Presenza internazionale in Palestina - giugno 2002

Corrispondenze dai territori occupati


Ramallah, 16 giugno 2002

E' iniziata questa mattina con una sorta di inaugurazione, la costruzione del muro e rete elettrificata che circondera' i territori palestinesi della West Bank.

Il lavoro che durera' circa 6 mesi costera' ad Israele 200 milioni di dollari, e con questa mossa verranno ridefiniti i confini, ma soprattutto verra' creato lo stato di aparthed per il popolo palestinese.
Sharon ha esordito dando queste due opzioni: "Kibush or Ghirush" "Occupazione oppure trasferimento", forse la terza opzione sara' quella di trasferire Arafat a Gaza, la quale ormai rimane l'inferno inferto ai palestinesi, e chiudere nei Bantustan i palestinesi della West Bank, i quali non avranno ne' uno stato indipendente, ne la possibilita' di essere due popoli in una unica terra.

Intanto nelle zone palestinesi continuano gli attachi mirati nei confronti dei palestinesi ricercati e considerati terroristi da israele.
L'ultimo ieri ucciso dalle forze di sicurezza ad Al Kader nell'area di Betlemme. Questa mattina invece l'ennesima esplosione tramite kamikaze che ha fatto 18 vittime davanti alla colonia di Ghilo. Questo chiaramente ha comportato l'immediata chiusura dei territori, soprattutto della zona tra Betlemme e Gerusalemme e il conseguente coprifuoco per tutta l'area.

A Ramallah intanto per tutta la giornata di oggi gli elicotteri hanno sorvolato la citta', e si avvistano movimenti di carri armati intorno all'area.

L'aspettativa finale e' che possano rientrare per mettere in pratica la deportazione di Arafat.
Si teme anche un ulteriore attacco nella zona di Jenin da dove proveniva la persona suicida di questa mattina.

Forze del movimento di solidarieta' internazionale intanto si stanno organizzando per essere presenti nelle zone del conflitto maggiore. Ci saranno azioni organizzate gia' a partire da domani sia a Jenin che a Ramallah, ma e' richiesta una presenza continua per i campi e i villaggi che rimarranno, nel caso di un ulteriore attacco ancora isolati, e dovranno pagare ancora una volta il costo di questa politica di occupazione.