1.- Il Secondo Incontro Intergalattico per l'Umanita' e contro il
Neoliberismo e' un incontro di LOTTE e RESISTENZE.
COME VEDIAMO IL SECONDO INCONTRO
Parliamo di lotte in lingue diverse che parlano tutte lo stesso idioma
dell'utopia.
LA METODOLOGIA
LE LOTTE E LE RESISTENZE
1.- L'ECONOMIA NEOLIBERISTA CONTRO L'UMANITA'. LE NOSTRE VITE OLTRE
L'ECONOMIA.
Creazioni per una vita dignitosa
Economie alternative
Forme di vita oltre il mercato
II.- I NOSTRI MONDI E IL LORO MONDO.
- Le menzogne della democrazia nel "villaggio globale".
Gli scenari della guerra. L'affare della morte.
- Il modello di consumo occidentale, fonte di disuguaglianze.
Popoli e identita'. Vecchi e nuovi problemi.
La Mobilita' umana o i destini forzati.
III.- LE LOTTE PER LA CULTURA, L'EDUCAZIONE E L'INFORMAZIONE.
Cultura: ognuno dei nostri mondi, un contributo indispensabile e unico alle
culture di tutti e tutte.
Educazione: un cammino verso la liberta' creativa e creatrice.
L'informazione o come convertire le menzogne in verita':
IV.- LA DONNA E LE SUE LOTTE O LA LOTTA CONTRO IL PATRIARCATO.
Creazione delle condizioni per una vita dignitosa.
Per il blocco tematico II: I nostri mondi e il loro mondo:
Per il blocco tematico III: Le lotte per la cultura, l'educazione e
l'informazione.
Per il blocco tematico V:
V.- LE LOTTE PER LA TERRA E L'ECOLOGIA.
VI.- CONTRO TUTTE LE FORME DI ESCLUSIONE E DI EMARGINAZIONE.
LA CREAZIONE DELLE RETE DI LOTTE.
A. LA QUESTIONE DEL POTERE NELLA SOCIETA' E LA RETE COME CONTROPOTERE.
Si include:
B.- NUOVE FORME DI FARE POLITICA.
C.- CON CHI SI FA LA RETE, CON CHE TIPO DI LOTTE E DI MOVIMENTI.
D.- COME CAMMINARE ASSIEME.
E.- CONCLUSIONI PRATICHE: Proposte e criteri di organizzazione
Dal Secondo Incontro, Umanita', Pianeta Terra,
*Mesa Ruesta, Nodo Europeo -Comisión de Contactos-
*Mail:chiapas@pangea.org
CRITERI CHE DEFINISCONO IL TIPO DI INCONTRO CHE VOGLIAMO
Impareremo da ognuna di quelle che si sono sviluppate per il lungo e il
largo del Pianeta. Quindi, l'organizzazione dei contenuti e' una forma per
raggrupparle e una forma per mettere a fuoco le discussioni. Dallo scambio
delle esperienze reali senza che questo implichi rinunciare alla diversita'
dei pensieri e all'analisi teorica che esse propongono.
2.- Vogliamo che la discussione e lo scambio di esperienze ci aiutino a
sviluppare nuove forme di fare politica dall'utopia e dall'illusione, a
inventare forme pratiche ed effettive di vincolare tra loro tutte le lotte
e le resistenze del pianeta.
La creazione di UNA RETE DI LOTTE E DI
RESISTENZE deve essere l'aspirazione collettiva di questo incontro. Una
rete senza centro decisionale né comando centrale che rispetti e metta in
relazione quelle gia' esistenti.
3.- Le lotte delle donne e contro il patriarcato saranno un tema
trasversale, presente in tutti i tavoli.
4.- La consulta realizzata ci comunica che un altra forma per dare
continuita' al Primo Incontro e' di rispettare l'organizzazione tematica
che questi ha avuto. Tuttavia, la vera continuita' e' di non ripetere un
anno piu' tardi la stessa analisi che si fece in Chiapas. Si tratta ora di
utilizzare queste conclusioni per analizzare in profondita' le lotte in
corso e vedere poi come legarle con il filo delle nostre speranze tessute
in una RETE.
