Raggruppamento 
                  Operativo Speciale Carabinieri 
                  Sezione Anticrimine di Roma 
                  00185, largo Cristina di Svezia 
                  nr. 16 - tel. 06/58594415, fax 06/58594434 Nr. 148/19/s di 
                  prot.llo 
                  Roma, 19 dicembre 1994 
                    
                  Oggetto: Nota informativa di servizio ad uso interno relativa 
                  a una possibile 
                  attività investigativa da esperire sul conto delleversione 
                  anarchica 
                  Da molto tempo diversi organi di Polizia Giudiziaria avevano 
                  più volte 
                  denunciato lesistenza sul territorio nazionale di una 
                  vasta organizzazione 
                  criminale con finalità eversive di matrice anarchica, 
                  strutturata in modo 
                  composito, ordinata anche se non necessariamente con gerarchie 
                  di tipo militare 
                  pur tuttavia ordinata con gerarchie almeno di fatto, la cui 
                  operatività è 
                  stata ipotizzata nellambito delle indagini espletate su 
                  ordine e per conto di 
                  alcune Procure della Repubblica Italiana, in special modo di 
                  quella di Firenze. 
                  Tali indagini, protrattesi nel corso degli anni, se hanno messo 
                  in luce 
                  laltissima pericolosità sociale degli appartenenti 
                  al sodalizio 
                  politico-criminoso in oggetto, raramente hanno assunto tuttavia 
                  carattere probatorio 
                  di una certa rilevanza penale. 
                  Gli sforzi delle A.G. sono stati il più delle volte vanificati, 
                  mentre tale 
                  aggregazione eversiva ha continuato a cercare proseliti attraverso 
                  la diffusione 
                  dellideologia insurrezionalista che ne è allorigine, 
                  il cui esponente principale è 
                  da identificarsi in BONANNO Alfredo Maria. Ed è proprio 
                  per la 
                  riconosciuta pericolosità sociale intrinseca di tale 
                  ideologia basata sulla 
                  estremizzazione dei principi anarchici, che si ritiene urgente 
                  intensificare 
                  lattività investigativa ed esecutiva e mettere 
                  in atto possibili procedure 
                  finalizzate ad arrestarla, per impedirne lulteriore pernicioso 
                  spargimento. 
                  Compito oggi reso più agevole alla luce dei recenti avvenimenti 
                  che andiamo 
                  aprendere in considerazione. 
                  Per prima cosa si cercherà ora di illustrare cronologicamente 
                  i successi 
                  riportati contro leversione anarchica negli ultimi venti 
                  anni, tenendo conto 
                  dellevoluzione ideologica dellarea in esame. Dobbiamo 
                  qui cominciare dallo 
                  smantellamento dellorganizzazione denominata "AZIONE 
                  RIVOLUZIONARIA", resasi responsabile di una lunga serie 
                  di attentati, 
                  ferimenti, tentativi di sequestro tra il 1976 e i primi anni 
                  80; smantellamento 
                  coronato con i processi celebrati nel giugno del 1982 a Firenze 
                  e nel gennaio 
                  del 1983 a Milano, che portarono alla condanna di numerosi militanti 
                  di 
                  "A.R." fra cui ricordiamo FAINA Gianfranco, GEMIGNANI 
                  Roberto, MELONI 
                  Sandro, MONACO Angelo, VALITUTTI Pasquale. 
                  Per poter comprendere lideologia che muoveva il gruppo 
                  eversivo in esame, 
                  significative appaiono le affermazioni contenute in opuscoli 
                  e volantini di 
                  "A.R.". Secondo gli estensori: <<Il movimento 
                  non rinvia lo 
                  scontro alle classi ma lo assume in prima persona. Lazione 
                  è diretta. 
                  Qualunque siano i risultati oggettivi, i risvolti soggettivi 
                  sono fondamentali. 
                  Lazione diretta rende gli individui consci di se stessi 
                  in quanto individui 
                  che possono mutare il loro destino e riprendere il controllo 
                  della propria 
                  vita>>. Accanto alle sempre presenti critiche del capitalismo 
                  e delle sue 
                  conseguenze, gli estensori esortavano e propugnavano lazione: 
                  <<Quello 
                  che vogliamo è portare una critica distruttiva dello 
                  stato, attraverso luso 
                  della violenza rivoluzionaria, la lotta armata, la propaganda 
                  del fatto. 
                  Vogliamo accelerare i tempi e allargare il fronte interno dello 
                  scontro per 
                  arrivare a una destabilizzazione dello Stato. [...] La critica 
                  delle armi è 
                  oggi lunica forza che può rendere credibile qualsiasi 
                  progetto. Creare, 
                  organizzare 10 - 100 - 1.000 nuclei Armati!>> 
                  Un particolare interesse presentano gli aspetti organizzativi 
                  del gruppo, 
                  siccome lapproccio di AZIONE RIVOLUZIONARIA con gli altri 
                  movimenti 
                  rispecchia, a grandi linee, temi e formulazioni che verranno 
                  ripresi  
                  successivamente dal noto BONANNO Alfredo Maria: <<la nostra 
                  è una 
                  organizzazione rivoluzionaria in cui i vari gruppi di sono riuniti 
                  a livello 
                  locale, o dallincontro di varie vicende personali, sulla 
                  base di una affinità  
                  tra le varie esperienze e concezioni dei compagni. Gruppi daffinità 
                  che 
                  mantengono la loro autonomia e libertà dazione 
                  e in cui i rapporti tra 
                  compagni non sono di pura efficienza bensì caratterizzati 
                  da un massimo di 
                  conoscenza, intimità e fiducia reciproca>>. Le 
                  medesime tematiche, già 
                  care al gruppo terrorista guidato da FAINA Gianfranco, si possono 
                  ritrovare 
                  infatti negli scritti del BONANNO, che riprende i concetti di 
                  "gruppi 
                  informali", di "unità autonome di base", 
                  di "strutture 
                  autogestite", dotate di un minimo di organizzazione e di 
                  analisi politica, 
                  che nascono secondo la situazione e che richiamano alla "conflittualità 
                  permanente", alla "autogestione" e all 
                  "attacco", 
                  gratificato tramite l "Azione Diretta". 
