Comunicato degli ostaggi in Perù
                                                                   dal Manifesto del 22/12/96

 

Ecco il testo integrale (tradotto dall'agenzia Reuters) scritto da alcuni
dei circa 360 ostaggi che da giovedì sono tenuti prigionieri nella residenza
dell'ambasciatore giapponese a Lima dai guerriglieri del Movimento
rivoluzionario Tupac Amaru (Mrta). Il testo è stato letto ai giornalisti
venerdì notte dal deputato Javier Diaz Canseco, liberato poco prima con
altre 37 persone dal Mrta:

Al governo peruviano, alla pubblica opinione e alla comunità internazionale.

1. Siamo in una situazione estremamente difficile e delicata, la cui
soluzione pacifica è complessa ma indispensabile, sempre cercando di
guardare al di là delle circostanze immediate ed restando fermamente
orientati verso uno spirito di pace.

2. Abbiamo ricevuto un trattamento rispettoso e ragionevole, date le
circostanze, ma le nostre condizioni sono precarie:

a) L'acqua è stata tagliata dall'esterno e di conseguenza i bagni non
funzionano dalle 4 di venerdì mattina;

b) anche l'elettricità è stata tagliata dall'esterno e stiamo attualmente
usando un generatore di corrente, finché ci sarà combustibile;

c) i telefoni sono stati egualmente tagliati e le connessioni dei telefoni
cellulari bloccate, il che significa che non possiamo comunicare per conto
delle autorità.

Chiediamo che questi servizi siano ripristinati, perché la loro eliminazione
peggiora solamente le nostre condizioni e aumenta la minaccia che pesa nei
nostri confronti.

3. Il cibo è scarso e casuale e stanno aumentando i problemi di salute.

4. Sebbene la nostra situazione non ci consenta di determinare il destino
che ci aspetta, desideriamo ribadire - ripeto, desideriamo ribadire - la
nostra richiesta di un negoziato efficace che conduca a una soluzione
pacifica, serena e responsabile che escluda la violenza.

Dalla nostra posizione, e con le poche informazioni che abbiamo, siamo molto
preoccupati. Noi, ostaggi, vogliamo essere tenuti informati.

5. La pace non è impossibile e la delicata situazione che stiamo vivendo ci
potrebbe portare vicini ad essa, se sapremo fronteggiarla cercando una
soluzione politica integrata nel quadro di un processo negoziale con il
sostegno della comunità internazionale. Chiamiamo il governo e il Mrta a far
proprio un processo di questo tipo e a metter da parte una soluzione
militare che non solo costerebbe molte vite ma lascerebbe anche profonde
ferite rovinando l'opportunità di una soluzione integrata e proiettata verso
la pace.

Il governo ha reso noto che non userà una soluzione violenta e i nostri
carcerieri hanno detto di sperare non solo di poter rilasciare i propri
prigionieri ma anche di poter aprire una via verso una soluzione politica
integrata dentro un processo di pace. Noi imploriamo il governo peruviano,
il popolo peruviano e la comunità internazionale di aiutarci su questa strada.

Lima, 20 dicembre 1996

Gli ostaggi del secondo piano della residenza dell'ambasciatore giapponese. 

        



La pagina Web di BURN sull'attuale crisi all'ambasciata giapponese - http://burn.ucsd.edu/~ats/mrta.htm

Alcuni siti web sul'argomento:

Il sito europeo del MRTA: http://www.cybercity.dk/users/ccc17427/

Quali sono gli obiettivi dell'occupazione dell'ambasciata? -- Intervista con Norma Velazco, rappresentante del MRTA in Peru: (in inglese) http://burn.ucsd.edu/~archive/ats-l/1996.Dec/0089.html

Parziale lista degli ostaggi: http://burn.ucsd.edu/~archive/ats-l/1996.Dec/0092.html

Il giornale più borghese di Lima: http://ekeko.rcp.net.pe/LaRepublica/

Intervista ad un leader del MRTA - "The Light At The End Of The Tunnel" (1991)



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