5.- Almeno due terzi delle opinioni raccolte nella Consulta chiedono che i
temi non restino prigionieri in un tavolo unico. Che in ogni tavolo si
siscutano due o tre temi.
6.- Il Secondo Incontro dev'essere un luogo fatto con la materia dei nostri
sogni migliori, sara' quindi ampio, aperto, flessibile e integrante.
Nessuna lotta deve restare esclusa: vogliamo un mondo dove ci sia posto per
tutti i mondi.
7.- Deve assicurare che lo scambio di esperienze e le analisi di ogni
lotta, generino discussioni fertili, con ampia partecipazione, con
dinamiche dove tutti/e parliamo ed ascoltiamo per imparare assieme.
Quando parliamo di UN MONDO IN CUI CI SIA POSTO PER TUTTI I
MONDI vogliamo dire che ogni lotta si arricchisce collegandosi con altre.
Per questo proponiamo una metodologia di analisi e una forma di mettere
insieme le lotte e le resistenze.
Desideriamo che i risultati del Primo Incontro siano presenti in ogni
tavolo, non per ripetere le conclusioni di un anno fa ma perche' ci aiutino
a imparare dalle lotte e dalle resistenze presenti.
E per illustrare con alcuni esempi, pensiamo che per discutere ogni lotta
potremmo farci delle domande come le seguenti:
- Le conclusioni del Tavolo del Primo Incontro CHE POLITICA ABBIAMO E DI
CHE POLITICA ABBIAMO BISOGNO, possono aiutare a rispondere a domande come
"Questa lotta, quale politica del sistema combatte e quale nuova politica
mostra nel suo svilupparsi?
- Applicare le conclusioni del tavolo su ECONOMIA, STORIE DI ORRORE porta a
domande come:Questa lotta, come contribuisce a rompere la logica dominante
di sùubordinare tutte le relazioni umane al mercato?
- In relazione alle conclusioni del tavolo CULTURA. DLLE SCRITTE MURALI AL
CYBERSPAZIO possono sorgere domande del tipo: "Questa lotta, come
contribuisce a cambiare i valori dominanti e a rompere la frode
intellettuale del "pensiero unico", generando nuove espressioni di pensiero
libero?
- Le conclusioni sui MOVIMENTI SOCIALI, hanno un'applicazione diretta al
momento di analizzare ogni lotta:possono darci insegnamento sui nuovi modi
di fare politica, di organizzare le lotte, di creare strutture sociali
alternative?
- Infine, quando si parla di UN MONDO CHE CONTENGA MOLTI MONDI vuol dire
che ogni lotta puo' aprire il nostro concetto del mondo, attraverso
l'apprendimento di collegare e integrare lotte e resistenze che sono
diverse, pero' allo stesso tempo, simili per i valori e le utopie che
difendono.
-Si include anche come tema trasversale il tema del genere o della lotta
contro tutte le forme di patriarcato, dove la domanda puo' essere: "Questa
lotta come modifica al suo interno e nel suo intorno le ingiuste relazioni
di genere attuali?
In ogni angolo del pianeta uomini e donne combattono le forme concrete in
cui il potere del denaro impedisce la soddisfazione delle necessita' umane
e uccide le aspirazioni e i desideri delle persone. Si esprimono anche come
lotte per l'umanita' che costruiscono valori nuovi.
Cosi', vedendo dove e come sorgono le diverse lotte e resistenze, abbiamo
pensato di raggrupparle nei seguenti blocchi tematici:
Si includono le lotte contro il neoliberismo nelle sue espressioni concrete
nel mondo del lavoro, nel concetto stesso di lavoro, nella creazione delle
condizioni di vita delle persone.
Include anche tutte le lotte e i movimenti basati nelle forme di vita e
nelle economie alternative. Vogliamo costruire qui una realta' che collochi
l'umanita' al di sopra del prettamente economico.