                  Giova inoltre ricordare che dallenunciato di "AZIONE 
                  RIVOLUZIONARIA" emerge chiaramente la forte polemica esistente 
                  allinterno del più vasto movimento anarchico, accusato 
                  di essere 
                  <<senza strategia e senza tattica>>. Allo stesso 
                  modo va ricordato 
                  quanto avvenuto a Forlì, durante il convegno antimilitarista 
                  tenutosi nel 1988, 
                  quando il BONANNO e gli altri appartenenti allarea insurrezionalista 
                  vennero 
                  tacciati di "terrorismo" ed estromessi dalla sala. 
                  Ma se la cattura dei membri  
                  di "A.R." ha rappresentato un durocolpo per leversione 
                  anarchica, 
                  non ha comunque significato la sua scomparsa. 
                  Dopo anni di relativa calma, dovuti senzaltro al bisogno 
                  di riorganizzare le 
                  proprie forze, verso la fine degli anni 80 si è registrato 
                  una ripresa degli 
                  attentati di matrice anarchica, indirizzati in speciale modo 
                  contro obiettivi 
                  dellENEL come i tralicci. Le indagini condotte allepoca 
                  focalizzarono 
                  lattenzione fin dal primo momento sulla frangia più 
                  oltranzista del 
                  movimento anarchico detta insurrezionalista, e facente capo 
                  proprio al predetto 
                  BONANNO Alfredo Maria. 
                  Sul conto del BONANNO va precisato che già nel rapporto 
                  giudiziario 
                  preliminare nr. 160/1 datato 25.03.1980, del Nucleo Operativo 
                  del Gruppo 
                  Carabinieri di Firenze, il BONANNO veniva indicato quale appartenente 
                  ad 
                  "AZIONE RIVOLUZIONARIA", secondo le dichiarazione 
                  poi rivelatesi 
                  insufficienti del collaboratore PAGHERA Enrico. In data 23 e 
                  26.03.1980 venivano 
                  tratte in arresto, in esecuzione di altrettanti provvedimenti 
                  cautelari, 19 
                  persone ritenute appartenenti allorganizzazione eversiva 
                  in questione. Tra 
                  queste figuravano BONANNO Alfredo Maria, WEIR Yean Helen, DI 
                  MARCA Carmela, 
                  RUBERTO Paolo, MARLETTA Salvatore, e CASAMENTI Patrizia. Il 
                  BONANNO, 
                  la WEIR e il MARLETTA erano, inoltre, accusati di sei rapine 
                  in danno di notai bolognesi. 
                  Ma il 30.06.1980 il Giudice Istruttore del tribunale di Bologna 
                  disponeva la 
                  scarcerazione degli arrestati per insufficienza di indizi, ed 
                  il 03.04.1981 
                  veniva emessa nei loro confronti sentenza di non doversi procedere 
                  per non aver 
                  commesso il fatto, per quanto riguardava le rapine e limputazione 
                  di banda 
                  armata. 
                  Orbene, nel dicembre 1986, proprio sul numero 55 di "ANARCHISMO", 
                  la rivista di cui il BONANNO è il direttore responsabile, 
                  veniva pubblicato un 
                  articolo a firma di sedicenti "Operatori Rivoluzionari" 
                  che forniva 
                  minuziosa istruzione corredata da illustrazione grafiche, su 
                  come sabotare un 
                  traliccio dellENEL. Lanno successivo, il 1987, iniziavano 
                  i primi 
                  attentati in danno delle strutture dellENEL, solo in parte 
                  rivendicati. 
                  Attentati che continueranno anche negli anni a seguire e le 
                  cui perizie tecniche 
                  hanno permesso di stabilire che in più di unazione 
                  la tecnica usata dagli 
                  attentatori per tranciare le aste del traliccio coincide esattamente 
                  con quella 
                  citata nel summenzionato articolo. 
                  Nel gennaio del 1987 sorgeva il mensile anarchico "PROVOCAZIONE" 
                  di 
                  cui il BONANNO figurava come direttore, che sosteneva la necessità 
                  di portare 
                  <<attacchi agli obiettivi più semplici e polverizzati 
                  nel territorio>> 
                  e che porterà una seria frattura allinterno dellanarchia 
                  proprio a causa 
                  delle differenti opinioni espresse sul tema dellecologia, 
                  intesa come lotta 
                  alle centrali nucleari (informativa nr. 6915/126 datata 15.10.1992, 
                  della 
                  Sezione Anticrimine di Firenze, allegata agli atti del proc. 
                  pen. nr. 796/92 e 
                  274/92 R.G. della Procura della Repubblica presso il tribunale 
                  di Massa). 
