri modi di vedere il mondo. Dobbiamo, come donne e come femministe, essere coscienti di queste cose e combatterle.

Abbiamo preso coscienza che nell'incontro così come all'interno del nostro gruppo di lavoro esistevano e si sviluppavano strutture di potere uguali a quelle della società che vogliamo combattere. Pensiamo che sia molto importante rendersi conto di questo ora per affrontare meglio questi problemi la prossima volta.

Abbiamo discusso, a partire da esempi concreti, delle diverse espressioni del razzismo nei diversi paesi, del razzismo verso lo straniero o verso il connazionale, senza però trovare differenze sostanziali tra loro.

Una donna latinoamericana ha posto la questione che spesso l'attenzione che prestano gli europei alle realtà e alla vita in America Latina è, di fatto, una forma di curiosità e di attrazione per "l'esotico", e tutte siamo d'accordo con questa critica.

III. Migrazioni

Abbiamo constatato la scarsa presenza di donne non europee all'incontro e tutte ci siamo sentite responsabili.

Le ragioni per questa poca rappresentatività sono non solo i problemi finanziari ma anche le politiche migratorie, sempre più restrittive, degli Stati europei, la chiusura delle frontiere e la repressione dei movimenti migratori; gli ostacoli alla libera circolazione delle persone si è manifestato, concretamente, nella difficoltà di ottenere dei visti per le persone provenienti dall'Africa.

Conclusioni

Siamo tutte d'accordo con la necessità di rafforzare la solidarietà internzionale tra le donne, nel campo della cultura, dell'informazione e nel terreno finanziario. Però non siamo ancora riuscite a definire una forma per questa rete di solidarietà. Quindi ci resta ancora tanto da fare nel Terzo Incontro Intercontinentale.

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