Sigillata l'Hangar Zone di Feltre

"NELLA VITA NON SI VINCE E NON SI PERDE MAI COMPLETAMENTE. L'IMPORTANTE NON E' VINCERE O PERDERE, L'IMPORTANTE E' ESSERE IMPECCABILI". - O.Scalzone

Mercoledi' 4 settembre 1996 alle ore 17.30 circa 50 carabinieri si sono presentati in P.le Stazione a Feltre e dopo aver circondato l'area attorno all'HANGAR ZONE occupata autogestita hanno sfondato gli ingressi e vi si sono introdotti. In seguito venivano sbarrati tutti gli accessi alla zona ed apposti i sigilli e gli avvisi di stato di sequestro preventivo degli immobili. Il sequestro e' stato illegittimamente esteso anche a tutti i mezzi di produzione che stavano all'interno dell' HANGAR: l'impianto acustico, il maxischermo, le sculture, il generatore, la cucina, e strumentazione varia, quando invece l'ordinanza giudiziale disponeva il sequestro degli immobili a scopo preventivo e non dei mezzi di produzione che si trovavano temporaneamente dentro gli edifici.

I compagni e le compagne sopraggiunti sono stati costretti a rimanere confinati all'esterno dell' area ed e' stato loro impedito anche di filmare quanto i carabinieri facevano.
Il provvedimento di sequestro arriva dopo un' impressionante serie di provocazioni ed intimidazioni e sembra essere la diretta conseguenza di una denuncia per occupazione abusiva ed inagibilita' da parte della proprieta': il consorzio Pontalpi Immobiliare di cui e' amministratore Tiziano Corrado di Caerano S. Marco.

- Durante l'inverno degli s/conosciuti si sono introdotti all'interno dell'HANGAR a due riprese: rubando della strumentazione prima e sabotando con precisione chirurgica l'impianto elettrico e quello di riscaldamento poi. - Il 15 maggio un'irruzione dei carabinieri alla Cayennoutgestita portava all'arresto di due compagni e alla sua chiusura per un mese, per motivi di ordine pubblico.- La Festa d' Amore e d' Anarchia prevista a Tambre d'Alpago per ferragosto vede il sindaco di rifondazione comunista revocare l'autorizzazione gia' concessa.- Venerdi' 16 agosto durante i 4 giorni della festa svoltasi all'HANGAR, verso mezzanotte una quarantina di carabinieri si e' presentata all'entrata con tanto di cani antiesplosivo alla ricerca di un ordigno segnalato da una telefonata anonima fatta a nome di una nuova destra armata.
L'allarme poi si e' rivelato infondato...ma il modo con cui hanno operato i carabinieri No! La zona dell'HANGAR e' interessata da enormi speculazioni edilizie visto che il progetto per la sua riconversione, bloccato per anni, prevede l'edificabilita' di 90.000 mq.

Questo ovviamente significa la costruzione di centri commerciali, negozi, forse di una caserma dei carabinieri e condomini, tutto secondo la solita logica mercificatoria che, al solito, non prevede che fette di spazio pubblico come questa, vengano destinate ad usi sociali e collettivi, spazi dove i saperi possano prodursi, circolare ed essere condivisi al di la' del lucro di pochi privati ed amministratori vari. E' "altro", quindi, il concetto di ricchezza che e' stato valorizzato in quest'anno di occupazione in cui materialmente abbiamo progettato, sperimentato, fatto e vissuto, stravolgendo temporaneamente il senso che sara' dato all'area dal piano regolatore nelle menti dei feltrini.

Al momento gli aerei sono usciti dall' Hangar e stanno perlustrando altre Zone Stiamo cominciando a dislocarci attraverso una radicalizzazione del nostro lavoro vivo e condiviso, in modo che gli eventi che andremo a produrre siano strettamente connessi alle esperienze di autogestione e di autovalorizzazione autonoma che l' HangarZone ha rappresentato concretamente e continua a rappresentare virtualmente. Parafrasando il Sub-Comandante Marcos diciamo ai Feltrini prima ed a tutti poi che: "Noi non lottiamo per il potere, ma per una democrazia non rappresentativa, libertaria, autopoietica. La nostra proposta politica e' forse la piu' radicale che ci sia al mondo. Tanto radicale che tutto l' arco politico tradizionale (destra, centro, sinistra e i loro estremi ) ci criticano e si prendono gioco del nostro "delirio". Non sono le armi che ci rendono radicali, ma la nuova pratica politica che proponiamo e nella quale siamo impegnati con migliaia di uomini e donne in Messico e nel mondo. La costruzione di una pratica politica che non cerchi la presa del potere ma l' organizzazione della societa' in-formazione di comunita' autogovernate in cui esistere ed operare liberamente. E non vogliamo che altri, piu' o meno di destra, di centro e di sinistra decidano per noi. Noi vogliamo partecipare direttamente alle decisioni che ci riguardano, controllare i nostri governanti, senza badare alla loro affigliazione politica, e obbligarli a - comandare obbedendo -".
E come dice Marx: "tutto cio' che e' solido si dissolve nell'aria", cosi' l'HargarZone non e' stata sigillata, perche' gli aerei sono gia' decollati verso nuovi orizzonti, dentro all'Altanon e' rimasta solo tutta la merda di un potere stupido e corrotto prodotto dal neoliberismo imperante.

HANGAR ZONE
il vostro copilota per un buon atterraggio

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