                  Proprio su "PROVOCAZIONE" e sulla rivista "ANARCHISMO" 
                  verrà 
                  sviluppata la strategia di attacco alla Stato ed al capitale, 
                  strategia che 
                  vedeva la perpetrazione di atti di sabotaggio nei confronti 
                  di "strutture 
                  minimali" come espresse BONANNO, quali azioni dirette immediate 
                  poste in 
                  essere da "gruppi informali" di persone che nascono 
                  secondo la situazione e  
                  si richiamano alla "conflittualità permanente". 
                  Nellanno 1988 venivano perpetrati, complessivamente, nr. 
                  32 attentati in 
                  danno di strutture ENEL, alcune dei quali rivendicati da anarchici. 
                  Sul fronte 
                  delle indagini va rilevata solo la denuncia da parte della Questura 
                  di Forlì 
                  della già citata CASAMENTI siccome sospettata di aver 
                  costruito assieme ad 
                  altri anarchici il movimento "Figli della Terra", 
                  che aveva 
                  rivendicato alcuni di questi attentati ai tralicci. Denuncia 
                  che anche in questo 
                  caso non assumerà rilevanza penale. In quelloccasione 
                  la DIGOS di Bologna 
                  riteneva individuare e segnalare a quellA.G., per una 
                  possibile 
                  partecipazione al compimento di attentati ENEL perpetrati in 
                  quella provincia, 
                  altri soggetti gravitanti nellarea in esame risultati 
                  in contatto con la 
                  casamenti, tra cui figurava CAMPO Orlando, che già aveva 
                  curato la 
                  distribuzione delle riviste "ANARCHISMO" e "PROVOCAZIONE" 
                  per conto del BONANNO, FANTAZZINI Horst e Loris, e SCOPPETTA 
                  Maria Grazia. 
                  Nel 1989 lunico arresto registrato contro leversione 
                  anarchica è stato 
                  larresto del BONANNO Alfredo in flagranza di rapina aggravata, 
                  avvenuta in 
                  data 02.02.1989 in danno della oreficeria Giuseppe PLEBANI, 
                  commessa in Bergamo 
                  in concorso con STASI Giuseppe. 
                  Ma nel corso del medesimo anno venivano commessi, complessivamente, 
                  nr 27 
                  attentati in danno di impianti ENEL e strutture varie, di cui 
                  solo tre, avvenuti 
                  tutti il 19 maggio, venivano rivendicati con volantini anarchici. 
                  Nel corso del 
                  1990 verranno invece perpetrati, complessivamente, nr. 28 attentati, 
                  ma tutti collocati  
                  nella palude della anonimità politica. In data 05.12.1989 
                  la Procura 
                  della Repubblica di Firenze ordinava una serie di perquisizioni 
                  personali e 
                  domiciliari nei confronti di CAMPO Orlando, LO VECCHIO Angela 
                  Maria, GIZZO 
                  Antonio, SASSOSI Emma, BARCIA Giovanni, BONANNO Alfredo, SCOPPETTA 
                  Maria Grazia, 
                  PORCU Pierleone e RUBERTO Paolo, nellambito delle indagini 
                  per gli attentati 
                  ai tralicci. Le perquisizioni davano esito negativo. Nello stesso 
                  periodo CAMPO 
                  Orlando veniva sottoposto a fermo di P.G. poiché gravemente 
                  sospettato della 
                  rapina di Bergamo in concorso col BONANNO e lo STASI, ma successivamente 
                  scarcerato. Nellottobre del 1989 la Digos di Firenze segnalava 
                  allA.G. 
                  competente anche SCROCCO Rose Anne come possibile responsabile 
                  degli attentati 
                  ai tralicci, essendo stata ivi identificata in compagnia dei 
                  suddetti CAMPO 
                  Orlando, BARCIA Giovanni, LO VECCHIO Angela Maria nonché 
                  di tale DE BLASI 
                  Luigi. 
                  Contro tutti questi soggetti non vennero raccolte indizi sufficienti 
                  da 
                  motivare la richiesta di emissione di ordinanze di custodia 
                  cautelare ma 
                  verranno presto implicati, assieme a GREGORIAN Garagin, nelle 
                  indagini relative 
                  al sequestro SILOCCHI grazie alla identificazione di alcuni 
                  di loro avvenuta 
                  contestualmente allarresto del noto PORCU Francesco, allorché 
                  il PORCU era 
                  ricercato per il sequestro di Esteranne RICCA. In data 23.06.1990 
                  infatti il 
                  PORCU Francescoveniva tratto in arresto in Roma, via Giovannopoli 
                  nr. 65. Nel 
                  corso delloperazione allinterno dello stabile dove 
                  il predetto si 
                  nascondeva, venivano identificati SCROCCO Anne Rose, LO VECCHIO 
                  Angela Maria, 
                  BARCIA Giovanni e CONDRO Salvatore (v.d.s. foglio nr. 