Quindi, pensiamo che questo blocco tematico deveraggruppare le lotte
relazionate con:
Il lavoro e i mezzi di produzione:
-Cos'e' il lavoro?
- Accesso al lavoro, serrata, precarieta', esclusione sociale.
- Dalla ripartizione del lavoro alla ripartizione della ricchezza.
- Cambi tecnologici e disoccupazione, produttivismo.
-ecc...
- Il problema dell'abitazione.
- Le angoscie delle metropoli disumanizzate.
- Il diritto alla salute.
- Lo Stato Sociale?
- ecc...
- Commercio Equo.
- Iniziative solidali ed autogestite.
- Cooperazione e aiuto mutuo.
- ecc...
- Il riappropriarsi del locale contro l'alienazione del "globale-liberale".
- Nuovi movimenti sociali di autorganizzazione.
- Economie senza denaro.
- Autosussistenza.
- Scambio e baratto.
- ecc...
Pensiamo che e' qui dove devono incontrarsi le lotte e le esperienze
sviluppate contro gli effetti perversi della mondializzazione delle
relazioni non solo economiche (anche politiche, istituzionali, ecc.) che
stanno imponendo il neoliberismo. In contrapposizione, la difesa e la
reazione dei nostri valori di solidarieta', cooperazione e relazioni
fraterne tra i popoli e le lotte del pianeta. Includiamo le lotte in
relazione a:
Mondializzazione e nuove disuguaglianze.
- Relazioni Nord-Sud, Est-Ovest, nuove geometrie affinche ci sia spazio per
tutti i nostri mondi.
. Altri concetti del mondo: prospettive dai paesi islamici e asiatici.
. Nuove messe a fuoco per l'analisi dei blocchi geopolitici.
. Altri parametri o indicatori in cui cercare relazioni intercontinentali
(religiosi, ecologici, culturali, di sviluppo umano,...)
- Gli Accordi Internazionali: il "pensiero unico" non vuole spazi di liberta'.
. Validita' della divisione di accordi internazionali in positivo (diritti
umani, Convenzione di Ginevra, ... ) e negativi...
. Necessita', grado di compimento e manipolazione degli accordi
internazionali.
. Accordi per l'umanita' e contro il neoliberismo contro gli accordi per il
neoliberismo e contro l'umanita'.
. Tutti i pensieri unici:sono negativi?
. La limitazione di un pensiero unico particolare fronte alla forza di un
pensiero unico globale.
-ecc.
. Democrazia come opzione necessaria ma non sufficente?
. Analisi dei diritti civili e sociali e del concetto di benessere nelle
democrazie attuali.
. Societa' civile, risposte e articolazioni di nuovi meccanismi di
partecipazione.
. Valutazione della societa'0 civile dalla religione,i nazionalismi,
l'indigenismo, l'accesso al macro-consumo.
. ecc.
. Analisi dei diversi conflitti internazionali e valutazione dei passati,
presenti e futuri conflitti bellici dentro lo schema Mondo
Occidentale-Altri Mondi.
. Effetti a lungo termine della guerra psicologica (torture, mutilazioni,
stupri...)
. ecc.
. Modifiche al tipo di consumo, in quale senso?
. Ridefinizione e questionamento dell'effettivita' del boicottaggio dei
prodotti o delle multinazionali.
-Solidarieta' e cooperazione. ONGs.
. Movimento internazionalista: la sua evoluzione e la necessita' o meno di
disegnare nuove strategie.
. Utilita' o convenienza della lotta armata.
. Necessita' di classificare l'ampio ambito delle ONG: quelle di carattere
assistenzialista, quelle che optano per un impegno politico e quelle
ufficialiste.
. Elaborazione di un decalogo che raccolga cosa veramente fare cooperazione.
. Differenze tra solidarieta', cooperazione e aiuto allo sviluppo.
. Analisi dei problemi strutturali fronte alle azioni congiunturali e
puntuali.
. ONG come sostitute del ruolo sociale dello Stato e come mitigatrici dei
conflitti causati dalle disuguaglianze sociali.
. Elementi demobilizzanti nell'ambito dell'internazionalismo e della
cooperazione.
. ecc.
- Nazionalismo.
- Autodeterminazione.
-Popoli indigeni sottomessi o esclusi.
- ecc.
- Immigrazione.
- Frontiere.
- Rifugiati.
- Lo spopolamento interiore.
- ecc.
Si includono le lotte contro gli stampi disintegranti della cultura
"globale", contro l'educazione come strumento di addomesticamento ed
alienazione. Anche contro la discriminazione nell'accesso all'informazione,
contro il controllo antidemocratico della creazione e della circolazione
dell'informazione.
- Cultura "globale".
- La resistenza dell'arte e l'arte della resistenza.
- La Cultura come strumento di dominio.
- Al riscatto delle memorie collettive.
- La multiculturalita' come nuova forma di razzismo?
- ecc.
- Educazione: per l'umanita', l'apprendimento prima che per il denaro.
- L'educazione: addomesticamento fronte al sistema o strumento di liberta'?
- La colonizzazione dell'infanzia.
- L'apprendimento come processo libero di partecipazione e creazione.
- Esperienze di educazione libera.
- La conoscenza dei popoli dimenticati dalla civilizzazione neoliberista.
- ecc.
- Informazione e potere.
- Concentramento dei media.
- Tecnologie e conoscenze.
- La Societa' Globale dell'Informazione: un paradigma che ci lascia fuori.
- Accesso all'informazione: nuove forme di esclusione sociale?
- Comunicando tra noi...
- ecc.
Alcuni contenuti finali verranno presentati dalle nostre compagne dopo gli
incontri di donne che si stanno realizzando. Si sono presentate due
alternative:
a) Tavolo con partecipazione solo di donne, tema aperto e da decidere dalle
compagne che vi partecipano. Negli altri tavoli, sottotavoli misti che
trattino il tema del genere.
b) Tavolo misto contro il patriarcato, garantendo spazi in ognuno degli
altri Tavoli affiche le donne discutano tra loro i temi che considerino
necessari.
Come temi trasversali sono stati proposti i seguenti:
Per il blocco tematico 1:
L'economia neoliberista contro l'umanita'. Le
nostre vite oltre l'economia.
Il lavoro e i mezzi di produzione
- La "femminizzazione" delle condizioni di lavoro (flessibilizzazione e
deregulation, contratti a termine e precari, autonomi/e, lavoro sommerso,
lavori "femminili" che ora fanno uomini (immigrati) come pulizie,ecc.
- La divisione e ripartizione del lavoro nella gerarchia del genere.
- La doppia giornata. Lavoro pagato (produttivo) e lavoro non remunerato
(riproduttivo).
- Il diritto ad un tetto, alimentazione e servizi sociali gratuiti.
Economie alternative.
- Il genere nelle macroeconomie.
Forme di vita oltre il mercato.
- La divisione del lavoro di riproduzione fuori del nucleo famigliare
(lavoro domestico, pasti, cura dei bambini/e, dei malati/e, dei vecchi/e)
in forma collettiva e indipendente dal genere.
Mondializzazione e nuove disuguaglianze.
- Gli stupri come arma di guerra.
- La femminizzazione della poverta'.
Popoli ed identita'. Vecchi e nuovi problemi.
- Le strutture patriarcali nelle diverse societa' e la loro funzione nella
formazione delle identita'.
La mobilita' umana o i destini forzati.
-Immigrazione continentale e intercontinentale. L'immigrazione maschile e
le sue conseguenze per le donne che restano. L'aumento della migrazione
femminile.
Cultura
- Cultura e strutture patriarcali.
Educazione
- L'educazione sessista e razzista.
- L'educazione come strumento per formare generi.
