I rifugiati palestinesi Le proposte di USA-Israele, anche conosciute come "Piano Clinton", chiamano all'abrogazione del diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi cosi' come all'annessione di parti dei territori occupati da Israele. Le proposte
di Clinton chiamano esplicitamente alla cancellazione del diritto al ritorno
per il palestinesi, violentemente espulsi dalle loro case nel 1948 e dopo. Ora chiaramente questa decisione e' stata appresa con rabbia dai circa 90 campi dei rifugiati palestinesi; sono infatti circa 5 milioni i palestinesi che vivono sparsi in diversi campi profughi del Libano, Siria, Giordania e i territori occupati del '67 che si vedrebbero negata per sempre la possibilita' di ritornare alle proprie terre. Ma ancora
piu' grave e' la dichiarazione del cosiddetto "movimento della pace"
in Israele, che ha chiaramente sostenuto l'opzione di escludere la discussione
e la realizzazione del diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi
chiedendo ai palestinesi di abbandonare questa loro richiesta, accettando
la soluzione del trasferimento in territori israeliani, dei solo rifugiati
del '67, quindi solo quelli che attualmente vivono nei campi profughi
di Palestina. Per i palestinesi chiaramente la negazione di questo inalienabile diritto e' improponibile, e non fa che aumentare la rabbia e l'odio nei confronti di Israele e di tutti i suoi sostenitori. Intanto
i coloni ai quali invece e' stata confermata la loro presenza in quei
territori dove continuano nella loro opera di costruzione di "settlements"
si stanno preparando ad una grossa mobilitazione contro qualsiasi piano
di accordo con gli arabi. |