                  2050/61/B/89/1^/CRIM 
                  datato 25.06.1990 della locale Criminalpol). Tale circostanza 
                  fortuita  
                  asseconderà il felice avvio e il conseguente esito delle 
                  indagini relative al 
                  sequestro di Mirella SILOCCHI, sorretto dal rinvenimento nel 
                  maggio 1991 di un 
                  arsenale nella cantina di via Cristoforo Colombo nr. 310 sita 
                  in Roma intestata 
                  a BARCIA Giovanni (informativa nr. cat A4/91/DIGOS datata 12.05.1991 
                  della locale DIGOS). 
                  Lanno 1991 segnerà una tappa importante per i successi 
                  ottenuti dalle 
                  forze di polizia contro la struttura aggregativa di interesse. 
                  In data 
                  19.03.1991 GREGORIAN Garagin veniva colpito da mandato di cattura 
                  e in data 
                  22.09.1991 anche CAMPO Orlando veniva tratto in arresto. Contro 
                  di loro la Corte 
                  dAssise del Tribunale di Parma emetterà in data 
                  16.06.1993 sentenza di 
                  condanna, comminando 22 anni di reclusione al CAMPO, lergastolo 
                  a GREGORIAN e 
                  alla SCROCCO Anne Rose (sottrattasi alla cattura con il BARCIA 
                  Giovanni, 
                  anchegli ricercato). Per averne acclarata la responsabilità 
                  nel sequestro di 
                  Mirella SILOCCHI, unitamente ad un gruppo criminale di matrice 
                  sarda ed al già 
                  citato DE BLASI Luigi, deceduto in data 24.08.1989 nellesplosione 
                  di 
                  unautobomba in via Prenestina a Roma. Il BARCIA verrà 
                  invece assolto. 
                  Anche nellambito delle indagini sugli attentati in danno 
                  alle strutture 
                  ENEL, lunico parziale risultato contro gli autori degli 
                  attentati si è avuto 
                  in data 05.11.1991, quando in località "Cinquale" 
                  del comune di Montignoso (MS), 
                  due militati della locale Stazione Carabinieri traevano in 
                  arresto, dopo essere stati attinti da colpi di arma da fuoco, 
                  il noto terrorista 
                  svizzero CAMENISCH Marco (alias NAF Walter), già pregiudicato 
                  per attentati 
                  dinamitardi commessi in danno di una centrale elettrica e in 
                  danno di un 
                  traliccio dellalta tensione ed evaso dal penitenziario 
                  di Regensdorf/Zurigo 
                  nel dicembre del 1981. In data 17.04.1993 il CAMENISCH Marco 
                  veniva condannato 
                  ad anni 12 di reclusione per detenzione e porto di arma da fuoco 
                  ed esplosivi, 
                  lesioni aggravate nonché per lattentato avvenuto 
                  l11.07.1991 al traliccio ENEL sito in Montignoso. 
                  Ciò nonostante gli attentati ai tralicci continueranno 
                  ancora negli anni 
                  successivi, sempre senza alcuna rivendicazione, e senza che 
                  le indagini 
                  effettuate diano qualche risultato. 
                  Ed è proprio dal 1991, anche a seguito dellarresto 
                  del predetto 
                  FANTAZZINI Horst e del noto TESSERI Carlo (avvenuto il 03.01.1991 
                  per rapina), 
                  che non si avevano più riscontri positivi nella lotta 
                  alleversione di 
                  matrice anarchica, che invero ha ripreso vivacità con 
                  gli attentati incendiari 
                  contro le sedi STANDA delle città di Firenze, Brescia, 
                  Trento, Modena, Roma, e 
                  Milano commessi in data 01.07.1994, e quelli di Verona del 2 
                  e 4 luglio 
                  successivi rivendicati dagli anarchici. Come su accennato, a 
                  conclusione di 
                  più fasi investigative, il BONANNOAlfredo Maria è 
                  risultato essere figura di particolare  
                  rilievo del movimentoanarchico, e più in particolare 
                  della sua frangia insurrezionalista,  
                  redattore responsabile della rivista "ANARCHISMO", 
                  del mensile 
                  "PROVOCAZIONE" e più recentemente del settimanale 
                  "CANE 
                  NERO", nonché autore di numerosi articoli pubblicati 
                  sul periodico "G.A.S.". 
                  Già successivamente al 1988 si è assistito alla 
                  nascita di iniziative di 
                  propulsione dellideologia in esame, quali la costituzione 
                  di nuovi centri 
                  sociali autogestiti ed allevoluzione, in senso anarchico-insurrezionalista, 
                  di quelli già esistenti, che si pongono come punto di 
                  coagulo ed elaborazione 
                  delle istanze più radicali del pensiero anarchico. In 
                  tale contesto numerose 
                  sono le iniziative realizzate da questarea nel sociale, 
                  che culminano in 
                  attività di denuncia/protesta di vario genere, tra cui 
                  danneggiamenti ed 
                  occupazioni di immobili. Manifestazioni di un coacervo antagonista 
                  che, anche 
                  per il carattere estremamente composito dei partecipanti, non 
                  travalicano il 
                  livello di "allerta sociale", rientrando in un livello 
                  di 
                  contestazione palese e pubblico. Dette attività, quindi, 
                  pur determinando 
                  potenziali tensioni per lordine pubblico, non comportano, 
                  di per sé stesse, 
                  un pericolo per le Istituzioni dello Stato, ma costituiscono 
                  non di meno un 
                  primo passo verso il compimento di attività delittuose. 
