(27) Essi furono deferiti al Tribunale Speciale e giudicati con la sentenza n. 35 del 14 novembre 1930, le cui imputazioni principali furono: "Diffusione di Unità e Avanguardia, celebrazione della giornata contro la guerra, appartenenza e propaganda". Giulio Chiarelli, Sondrio: condannato ad anni 10; Aurelio Arzilli, Roma: condannato ad anni 2; Amato Bei, Cantiano (Pesaro): condannato ad anni 4; Antonio Collella, Farindola (Pescara): condannato ad anni 2; Rocco Ceci, Cerignola (Foggia): condannato ad anni 4; Giuseppe Izzo, Roma: condannato ad anni 5; Carlo Marturano, Cagliari: condannato ad anni 7; Francesco Mastrocicco, Caprano (Frosinone): condannato ad anni 5; Antonio Perrotta, Boston (USA): condannato ad anni 5; Giulio Ricci, Roma: condannato ad anni 3.