Ecco il testo integrale (tradotto dall'agenzia Reuters) scritto da alcuni dei circa 360 ostaggi che da giovedì sono tenuti prigionieri nella residenza dell'ambasciatore giapponese a Lima dai guerriglieri del Movimento rivoluzionario Tupac Amaru (Mrta). Il testo è stato letto ai giornalisti venerdì notte dal deputato Javier Diaz Canseco, liberato poco prima con altre 37 persone dal Mrta: Al governo peruviano, alla pubblica opinione e alla comunità internazionale. 1. Siamo in una situazione estremamente difficile e delicata, la cui soluzione pacifica è complessa ma indispensabile, sempre cercando di guardare al di là delle circostanze immediate ed restando fermamente orientati verso uno spirito di pace. 2. Abbiamo ricevuto un trattamento rispettoso e ragionevole, date le circostanze, ma le nostre condizioni sono precarie: a) L'acqua è stata tagliata dall'esterno e di conseguenza i bagni non funzionano dalle 4 di venerdì mattina; b) anche l'elettricità è stata tagliata dall'esterno e stiamo attualmente usando un generatore di corrente, finché ci sarà combustibile; c) i telefoni sono stati egualmente tagliati e le connessioni dei telefoni cellulari bloccate, il che significa che non possiamo comunicare per conto delle autorità. Chiediamo che questi servizi siano ripristinati, perché la loro eliminazione peggiora solamente le nostre condizioni e aumenta la minaccia che pesa nei nostri confronti. 3. Il cibo è scarso e casuale e stanno aumentando i problemi di salute. 4. Sebbene la nostra situazione non ci consenta di determinare il destino che ci aspetta, desideriamo ribadire - ripeto, desideriamo ribadire - la nostra richiesta di un negoziato efficace che conduca a una soluzione pacifica, serena e responsabile che escluda la violenza. Dalla nostra posizione, e con le poche informazioni che abbiamo, siamo molto preoccupati. Noi, ostaggi, vogliamo essere tenuti informati. 5. La pace non è impossibile e la delicata situazione che stiamo vivendo ci potrebbe portare vicini ad essa, se sapremo fronteggiarla cercando una soluzione politica integrata nel quadro di un processo negoziale con il sostegno della comunità internazionale. Chiamiamo il governo e il Mrta a far proprio un processo di questo tipo e a metter da parte una soluzione militare che non solo costerebbe molte vite ma lascerebbe anche profonde ferite rovinando l'opportunità di una soluzione integrata e proiettata verso la pace. Il governo ha reso noto che non userà una soluzione violenta e i nostri carcerieri hanno detto di sperare non solo di poter rilasciare i propri prigionieri ma anche di poter aprire una via verso una soluzione politica integrata dentro un processo di pace. Noi imploriamo il governo peruviano, il popolo peruviano e la comunità internazionale di aiutarci su questa strada. Lima, 20 dicembre 1996 Gli ostaggi del secondo piano della residenza dell'ambasciatore giapponese.
Alcuni siti web sul'argomento:
Il sito europeo del MRTA: http://www.cybercity.dk/users/ccc17427/
Quali sono gli obiettivi dell'occupazione dell'ambasciata? -- Intervista con Norma Velazco, rappresentante del MRTA in Peru: (in inglese) http://burn.ucsd.edu/~archive/ats-l/1996.Dec/0089.html
Parziale lista degli ostaggi: http://burn.ucsd.edu/~archive/ats-l/1996.Dec/0092.html
Il giornale più borghese di Lima: http://ekeko.rcp.net.pe/LaRepublica/
Intervista ad un leader del MRTA - "The Light At The End Of The Tunnel" (1991)