                  A questo proposito si ritiene opportuno evidenziare che, nel 
                  periodo seguente 
                  gli arresti avvenuti in provincia di Trento lo scorso settembre 
                  (di cui 
                  parleremo successivamente), si è assistito al proliferare 
                  di attività di 
                  solidarietà nei confronti degli imputati in questione. 
                  Queste si sono 
                  estrinsecate, oltre che con la presenza fisica di simpatizzanti 
                  alle udienze 
                  preliminari, anche con incontri organizzati presso i vari centri 
                  sociali 
                  presenti sul territorio nazionale, con la pubblicazione di articoli 
                  su periodici 
                  dellarea, quale ad esempio "CANE NERO", con 
                  la diffusione di 
                  volantini e stampati e con la costituzione di un "COMITATO 
                  DIFESA 
                  ANARCHICI", associazione finalizzata a sostenere dal punto 
                  di vista 
                  giuridico e finanziario tutti gli anarchici coinvolti in questioni 
                  giudiziarie, 
                  intestata al noto ANZOINO Mario di Torino. Attività queste 
                  senzaltro lecite, 
                  ma che si può affermare rappresentino lanticamera 
                  del crimine, come 
                  dimostrato dalla presenza del BARCIA e dello STASI alle udienze 
                  del processo 
                  VALASTRO, dalla presenza dello STRATIGOPOULOS alle udienze del 
                  processo BONANNO e STASI e infine dalla presenza del GUGLIARA 
                  alle udienze del processo CAMENISCH. 
                  Allinterno di questa realtà antagonista, nel tempo, 
                  si è rilevata una 
                  estremizzazione della protesta con una conseguente recrudescenza 
                  del livello 
                  qualitativo delle azioni. Si è pervenuti di fronte ad 
                  una progettualità eversiva realizzata attraverso azioni 
                  delittuose e sostenuta da una 
                  radicalizzazione dei contenuti sovversivi della produzione editoriale 
                  di 
                  propaganda, che si manifesta mediante la stampa di volantini, 
                  documenti, e 
                  periodici alternativi, a circolazione interna tra cui la rivista 
                  "ANARCHISMO" diretta dal predetto BONANNO, il giornale 
                  "PROVOCAZIONE" a cui collaboravano attivamente anche 
                  RUBERTO Paolo, 
                  PORCU Pierleone, SCOPPETTA Maria Grazia e GIZZO Antonio, il 
                  settimanale "CANENERO"che risulta stampato come supplemento 
                  alla rivista "ANARKIVIU", 
                  il cui direttore responsabile si identifica in CAVALLERI Costantino, 
                  presso 
                  labitazione del MOREALE Stefano, coredattore unitamente 
                  alla SCOPPETTA, al BONANNO, al PASSAMANI Massimo di Rovereto 
                  e alla RANERI Rosa Gabriella, e il 
                  periodico "GAS - Gruppo Anarchici Spaziali", il cui 
                  direttore 
                  responsabile è il DI GIOVANNI Severino (in via di identificazione) 
                  e la cui distribuzione viene curata dal MANTELLI Guido. Per 
                  ciò che attiene la 
                  pubblicistica dellarea, bisogna notare che non cè 
                  il ben che minimo 
                  accenno al dialogo con le istituzioni, anzi vi si rileva un 
                  inasprimento del 
                   
                  carattere irriducibilista dellideologia che si estrinseca 
                  con una pericolosa 
                  attività di istigazione e di apologia dei reati strumentali 
                  al conseguimento 
                  del fine di eversione dellOrdinamento Costituzionale. 
                  In questo contesto si colloca lazione propulsiva del BONANNO, 
                  tesa a 
                  costituire, allinterno della manifesta e più ampia 
                  area in esame, una 
                  organizzazione rivoluzionaria anarchica oltranzista-insurrezionalista 
                  che, per 
                  quanto attenuata dalliniziativa lasciata ai singoli, si 
                  pone tuttavia in una 
                  inevitabile posizione di contrasto con la dottrina anarchica 
                  classica. Si tratta 
                  quindi di aggregare, in un livello occulto e compartimentato, 
                  tutti quei 
                  soggetti i quali, pur continuando una palese attività 
                  politica allinterno 
                  del movimento antagonista, partecipando a manifestazioni, incontri, 
                  dibattiti, 
                  contestualmente si organizzano e si strutturano per compiere 
                  attività 
                  criminose. 
                  Le analogie tra i principi ideologici e le linee organizzativo-programmatiche 
                  che sostenevano allepoca "AZIONE RIVOLUZIONARIA" 
                  e le formulazioni 
                  del BONANNO, espresse nella relazione pubblicata sul nr. 72 
                  della rivista 
                  "ANARCHISMO" del maggio 1993, in seguito ad interventi 
                  pubblici 
                  effettuati in Grecia nel gennaio 1993, risultano sintomatiche 
                  nella 
                  teorizzazione dellorganizzazione rivoluzionaria anarchica 
                  insurrezionale 
                  strutturata in "gruppi di affinità", "nuclei 
                  di base" e 
                  "coordinamenti", costituiti "da un numero non 
                  molto esteso di 
                  compagni, legati assieme da una approfondita conoscenza personale". 
