Lettera al movimento di Bologna
dai compagni rinchiusi nel carcere
di S. Giovanni in Monte

Sono passati ormai sei mesi dalle giornate di marzo. Nell'ultimo mese altri 5 compagni sono stati arrestati. Il sequestro di militanti politici come vendetta ed anticipazione terroristica contro il movimento, continua. Noi riteniamo che questa manovra induca un salto di qualità alla repressione di massa in Italia, tuttavia sappiamo che il proletariato nella sua ricchezza di comportamenti quotidiani e scadenze di lotta ancora una volta saprà fermarla e superarla. Noi, siamo ostaggi nelle mani del nemico di classe, la nostra liberazione è la riconquista della libertà per tutti. Il potere in tutte le sue espressioni vuol farci tacere ma incarcerarci non è sufficiente. Siamo e saremo sempre presenti in tutte le istánze di lotta dentro e fuori il carcere e al convegno internazionale porteremo il nostro precisó contributo al dibattito politico. Tuttavia, vi sono aspetti nel modo di condurre l'istruttoria da parte di Catalanotti che devono essere a nostro avviso smascherati e semplificati.
Per questo inizieremo dal 14 settembre uno sciopero della fame in collegamento con tutti i compagni rinchiusi negli altri carceri emiliani, coi seguenti obiettivi:

1) Ci hanno isolati in carceri diversi per distruggere la nostra volontà di lotta e per dividerci dal movimento, ma vogliamo ribadire, nella maniera ,più esemplificativa possibile, la nostra unità che è data dalla nostra internità al movimento. Dividerci non serve perché è il movimento che ci unisce e ci rivendica. Chiediamo che vengano riportati a Bologna tutti gli imputati per le istruttorie di Catalanotti;
2) Le istruttorie Catalanotti si giovano della copertura di tutta la cosidetta stampa indipendente e di partito, ad esclusione di Lotta Continua. Questo fatto ne rileva l'uso terroristico e contro chiunque lotti per impedire la chiusura di fabbriche, gli sfratti, I'aumento dei prezzi e delle tariffe ecc.
3) Chiediamo, di fronte alla assoluta mancanza di,prove e di indizi che non siano ideologici o di militanza politica, la immediata chiusura delle istruttorie e la scarcerazione di tutti i compagni detenuti
4) Vogliamo, in concomitanza col convegno internazionale, colloqui con i giornalisti, gli intellettuali francesi ed europei.

Maurice Bignami, Albino Bonomi, Franco Ferlini, Rocco Fresca, Patrizia Gubellini, Maurizio Sicuro.

Il Convegno di Bologna


......1977.....IL MOVIMENTO


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