MANIFESTAZIONE
AD OSTIA CONTRO LO SGOMBERO DI SPZK
Circa 500 persone, forse di più, al corteo, piuttosto teso che ha attraversato
Ostia (RM), il pomeriggio di sabato 17 febbraio 2001
11 ANNI DI STORIA NON SI CANCELLANO
CON UNO SGOMBERO!
Sabato
pomeriggio ad Ostia, attraverso un quartiere blindato, e' sfilato il corteo
di circa 600 persone per rivendicare la necessita' di spazi sociali, contro
le speculazioni, per dare una prima risposta allo sgombero del centro sociale
Spaziokamino.
Clima di tensione fin dalle prime ore del mattino, e clima di tensione durante
il corteo, in due momenti che hanno caratterizzato la protesta, prima con
il blocco stradale sulla via del mare (la fila di auto e' arrivata fino ad
Acilia!!!), poi quando il corteo ha sostato e poi e' entrato per alcuni minuti
in uno dei tanti spazi pubblici abbandonati sul quale gravano le solite speculazioni
e i soliti interessi, denunciando al quartiere la mancanza di spazi e le losche
manovre dei padroni della citta'.
Quello
che ci preme dire e' che questa manifestazione e' stata una prima risposta
allo sgombero, un primo momento che non ci soddisfa, non e' sufficiente a
restituire le idee, i progetti, le attivita' di 11 anni di autogestione, ma
rappresenta l'inizio di un percorso che vogliamo rivendicare.
C'e' bisogno di Spaziokamino, c'e' bisogno di una voce fuori dal coro, c'e'
bisogno di combattere le speculazioni e il potere dei commercianti di Ostia
che si spartiscono il territorio a loro piacimento, che lasciano colare tonnellate
di cemento sulle nostre spiaggie, che vogliono trasformare Ostia in una grande
vetrina.
L'esperienza di Spaziokamino e' viva tuttora, e continuera' a gridare la sua rabbia e la sua voglia di cambiare lo schifo che ci circonda. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno espresso la loro solidarieta', che sono scesi in piazza nonostante il clima che si respira nel quartiere, tutti coloro che credono nell'autogestione come possibile alternativa al grigio silenzio e alla logica del profitto dove tutto e' merce. Perche' vogliamo un mondo migliore!!!
Difendi
e diffondi Autogestione.
SpzK
----[Per
un utilizzo sociale delle]----
----[aree abbandonate del cervello]----
------SPZK-OSTIA-FIGHT-THE-POWER-------
RASSEGNA STAMPA
REPUBBLICA
ostia
Corteo di Spaziocamino
contro lo sgombero
I ragazzi del centro sociale Spaziocamino di Ostia in corteo per protestare
contro lo sgombero, effettuato tre giorni fa, dell'ex mercato San Fiorenzo,
rimasto occupato per undici anni. Come gesto simbolico, i ragazzi hanno occupato
per un quarto d'ora lex deposito dellAtac di corso Duca di Genova.
TEMPO
Lunedì
19 Febbraio 2001
Infuriano le polemiche il giorno dopo la manifestazione dei giovani che hanno
invaso Ostia
Corteo dei centri sociali, danni e beffa
Buontempo: «Perché hanno sfilato lungo un percorso non autorizzato?»
*...*...*
di MARCO PASQUA
INFURIANO
le polemiche a Ostia, dopo la manifestazione dei centri sociali, che hanno
protestato, sabato scorso, contro lo sgombero dello Spazio Kamino. Sulle vetrine
dei negozi e sui muri della cittadina lidense sono comparse scritte contro
la polizia, il Comune, e contro chi ha reso possibile lo sgombero del centro
sociale. Ovvero, Teodoro Buontempo, deputato di An, Davide Bordoni, consigliere
di FI e il presidente della XIII circoscrizione, Orneli (Ds).
I giovani dei centri sociali hanno preso di mira quasi tutti i negozi che
si trovavano lungo il percorso del loro corteo, ma anche la sede di Forza
Italia (all'esterno è comparso uno slogan contro Berlusconi), e quella
della circoscrizione. Non hanno risparmiato neanche i muri della stazione
Lido centro, ripuliti da poco tempo, e il cancello di ingresso di un giornale
locale. I danni ammontano a decine di milioni di lire, che dovranno essere
sborsati per far ripulire, dall'Ama, le scritte.
Ciò che ha infastidito maggiormente residenti, commercianti ma anche
politici, è stata la possibilità, concessa ai duecento manifestanti,
di decidere autonomamente il percorso. In un primo momento, infatti, la Questura
aveva concordato un tragitto, che, però, ha subito delle modifiche
sostanziali. Per questo, Teodoro Buontempo ha annunciato che presenterà
una interrogazione parlamentare: «Intanto voglio capire perché
sia stato concesso a questi manifestanti di sfilare per il centro, lungo un
percorso non concordato. Inoltre, vorrei sapere perché queste persone
hanno potuto gridare e scrivere sui muri slogan che sono una chiara istigazione
a delinquere. Chiederò subito che vengano cancellate dalla circoscrizione».
