No OCSE


L'appuntamento dell'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), nel mese di giugno, a Bologna, riguarda le piccole e medie imprese per la ridefinizione del lavoro (sfruttamento) a livello mondiale.

Negli ultimi tempi ci è toccato assistere a riassestamenti ed evoluzioni rapidissime del potere. L'oppressione si è rifatta il look: quello che prima era lo stato nazione adesso è agenzie globali; I processi economici sono ormai gli unici a decidere del destino di tutti gli essere viventi. La donna boliviana fa la lotta per l'acqua e ci muore. Noi facciamo una vita virtuale, "tranquilla", vedi le grandi disperazioni e ti senti nel "fortino bianco" ma li dentro c'è la biogenetica, il cancro, la prostituzione, la morte sul lavoro ……………

Noi donne siamo quelle che pagano di più il prezzo della riorganizzazione internazionale del capitale, nel sud come nel nord del mondo, come mano d'opera meno pagata, come produttrici di un lavoro "invisibile"non quantificabile, come ammortizzatori sociali, come valvola di sfogo di frustrazioni sociali ed economiche.

Mobilitiamoci contro l'incontro dell'OCSE del 12 -15 Giugno a Bologna. Riprendiamo il filo che ci lega alle donne, ai giovani, agli operai di Seattle; alle donne del Chiapas; alle contadine boliviane e a quante lottano nel mondo contro l'oppressione e lo sfruttamento.

Zona Lesbica-Zona femminista





Tactical Media Crew