Situazione prigionieri in Palestina


Cominciamo da alcuni dati che abbiamo raccolto dal periodo dell'occopazione di aprile fino ad oggi:

Circa 5000 palestinesi sono stati arrestati dal 29 marzo, di questi al momento rimangono nei campi di detenzione tra i 1500 e le 2000 persone.
Circa 1000 sono state condannate alla detenzione amministrativa, che significa che saranno detenuti senza accusa e senza processo per un periodo fino a 6 mesi sulla base di informazioni segrete fornite al giudice militare dallo Shin Bet.

I detenuti vengono tenuti in vari campi militari per gli interrogatori.
Il campo principale e' il campo di detenzione di OFIR che e' situato vicino a Ramallah in una zona militare chiusa.
Attualmente ci sono 1200 palestinesi detenuti in questo campo.
I prigionieri sono tenuti nelle tende ed ogni tenda contiene 25-30 persone.
Le tende sono distribuite in 10 sezioni e ogni sezione contiene 4 tende. Le condizioni sono estremamente povere e disagiate e questo chiaramente rappresenta una minaccia per la loro vita.
I detenuti sono soggetti a gravi abusi fisici durante l'arresto, gli interrogatori l'incontro con gli avvocati e il trasferimento in altre prigioni. vengono picchiati con i bastoni e catene, presi a calci e minacciati.
Non gli viene data nessuna cura medica per chi rimane anche gravemente ferito.
Il cibo e' scarso, e nel periodo che va dal 29 marzo al 13 maggio non gli e' stata data nessuna bevanda calda, ma solo acqua.
Le visite familiari sono proibite, e i militari israeliani non hanno permesso nemmeno alla Croce rossa internazionale di far entrare vestiti , libri o oggetti personali.
Non c'e' elettricita' nelle tende, e quindi dopo il tramonto ogni movimento e' vietato.
I detenuti sono portati ai colloqui con gli avvocati ammanettati e talvolta bendati e l'udienza e' tenuta in una corte militare presieduta da un giudice militare e spesso e' tenuta nel mezzo della notte.
Queste udienze si svolgono sulla base di prove segrete a cui ne i detenuti ne gli avvocati hanno accesso.
I prigionieri spesso affrontano le udienze privi di rappresentanza legale perche' agli avvocati non gli e' permesso di entrare nell'aula o di essere informati sulla data del processo.
Per tutte queste restrizioni a cui sono sottoposti gli avvocati per le organizzazioni dei diritti umani e la Palestinian bar association stanno discutendo di boicottare le corti militari israeliane finche' non avranno libero accesso ai loro clienti in accordo con la legislazione internazionale.
Il 12 aprile il governo israeliano ha riaperto KET ZIOT che sarebbe la famosa ANSAR 3 un noto campo di prigionia nel deserto del Negev.
56 prigionieri sono stati trasferiti dalla prigione di Meghiddo e altre centinaia sono stati trasferiti in questo campo da altre prigioni israeliane. Ora ci sono 500 detenuti 300 dei quali sono sotto detenzione amministrativa.
Questi trasferimenti sono in violazione con la IV Convenzione di Ginevra che impedisce il trasferimento dei prigionieri fuori dai propri territori
Le violazione e gli abusi che vengono commessi sono identici agli altri campi dei detenzione.



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