                  Il 
                  campo di azione di tali strutture è costituito dalle 
                  lotte di massa che, se pur 
                  caratterizzato da un aspetto intermedio e non direttamente ed 
                  immediatamente 
                  distruttivo, devono tener sempre presente lo scopo finale che 
                  resta comunque 
                  quello dell "attacco" al nemico di base, individuato 
                  in ogni 
                  singola struttura, individui ed organizzazioni dello Stato e 
                  del capitale. 
                  In ciò vi è una coerente, intima pericolosità 
                  per lordine 
                  costituzionale e sociale del nostro Stato, che non può 
                  assolutamente venir 
                  ulteriormente tollerata. 
                  Si ritiene per questa ragione opportuno evidenziare liter 
                  investigativo ed 
                  esecutivo avviato dal settembre 1994 in seguito allarresto 
                  per rapina 
                  aggravata di cinque appartenenti allarea sovversiva di 
                  interesse e sollecitato 
                  anche da alcuni elementi di fatto (informativa nr. 148/6 di 
                  prot.llo 
                  del 15.11.1994) accertati nel corso delle indagini successivamente 
                  esperite 
                  dalla locale Sezione Anticrimine. Nella mattinata del 19 settembre 
                  1994, veniva 
                  perpetrata una rapina ai danni dellistituto di credito 
                  Cassa Rurale di Serravalle-Chizzola, 
                  frazione di Serravalle di Ala (TN). Nellimmediatezza del 
                  reato, lArma di Rovereto (TN) traeva in arresto BUDINI 
                  Antonio, TESSERI 
                  Carlo, STRATIGOPOULOS Christos, WEIR Jean Helen e TZIOUTZIA 
                  Evangelia. Tutti gli arrestati erano noti per essere legati 
                  allideologia anarchica, e in 
                  particolare si fa notare come il BUDINI sia stato già 
                  implicato in passato 
                  nelle indagini di P:G: relative alle bande armate "AZIONE 
                  RIVOLUZIONARIA" e "C.O.L.P" e risulti convivente 
                  con RICCOBONO 
                  Giuseppina, già legata sentimentalmente al noto GEMIGNANI 
                  Roberto, 
                  latitante inFrancia perché appartenente ad "A.R.". 
                  il TESSERI sia stato già 
                  condannato per una rapina commessa in concorso con FANTAZZINI 
                  Horst e 
                  CAMPO Orlando, nonché sia stata rinvenuta in una cantina 
                  da lui acquistata una 
                  impronta papillare del GREGORIAN Garagin. Lo STRATIGOPOULOS 
                  sia stato 
                  identificato nel corso del processo contro BONANNO e STASI. 
                  Infine va notato 
                  come la WEIR sia la moglie del predetto BONANNO Alfredo Maria. 
                  In data 
                  30.09.1994, il Tribunale di Rovereto, con rito direttissimo, 
                  emetteva la 
                  sentenza di condanna ad anni 6 di reclusione per TESSERI Carlo, 
                  e ad anni 5 di 
                  reclusione per BUDINI Antonio, STRATIGOPOULOS Christos, WEIR 
                  Jean Helen. La 
                  TZIOUTZIA Evangelia veniva assolta e scarcerata. 
                  Codesta Sezione Anticrimine, in relazione al coinvolgimento 
                  del TESSERI 
                  Carlo, avviava attività di controllo nei confronti di 
                  alcune persone con lui in 
                  contatto. Lattività di osservazione consentiva 
                  di individuare un gruppo di 
                  persone collegate alla ex moglie del TESSERI, LO FORTE Cristina, 
                  e 
                  successivamente identificati in GIZZO Antonio, SASSOSI Emma, 
                  intestataria delle 
                  "Edizioni Anarchismo", NAMSETCHI Mojdeh, legata sentimentalmente 
                  e 
                  convivente col TESSERI Carlo, ANDREOZZI Tiziano e GUGLIARA Salvatore. 
                  In particolare, il giorno 10.10.1994 in largo degli Osci, unautoradio 
                  del 
                  locale Nucleo Radiomobile procedeva al controllo del GUGLIARA 
                  Salvatore, dellANDREOZZI 
                  Tiziano e del GIZZO Antonio. Durante il controllo allinterno 
                  di un borsone 
                  asseritamente di proprietà del GUGLIARA Salvatore, veniva 
                  rinvenuto materiale 
                  esplodente, la fotocopia di un foglio recante le istruzioni 
                  per il 
                  confezionamento di un ordigno esplosivo ad innesco chimico, 
                  materiale 
                  documentale ideologico riconducibile allanarchismo, nonché 
                  una agendina 
                  telefonica nel cui ultimo foglio era stata disegnata a penna 
                  una pianta 
                  indicante la caserma "Guido Reni" che ospita la Sezione 
                  Volanti della 
                  Polizia di Stato della Questura di Roma. Considerate le acquisizioni 
                  investigative emerse, accertati i rapporti intercorrenti tra 
                  il GUGLIARA 
                  Salvatore e le altre persone in esame, tenuto conto della presenza, 
                  tra il 
                  materiale ideologico, dei volantini di solidarietà per 
                  gli anarchici 
                  responsabili della rapina di Serravalle Chizzola (TN) nonché 
                  del breve periodo 
                  di tempo trascorso dalla celebrazione del processo dinanzi al 
                  Tribunale di 
                  Rovereto (TN), si può ben ipotizzare che fosse in preparazione 
                  un attentato 
                  dinamitardo ritorsivo contro la Polizia di Stato. 