L'informazione
- I mezzi di comunicazione come strumento per il mantenimento e lo sviluppo
della societa' patriarcale.
- Le lotte per la terra e l'ecologia
- La situazione contadina.
. Terra e mondo rurale. La questione agraria. Lo sterminio delle societa'
contadine.
. Possesso e lotta per la terra. La relazione con la terra.
. La devastazione della terra.
. Nuove Tecnologie: la natura come macchina programmabile al servizio
delle elites mondiali
. L’ecologia come affare.
. Consumo e residui tossici.
. Energie inquinanti e devastatrici dell’ambiente.
. Cambiamento climatico e desertificazione.
. L’acqua come risorsa di pochi.
. ecc.
Si tratta di includere in questo spazio non solo tutte le lotte contro le
forme di escludione e di emarginazione che il neoliberismo sta creando, ma
contro tutte quelle altre che esistono nel seno delle societa' umane
ingiuste e repressive, come strutture e relazioni razziste e sessiste, che
solgono riprodursi in forme diverse dentro i collettivi e i movimenti che
lottano contro il neoliberismo. Questo tema potrebbe essere trattato come
tema trasversale in tutti i tavoli e lotte, dato che di fatto si presenta
come conflitto permanente in tutte le relazioni dell'umanita' nella sua
ricerca di nuovi spazi di liberta'.
D'altro lato , e' una delle preoccupazioni chiave per la creazione della
rete che si discutera' pure in tutti i tavoli.
Si includono qui le lotte contro l'emarginazione di:
. Il dominio sui minori.
. La segregazione dei vecchi.
. La questione dei prigionieri e l’ideologia della colpevolezza.
. Prigionieri della coscienza e prigionieri sociali.
. L’esclusione delle diverse pratiche della sessualità.
. La disistima per i malati e i portatori di handicap.
. Dirigenti e diretti.
. Liberazione animale e specifismo.
. ecc.
Per tutto quanto scritto prima, la creazione e la definizione di una RETE
DI LOTTE e RESISTENZE sara' presente in tutti i tavoli. La RETE e' stata
una delle aspirazioni collettive assunte nel Primo Incontro e uno dei
risultati piu' importanti secondo la Consulta per questo Secondo Incontro.
Per questo aspetto accordiamo che si dovranno discutere i seguenti temi:
Tratta che la RETE apra spazi di resistenza fronte al potere e spazi di
liberta' dove possiamo sperimentare in forma positiva i nostri aneliti.
a) Il potere dominante.
b) Le nostre utopie e prospettive.
c) La questione dei generi nella rete.
d) Strutture della rete come nuova nozione di potere.
Cerchiamo di apprendere e costruire nuove forme di fare politica che
rompano con il POTERE. Che la facciano finita con l'esclusione e che aprano
spazi di liberta' per la partecipazione e la decisione di tutti/e che
generino fiducia e capacita' di lotta e di non restare da soli nel cammino
verso un mondo migliore.
Desideriamo anche incontrare nuove forme di linguaggi e forme di
comunicazione tra tutti/e che rompano con gli stampi dei discorsi classici
e incomprensibili per i popoli. Lo zapatismo ha apert piste che possono
servirci inquesto senso.
Senza dubbio, con tutti coloro che cosi' lo desiderino e che si sommino
allo spirito dell'Incontro. Aspiriamo anche a collegarci con altre RETI
gia' esistenti di lotte che camminano nella stessa direzione. Però tutti i
temi devono essere analizzati nell'ambito del Secondo Incontro.
Perche' ancora in movimentio seriamente impegnati nel futuro e nelle
utopie, spesso riappaiono fenomeni di esclusione e di oblio.
*II Encuentro por la Humanidad y Contra el neoliberalismo
*Plataforma de Solidaridad con Chiapas de Aragón
*c/ San Vicente de Paúl 26 -50001-Zaragoza
*tel:(34)-9-76393305 fax:(34)-9-76395434
*http://www.pangea.org/spie/chiapas/
*http://www.pangea.org/encuentro/
|
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