Quasi certamente, a pagare le spese per la cancellazione delle scritte sulle
vetrine dovranno essere i commercianti. «Una vergogna - sbotta il consigliere
circoscrizionale di Forza Italia, Davide Bordoni - la manifestazione non doveva
essere autorizzata, soprattutto il sabato pomeriggio. E poi si sarebbe dovuto
rispettare un percorso prestabilito».
Il consigliere, ieri mattina, si è presentato al commissariato di zona
per sporgere una denuncia contro ignoti, per le scritte che sono comparse
sulla serranda del negozio dei suoi genitori. La Questura, insieme al personale
della Digos e della scientifica che ha filmato tutto il corteo, ha cominciato
ad esaminare le riprese, al fine di individuare i responsabili degli atti
vandalici.
La tensione a Ostia non è comunque destinata a calare, visto che lo
stesso Buontempo tornerà a chiedere in Parlamento, già dai prossimi
giorni, lo sgombero del centro sociale Vittorio Emanuele. La guerra fra chi
cerca di far rispettare la legge e chi, invece, vuole sistematicamente violarla,
è appena cominciata.
MESSAGGERO
Sfiorato
più volte lo scontro con le forze dellordine. Alla fine la manifestazione
ha lasciato scritte di vernice sui muri e automobilisti bloccati in fila
Corteo squatter, Ostia blindata
Tanta tensione alla protesta contro lo sgombero di SpazioKamino
di GIULIO MANCINI
Pomeriggio
in stato dassedio per Ostia. Alla fine, però, gli effetti della
"rivolta" si sono risolti in fastidiose scritte di vernice e qualche
coda di troppo per gli automobilisti.
Si sono presentati in quasi trecento gli squatter romani allappuntamento
che avrebbe dovuto accendere Ostia contro lo sgombero di martedì del
centro sociale "Spaziokamino" di via Calenzana. Gradualmente e con
ogni mezzo, i manifestanti hanno raggiunto il piazzale della Stazione del
Lido, punto di partenza storico delle iniziative di protesta degli autonomi
lidensi. Anacronistci seguaci punk, temerari traforati di piercing, alternativi
in codino rastaman, quasi tutti rigorosamente con il volto coperto da fazzoletti,
maschere da carnevale e maschere antigas hanno via via popolato la pensilina
della stazione.
In ritardo di due ore rispetto al previsto, verso le 17 il corteo si è
mosso preceduto da uno striscione inneggiante alla difesa e alla diffusione
dellautogestione. Assente ogni esponente politico solidale con la protesta,
i contestatari hanno iniziato a camminare al ritmo incessante delle musiche
garage sparate dalle casse montate su un camion. A controllare la situazione
circa 150 tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani. In via Cardinal Ginnasi
pochi minuti dopo lavvio del corteo la prima scaramuccia che ha fatto
salire la tensione. Alcuni giovani hanno scritto slogan con bombolette di
vernice sulle fiancate di auto in sosta e di un autobus dellAtac. Cè
chi ha tentato di fare lo stesso nellandrone daccesso a un negozio
di abbigliamento ma lintervento di un commesso ha rischiato di accendere
la zuffa. E stato esploso qualche petardo ma le forze dellordine
hanno mantenuto i nervi saldi.
Tornata la calma, la polizia ha concesso ai manifestanti anche di modificare
il percorso originario. Invece di transitare su via Vannutelli e concludere
il corteo al Pontile, si è permesso di passare per via Capitan Consalvo,
corso Duca di Genova e finire la contestazione in via Giuliano da Sangallo.
La variante ha fatto letteralmente impazzire il traffico nel quartiere. La
via del Mare è stata chiusa per circa unora nel tratto tra via
Vasco de Gama e via delle Canarie. Auto a passo duomo su via Isole di
Capoverde e, almeno sino a quando non è stato chiuso anchesso,
sul lungomare.
Per esprimere" la loro protesta i giovani hanno preso di mira alcune
vetrine imbrattandole di vernice. Spray a man bassa sulla sede di Forza Italia
in via Capitan Consalvo e sulla serranda di Ottica Bordoni, in corso Duca
di Genova, il negozio di proprietà dei familiari del coordinatore locale
di FI Davide Bordoni. «Una manifestazione che ha tenuto sotto il terrore
Ostia e che non andava autorizzata» commenta.
Poche decine di metri più avanti il momento di massima tensione. Davanti
allagenzia del "Credito Italiano" due giovani si sono spintonati
facendo scattare lantifurto di unauto. I poliziotti, ritenendo
fosse stato attaccato il vetro blindato della banca, sono partiti per caricare
il corteo ma si sono fermati allultimo istante convinti alla calma dai
manifestanti stessi. Ancora pochi metri e gli squatter hanno dato vita ad
unazione dimostrativa: si sono introdotti nellex officina Atac
di corso Duca di Genova dopo aver sfondato il cancello. «Questo spazio
hanno contestato con laltoparlante simboleggia come la
Circoscrizione abbandoni luoghi che potrebbero essere ceduti ai giovani invece
di essere destinati a propositi speculativi come la realizzazione di un parcheggio
privato». Loccupazione simbolica è finita dopo poche decine
di minuti.
Verso le 20,30, dopo aver invaso pacificamente via Giuliano da Sangallo, il
corteo si è sciolto con i manifestanti che, alla spicciolata, sono
tornati a casa in tempo per la cena.