                  Tenuto conto di quanto precede, la locale Sezione Anticrimine 
                  decideva di 
                  incrementare la sua attività di controllo dei soggetti 
                  fino a quel momento 
                  identificati. Fin da subito lattenzione si è focalizzata 
                  sulla NAMSETCHI 
                  Mojdhe, legata sentimentalmente col TESSERI Carlo, nata a Teheran 
                  il 9.09.1974, 
                  e denunciata dalla Polizia Ferroviaria di Roma, unitamente al 
                  TESSERI il 
                  16.01.1994, alla Procura presso la Pretura di Orvieto per violazione 
                  dellart. 
                  347 e 465, per aver alterato la data di emissione e di scadenza 
                  del biglietto 
                  ferroviario. 
                  A differenza degli altri personaggi già citati la NAMSETCHI 
                  non sembra 
                  essere connessa allanarchismo. Non ha quindi alcun vincolo 
                  ideologico che la 
                  saldi agli altri sospettati. Inoltre dopo larresto del 
                  TESSERI, la sua 
                  disponibilità economica è venuta meno poiché, 
                  nel contesto delle attività di 
                  osservazione in parola, si è potuto accertare che la 
                  NAMSETCHI ha iniziato ad 
                  intrattenere i clienti di un locale notturno sito in Cerenova 
                  (Civitavecchia) 
                  dalle 22.00 di sera fino alle 04.00 del mattino. Dalla valutazione 
                  di questi elementi 
                  il personale di codesta Sezione A.C. ha deciso di avviare contatti 
                  con 
                  la NAMSETCHI, in vista di una sua possibile collaborazione con 
                  gli operatori 
                  dellArma. Lincarico è stato espletato dal 
                  Nucleo Operativo di 
                  Civitavecchia ed ha avuto immediato riscontro. Come previsto, 
                  la NAMSETCHI ha 
                  palesato non avere alcuna propensione per le ideologie anarchiche 
                  ed ha ammesso di attraversare un periodo difficile, dichiarandosi 
                  disponibile a fornire 
                  qualsivoglia contributo alle acquisizioni dellA.C.. Si 
                  apre a questo punto la 
                  possibilità di cristallizzare infine tutte le indagini 
                  condotte sul conto 
                  delleversione anarchica negli ultimi dieci/quindici anni, 
                  che fino ad ora non 
                  avevano dato risultati soddisfacenti in sede penale. Si ritiene 
                  doveroso far 
                  presente come il legame sentimentale che unisce la NAMSETCHI 
                  al TESSERI e la  
                  responsabilità del suddetto TESSERI nella rapina di Rovereto 
                  che vede sua 
                  correa la WEIR Jean, moglie del BONANNO Alfredo, permettono 
                  di delineare un 
                  quadro di indagini da mettere a profitto. In particolare si 
                  delinea la 
                  probabilità di agevolmente operare pressione sulla NAMSETCHI, 
                  riconosciuta 
                  elemento vulnerabile e psichicamente duttile, affinché 
                  la predetta deponga su 
                  fatti di natura criminale commessi dal TESSERI e da altri anarchici, 
                  fra cui il 
                  BONANNO. Se la testimonianza a carico non dovesse assumere sufficiente 
                  carattere probatorio, si può ipotizzare una chiamata 
                  di correità, secondo un metodo già collaudato 
                  in altri procedimenti da diverse A.G., assicurando come da 
                  consuetudine alla NAMSETCHI lapplicazione del programma 
                  di protezione per i 
                  collaboratori di Giustizia. Si permette di suggerire lambientazione 
                  di 
                  attività criminali come rapine nella zona di Trento, 
                  dove il TESSERI, la WEIR, 
                  il BUDINI e lo STRATIGOPOULOS sono già stati condannati 
                  per il medesimo reato, 
                  elemento questo che costituisce in sé significativo precedente 
                  in ambito 
                  penale. 
                  Il successivo riconoscimento del tribunale giudicante la legittimità 
                  della 
                  NAMSETCHI permetterebbe di ipotizzare il reato di banda armata 
                  o anche solo di 
                  associazione sovversiva per tutti gli anarchici, già 
                  identificati come 
                  partecipanti del sodalizio criminoso e legati alle ideologie 
                  insurrezionaliste 
                  del BONANNO, portando come elementi a carico determinanti le 
                  dichiarazioni rese 
                  dalla NAMSETCHI. Alla luca di quanto riferito, si ritiene opportuno 
                  puntualizzare alcuni 
                  aspetti di primaria importanza. Unassociazione si costituisce 
                  in quanto più 
                  soggetti convengono di recare un contributo in vista di uno 
                  scopo comune che si 
                  realizza attraverso la consumazione di diversi reati, ritenuti 
                  utili sia 
                  politicamente, come gli attentati, sia materialmente, per la 
                  sopravvivenza del 
                  gruppo, come le rapine e i sequestri di persona. Nel caso in 
                  esame, lo scopo 
                  comune accettato dagli associati è quello dellattacco 
                  allo Stato e al capitale, 
                  così come enunciato e propugnato dal BONANNO e dagli 
                  altri 
                  appartenenti dellarea insurrezionalista. La scelta e la 
                  delineazione degli 
                  obiettivi da colpire per il raggiungimento dello scopo ultimo, 
                  costituiscono una 
                  delle multiformi attività di programmazione che, in questo 
                  caso, si risolve in 
                  un evidente concorso psichico nei singoli attentati dove, al 
                  di là delle 
                  singole, materiali responsabilità individuali, si ritrovano 
                  sia una pluralità 
                  di agenti, legati dal vincolo della volontà di cooperare 
                  alla commissione del 
                  reato, sia lesecuzione dellelemento oggettivo del 
                  reato da parte di taluno 
                  dei concorrenti, sia, infine, il contributo causale alla verificazione 
                  del fatto 
                  che può avvenire, come nel caso degli attentati ai tralicci, 
                  anche nelle forme 
                  della determinazione degli obiettivi e dellistigazione, 
                  entrambe presenti 
                  nella strategia eversiva enunciata dal BONANNO. 
