Invito neo-coloniale ad una guerra tribale


Pubblicato il 13 agosto 2001 nel Los Angeles Times

di Noam Chomsky

"Cosa temiamo che diventi realtà", scrive il sociologo israeliano Baruch Kimmerling in uno dei maggiori quotidiani israeliani. Ebrei e palestinesi stanno "regredendo al tribalismo superstizioso......La guerra si presenta un inevitabile destino, "una disastrosa guerra coloniale".
Questa veduta è probabile se gli USA concedono tacita autorizzazione, con spaventose conseguenze che possono risuonare molto distanti. Naturalmente, non c'è nessun equilibrio tra "i gruppi etno-nazionali" che stanno regredendo al tribalismo. Il conflitto è centrato nei territori che sono stati sotto una brutale occupazione militare dal 1967.
Il conquistatore è la principale potenza armata, attiva militarmente su scala mondiale, sostenuta economicamente e diplomaticamente dalle maggiori superpotenze globali. I suoi sottomessi sono soli e indifesi, sopravvivono appena in campi miserabili.
La crudeltà dell'occupazione è stata nettamente condannata dai gruppi per i diritti umani internazionali e israeliani per molti anni. Lo scopo del terrore, lo strangolamento economico, e l'umiliazione quotidiana non sono oscure.
Fu espresso negli anni dell'occupazione da Moshe Dayan, uno dei leader israeliani più "ben disposto" alla condizione palestinese, che consigliò ai soci del suo Partito Laburista di dire ai palestinesei che "voi continuerete a vivere come cani, e chiunque desidera può andarsene". Il "Processo di Pace" di Oslo ha cambiato le modalità, ma non la base del concetto.
Appena prima la congiunzione del governo di Ehud Barak, lo storico Shlomo Ben-Ami, una colomba nello spettro USA -Israele, scrisse che "gli accordi di Oslo erano fondate su basi neo-colonialiste".
L'intento era di imporre sui palestinesi "la quasi totale dipendenza su Israele" in una "situazione coloniale" che sarebbe stata "permanente".
Egli ben presto diventò l'architetto delle ultime proposte del governo Barak, praticamente identiche al Piano finale di Bill Clinton.
Queste proposte erano assai lodate nei commenti in USA; I paletinesi e Yasser Arafat erano accusati per il loro fallimento e la conseguente violenza. La presentazione " fu un imbroglio commesso su Israele.....e l'opinione pubblica internazionale..." scrisse accuratamente Kimmerling.
Continua che, guardare una mappa è sufficiente per mostrare che il Piano Barak-Clinton "propone ai palestinesi condizioni impossibili". Crucialmente, Israele conserva " due blocchi di insediamenti che in effetti tagliano la West Bank in due parti".
Le enclavi palestinesi sono anche effettivamente separate dal centro della vita palestinese a Gerusalemme; la Striscia di Gaza rimane isolata, e la sua popolazione è praticamente imprigionata. Gli insediamenti israeliani nei territori sono raddoppiati durante questi anni di "processo di pace", aumentando sotto Barak, il quale ha legato il nuovo governo di Ariel Sharon "un sorprendente legame"...., ha riportato la stampa israeliana come transizione che ha preso il posto velocemnte quest'anno: "il più alto numero di alloggi nei territori" fino dal tempo quando Sharon, supervisionava gli insediamenti nel 1992, prima di Oslo.
I fatti di fondo sono il vissuto reale della popolazione disperata. La natura di permanente dipendenza neo-coloniale fu accentuata dall'Alta Corte di Giustizia Israeliana, nel novenbre del 1999 quando rigettò per l'ennesima volta alla petizione palestinese che si opponeva all'espansione (ebraica) della città di Maale Adumin stabilita a est di Gerusalemme, divisorio potenziale della West Bank.
La Corte propose che "qualcosa di buono per i residenti vicini (i villaggi palestinesi) potrebbe sorgere per lo sviluppo economico e culturale" di tutte le città ebree. Mentre essi cercavano di sopravvivere senza acqua da bere o campi da coltivare, la popolazione alla quale fu data la terra poteva godersi la vista in grandi alloggi, prati verdi, piscine ed altre comodità date dalla pesante sovvenzione per gli isediamenti israeliani.

Immediately after World War II, the Geneva Conventions were adopted to bar repetition of Nazi crimes, including transfer of population to occupied territories or actions that harm civilians. As Immediatamente dopo la II Guerra Mondiale, la Convenzione di Ginevra aveva adottato per evitare la ripetizione dei crimini nazisti,



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