Questa mattina in tutta europa, il movimento, le associazioni antirazziste, i Centri sociali ecc. hanno organizzato un momento di mobilitazione per la chiusura dei "Centri di detenzione", praticamente lager, nei quali sono costretti migliaia di immigrati/e cosidetti clandestini, coloro cioe' che vengono beccati nei territori europei senza permesso di soggiorno (praticamente tutti, se si pensa in quali condizioni e per quali motivi scappano dai loro paesi).
A Roma il "centro di dentenzione" e' situato a Ponte Galeria all'interno di una grossa struttura dove ha sede la Scuola di polizia.
All'interno di questa struttura, hanno adibito due padiglioni (uno maschile e uno femminile), dove vengono rinchiusi "i clandestini".
Il Centro contiene 104 posti e sono arrivati a riempirlo fino a 150 persone.
I "clandestini" che vengono portati in questo Centro sono completamente all'oscuro di quello che gli sta succedendo; non gli viene data nessuna informazione sulla prassi giudiziaria che devono seguire, (avrebbero infatti 7 giorni di tempo per fare ricorso a tale provvedimento); non vengono messi in contatto con avvocati, praticamente non esiste nessun tipo di comunicazione a causa anche della mancanza di interpreti; in genere rimangono dentro questi centri per almeno un mese, dopodiche', sempre senza saperne di piu', o capire meglio, vengono portati fuori, e la maggior parte di essi espatriati.
Questa situazione l'abbiamo appresa ogggi entrando come delegazione dentro questo Centro di detenzione a Ponte Galiera a Roma. Ancora peggiori sono le situazioni nei diversi Centri nel resto d'Italia, dove si sono svolte analoghe mobilitazioni: a Milano e' stato occupato per l'intera giornata il Centro di Via Corelli. A trieste la polizia a caricato i manifestanti che si stavano dirigendo verso il Lager.
Gli accordi di Schengen e la nuova legge italiana sull'immigrazione, hanno fino ad oggi creato la seguente situazione: