Dalla Realidad corrispondente del mensile 'Comunicazione antagonista'
2-12.2000

Dopo mesi di silenzio l'EZLN prende la parola ponendo le condizioni per riaprire il dialogo di pace e per rilanciare l'iniziativa politica in questo particolare momento di cambio.

Nell'aguascaliente della Realidad, fin dal primo pomeriggio presidiato dai miliziani dell'EZLN in armi e assediato da circa centocinquanta tra giornalisti e operatori di agenzie stampa nazionali e internazionali.

Alle ore 16,30 locali escono dalla 'tienda Nana la zapatista' il maggiore Moises, il comandante Tacho e il subcomandante Marcos e si siedono intorno a un tavolo posto su un piccolo palco, dando avvio alla conferenza stampa.

Per circa due ore il subcomandante Marcos da lettura di cinque comunicati, che vanno a definire la posizione politica dell'EZLN per i prossimi mesi.

Nel primo ampio documento, l'EZLN fa un'analisi sulla vittoria elettorale di Vincente Fox candidato del PAN, un'analisi che parte sul dato che piu' di una vittoria del PAN sin tratta della fine di un epoca che ha visto nel PRI il partito stato che per 75 anni ha tenuto il potere assoluto in Messico.

Questo ha fatto si che un partito come il PAN, di destra, vincesse le elezioni (anche se di fatto non si va a sostituire al vecchio partito stato) favorito anche dall'incapacit del PRD di promuovere effettivamente una politica dal basso, rincorrendo di fatto il centro, non avendo la capacit di diventare portavoce di quelle istanze che la societ civile avanza.

Con queste elezioni di fatto si apre uno spazio che la societ civile deve occupare con un nuovo protagonismo sociale di opposizione. Negli altri tre documenti l'EZLN definisce le condizioni per riavviare il dialogo, specificati in sette punti :

I- L'EZLN riafferma la sua posizione di cercare, trovare e seguire il cammino del dialogo e della negoziazione pacifica per arrivare alla fine della guerra e iniziare la costruzione di una pace giusta e degna che comprenda i popoli indigeni messicani.

II- L'obbiettivo del dialogo e della negoziazione e' di giungere ad accordi che siano mantenuti, tanto il dialogo come gli accordi sono possibili solo se si costruiscono su una base di fiducia e fedeltà.

Le parti devono dimostrare di essere degne di fiducia e che i suoi compromessi sono credibili.

III- L'EZLN nei suoi sette anni di vita pubblica e nei suoi 17 anni di esistenza ha dimostrato che la sua parola gode di credibilit. La nostra storia accredita la nostra attitudine a mantenere la parola lo dimostrata anche dall'attuale volont al dialogo.

IV- L'EZLN richiede al governo federale segnali concreti che dimostrino la sua disponibilit al dialogo e alla negoziazione. L'impegno di giungere ad accordi compiuti e la sua ferma decisione di costruire la pace con i popoli indios del Messico.

V- I segnali che richiediamo sono:

A) Il compimento concreto degli Accordi di San Andres, la trasformazione in legge elaborata dalla COCOPA.

B) Liberazione di tutti i prigionieri zapatisti incarcerati nelle prigioni chiapaneche e degli altri stati.

C) Smilitarizzazione.

Il signor Vincente Fox, in tutta la sua campagna elettorale e in tutto il periodo dopo il 2 luglio, ha offerto il ritiro delle forze armate federali dai territori zapatisti e il ritorno dell'esercito alle posizioni che occupavano prima dell'inizio della guerra.

Ieri (1 dicembre 2000) l'esercito ha iniziato una serie di movimenti che riducono i posti di revisione, i retenes. Questi movimenti secondo le informazioni che abbiamo non modificano il numero e la densit di truppe nella cosidetta zona di conflitto.

Questi movimenti potrebbero essere interpretati come una semplice tattica propagandistica, che vuole dimostrare come obbiettivo ci che e' solo una riduzione di posti di controllo. Per potrebbe essere anche interpretata come l'inizio di una maggiore smilitarizzazione.

L' EZLN, facendo uno sforzo, lo interpreta come un segnale di una disposizione ad un impegno maggiore.

