Aggiornamenti processo contro gli anarchici
Interventi della difesa - avvocata Crisci

[18.05.2000]

Il 18-5 si è svolta a Roma un'altra udienza del processo Marini, la terza delle 5. Ha parlato l'avvocato Crisci che difende Emma Sassosi, Antonio Gizzo e Rose Anne Scrocco. E' partito facendo una discussione sull'associazione sovversiva, reato introdotto in epoca fascista e che prevede l'incarcerazione anche per chi dice semplicemente che vuole abbattere lo Stato. Poi ha fatto una panoramica su come sono state costruite le prove in questo processo, evidenziando alcune contraddizioni dei collaboratori: Mojdeh Namsetchi e la famiglia Sforza. Ha ricordato scherzosamente come il pm abbia detto che gli anarchici hanno nel dna la propensione alle rapine; ha evidenziato poi le contraddizioni del reato di 'strage' di cui è accusata la Scrocco, dicendo in pratica che il furto dell'auto usata per l'autobomba scoppiata al Prenestino e avvenuto il 23 luglio serviva a tendere un'imboscata alle forze dell'ordine in seguito alla morte di alcuni sequestratori di Belardinelli, avvenuta sulla bretella dell'autostrada; il furto era avvenuto il 23 luglio, la strage dei sequestratori una settimana dopo, per cui - secondo l'avvocato - non sussiste la motivazione del reato di strage. Ha poi operato una distinzione fra indizio e prova per quanto riguarda le rivelazioni dei collaboratori, che sono basate sul sentito dire e mai sulla partecipazione diretta al fatto: dichiarazioni di Antonio Sforza. Anche qui contraddizioni: la descrizione della fuga dei rapinatori a Pescara fatta da testimoni oculari contrasta con quella dello stesso Sforza. L'avvocato si e' soffermato sulla sentenza dei giudici di Trento per la doppia rapina avvenuta lì in zona, sentenza basata interamente sulle dichiarazioni della Namsetchi. Ha fatto esempi concreti di montature di processi da parte dei carabinieri. In sintesi il metodo Riccio. Poi ha parlato dell'informativa dei Ros, recapitata a radio blackout e a radio onda rossa, parlando di 'disonestà' del pm che delego' ai carabinieri le indagini circa la veridicità del documento Ros.

Infine l'avvocato ha concluso chiedendo l'assoluzione per tutti, ricordando che la Scrocco, gia' condannata a 30 anni per il sequestro Silocchi, sulla base delle sole dichiarazioni di Antonio Sforza ora rischia nuovamente l'ergastolo per reato di strage e 30 anni per la rapina di Pescara. Lunedi' 22 parleranno gli avvocati della difesa Venturino e Arico' e mercoledi' 24 - sempre per la difesa - l'avvocato Petrucci.

from: pasica@ecn.org