                  È chiaro che una organizzazione con finalità politiche, 
                  una volta ripudiato 
                  il metodo democratico e scelto quello della lotta armata, dovrà 
                  commettere una 
                  serie di reati necessari per la sopravvivenza e loperatività 
                  di una 
                  organizzazione armata e segreta. Sono questi presupposti fondamentali 
                  già 
                  percepiti del BONANNO nella sua analisi del "lavoro del 
                  rivoluzionario", pubblicata nel gennaio 1988 sul nr. 59 
                  di "ANARCHISMO",  
                  nella quale definiva privo di senso quel progetto 
                  rivoluzionario privo dei "mezzi necessari" per renderlo 
                  significativo. 
                  In definitiva, per quanto le attività di acquisizione 
                  probatoria esperite 
                  nel corso di questi anni dai vari organi di P.G. non forniscano 
                  oggettivi 
                  elementi sufficienti per lindividuazione materiale dei 
                  responsabili degli  
                  attentati di matrice anarchica, si può presuntivamente 
                  ritenere che siano stati 
                  commessi da soggetti gravitanti nellarea in esame, con 
                  il concorso quanto 
                  meno psichico di tutti gli altri appartenenti. Come già 
                  accennato in 
                  precedenza, per quanto la manifestazione pubblica dellideologia 
                  insurrezionalista non costituisca in sé un illecito, 
                  è possibile ritenerla 
                  tuttavia di non comune capacità criminogena, tale quindi 
                  da giustificare un 
                  procedimento giudiziario nei confronti di tutti i suoi simpatizzanti. 
                  Alla luce di quanto sopra, si reputa di primaria importanza 
                  lespletamento 
                  di un lavoro investigativo di prevenzione, da realizzare sullintero 
                  territorio nazionale, finalizzato alla individuazione degli 
                  attuali contatti e 
                  frequentazioni tra i presunti appartenenti alla struttura organizzativa 
                  di 
                  interesse ed alla acquisizione degli elementi utili al completamente 
                  del quadro 
                  probatorio nei confronti degli affiliati. Tutti i soggetti già 
                  identificati 
                  come legati a vario titolo allarea eversiva in questione 
                  potranno così 
                  confluire allinterno di codesta indagine investigativa. 
                  I risultati di simile 
                  attività investigativa dovranno poi concordarsi e intrecciarsi 
                  con quelli di 
                  varie vicende giudiziarie, episodicamente assoggettate a diverse 
                  competenze 
                  ma in realtà originate in sostanza dalla stessa realtà 
                  ideologica. Tanto più che 
                  anche eventuali responsabilità su fatti delittuosi incipienti 
                  potranno 
                  costituire ulteriore prova delle finalità della organizzazione 
                  insurrezionale 
                  anarchica in esame e della attribuzione di responsabilità 
                  personali per i fatti 
                  reato, oggetto delle indagini in via di progressione. 
                  Si reputa urgente e necessario, altresì, al fine di impedire 
                  il progredire 
                  della progettualità sovversiva in esame, lintensificazione 
                  dellattività 
                  di osservazione e controllo nei centri sociali e nei noti punti 
                  di aggregazione 
                  sovversiva, ricorrendo ove si ritenga necessario a sollecitazioni 
                  diversificate 
                  da esercitare su talune persone gravitanti nei predetti luoghi 
                  di incontro. È 
                  ormai accertato infatti, considerate le acquisizioni investigative 
                  fin qui 
                  emerse e tenuto conto dellimpunito proseguio, tra laltro, 
                  dellattività 
                  di proselitismo che i predetti continuano a svolgere per conquistare 
                  nuovi 
                  simpatizzanti, che si tratta di fare il possibile per impedire 
                  alleversione 
                  anarchica di portare avanti il proprio ambiguo progetto insurrezionale. 
                  È 
                  questo il compito che siamo chiamati ad espletare nel prossimo 
                  periodo 
                  temporale, in armonia con lA.G. che sarà competente. 
                   
                     
                   
                  Si allega grafico esplicativo dei collegamenti presunti esistenti 
                  fra gli 
                  associati e delle attività poste in essere dai medesimi. 
                  Accertamenti ed annotazioni a cura del Cap. V. Pagliccia, M.C. 
                  A. Costantini, 
                  M.C. G.F. Finotti, M.O. F. Brizzi e Brigg. A. Miserendino, M. 
                  Sorrenti e E. 
                  Guida 
                  Il Ten. Colonnello 
                  Comandante della S
                
              
               
      
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