L'EZLN sa che la richiesta dell'opinione pubblica nazionale e internazionale il ritiro totale dell' esercito e considera suo dovere dare segnale di disponibilit al dialogo e alla soluzione pacifica del conflitto.

Le diverse forze militari e di polizia governamentali occupavano fino al 1 dicembre dello scorso anno 655 punti geografici in Chiapas, di questi punti all'esercito federale corrispondono 259, l'EZLN richiede il ritiro ufficiale di sette di questi 259 posizioni come condizioni per riallacciare il processo di pace.

I sette punti sono:

1) Amador Hernandez, inoltre in questo caso richiediamo l'annullamento del decreto di espropriazione di Ernesto Zedillo.

2) Guadalupe Tepeyac.

3) Zona dell'aguscaliente della Realidad.

4) Zona dell'aguscaliente di Oventic.

5) Roberto Barrios.

6) La Garrucha

7) Zona vicino alla comunit di Moises Gandhi.

Questo ritiro deve essere completo e non deve essere sostituito da un altro corpo di militare o di polizia statale o federale. Non deve essere simulato con il solo allontanamento geografico dei punti segnalati.
Qualsiasi nuova posizione militare o di polizia statale o federale sara' interpretata come una burla che annuller tutti i segnali.

III- Nel momento in cui questi segnali saranno compiuti l'EZLN far arrivare una lettera alla Commissione di pace del governo federale e all'opinione pubblica, dove proporremmo il luogo, la data e una agenda di argomenti per un primo incontro diretto tra la commissione parlamentare e la direzione zapatista.

IV- In questo primo incontro diretto la direzione zapatista proporra l'inizio formale del dialogo e la negoziazione della pace degna in Chiapas tra EZLN e il governo di Vincente Fox.

V- Con la semplicit di queste richieste l'EZLN dimostra chiaramente la sua vera disponibilit a continuare fino alle ultime conseguenze, ci fino alla fine della guerra, il cammino del dialogo e dei negoziati.

VI- L'inizio del dialogo tra EZLN e governo possibile, sono necessarie queste prove da parte del governo e la disposizione al dialogo dell'EZLN, per tutto ci non sufficiente, necessaria la mobilitazione della societ civile nazionale e internazionale.

VII- Con tutto questo facciamo un appello speciale a tutti gli uomini e le donne di buona volont del Messico e del mondo affinch si mobilitino esigendo la concessione di questi segnali e l'inizio del dialogo. ....'

La vera novit nel penultimo documento, dove l'EZLN annuncia che 24 comandanti dell'EZLN, tra cui il comandante Tacho, David e il subcomandante, in febbrario, data da definire, si recheranno al D.F. (Citt del Messico) per discutere, davanti alla sede del Congresso dell'Unione, con i legislatori la validit della legge sulla cultura e diritti indigeni della COCOPA. Questa iniziativa sar avviata a prescindere dal riavvio del dialogo, e la sua organizzazione sar totalmente in mano dell'EZLN.

L'EZLN inoltre invita sia il congresso indigeno e tutti i popoli indigeni messicani e la societa` civile ad organizzarsi e mobilitarsi per appoggiare questa mobilitazione per il riconoscimento dei diritti e della cultura indigena. L'appello viene rivolto anche ai comitati di solidariet, gruppi e individui di tutto il mondo.

Questa iniziativa di fatto pone un'accelerazione a quello che potrebbero essere i prossimi sviluppi dell'EZLN.
Nell'ultimo documento l'EZLN riconosce nel nuovo commissario per la pace , signor Luis H.Alvares, un interlocutore valido e degno di fiducia .
Al termine della conferenza stampa e' stata data la possibilit ai giornalisti di formulare delle domande nelle risposte l'EZLN riafferma la volont di non volersi trasformare in partito politico, n tantomeno di entrare in uno,ma in una organizzazione politica vista come elemento per avanzare richieste politiche e non per ottenere il potere.
Inoltre ha ribadito l'importanza della solidariet internazionale che stata fondamentale fin dallnizio di questa guerra per la continuazione della lotta.

Per comunicazione antagonista

armando
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