- la violazione sistamatica dei nostri più elementari diritti; - il rifiuto del governo a riconoscerci come forza belligerante all'interno del conflitto armato che si sviluppa in tutto il territorio peruviano; e il non rispetto delle norme fondamentali del diritto internazionale umanitario; - di fronte a questi fatti come strumento di protesta abbiamo deciso di iniziare il 16 dicembre uno sciopero della fame a tempo indeterminato e di massa esigendo dal governo e i suoi organismi competenti l'attenzione e la soluzione dei seguenti punti consegnati nella dichirazione di sciopero della fare:
1) Presentazione pubblica e fine dell'isolamento discriminatorio del Comandante Victor Polay Campos e dei principali dirigenti; esigiamo il loro trasferimento in un carcere civile.
2) La cancellazione immediata della legge antiterrorismo n.25475 che da' facolta' ai tribunali civili e militari di essere presieduti da giudici "sin rostro" (incappucciati) e il giudizio sommario senza diritto alla difesa.
3) Abolizione immediata del regime carcerario speciale che restringe e nega i piu' elementari diritti umani, quei diritti umani che fanno parte della legislazione nazionale ed internazionale, e in particolare il rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario.
4) Per un trattamento degnitoso e migliori condizioni di reclusione (assistenza legale, alimentazione, salute, lavoro, ecc,).
Il nostro Movimento Rivoluzionario riafferma la continuita' della lotta insieme al popolo peruviano oggi sottoposto a estreme condizioni di fame e miseria.
In particolare la nostra militanza in prigione è rivolta a lottare contro le condizioni carcerarie di tortura, fame e morte.
Contiamo sulla comprensione della Comunita' Internazionale e la conseguente divulgazione del nostro programma di lotta, lotta per la vita e per un giusto trattamento umano.