Bruno Giardina

magistrato di trento ha deciso che il fine giustifica i mezzi

manifesto Pur di ottenere la condanna di alcuni anarchici (e di altri ancora) imputati di rapina in un processo dove egli riveste il ruolo di pubblico ministero, Giardina non ha esitato ha fare uso di una falsa testimonianza resa da una falsa pentita, assunta mesi orsono da un suo più famoso collega di Roma Antonio Marini. In tutto questo tempo costui si è però guardato bene dall’utilizzare dalla sua creatura temendo che uno scandalo potesse macchiare la sua brillante carriera ormai al tramonto. Ha preferito affidare ad un magistrato di periferia - Bruno Giardina, un ometto dalle tante ambizioni e dai pochi scrupoli - il delicato compito di sperimentare per primo la funzionalità della falsa pentita. Alla procura di Trento i rischi di un clamoroso tonfo, a quella di Roma soltanto i riflettori della gloria. Se il 31 gennaio la corte del tribunale di Trento - nelle persone di Battista Palestra, Marco La Ganga e Francesco Forlenza - dovesse emettere un verdetto di colpevolezza consentirebbe alla procura di Roma di dare il via alla più clamorosa e infame retata di anarchici avvenuta in Italia dai tempi di Piazza Fontana.

Invitiamo tutti a partecipare all’ultima udienza di questo processo

Mercoledi 31 gennaio a partire dalle 15 presso il Tribunale di Trento

A smascherare ed impedire ogni sopruso contro la libertà

GLI ANARCHICI DI SEMPRE FIP 26/1/96 VIA FREGUGLIA, 3 MI