Palestina - Gaza - 2006



Gaza 28.06.06

Operazione "summer rain"

ore 00:00 - Iniziano le prime operazioni militari nella striscia di Gaza, sia a Nord che a Sud della striscia.

Da molte ore gli F16 hanno cominciato a sorvolare la striscia di Gaza e ora si stanno muovendo con i carriarmati precedentemente schierati lungo i confini.

E' gia' stato tirato un missile nel centro della striscia, pare che abbia colpito il ponte sul mare che collega il nord al sud.

Israele ha annunciato che iniziera' anche il lancio delle sound bomb piu' forte che mai...


PIOGGIA ESTIVA / SUMMER RAIN

E cosi' e' stato una pioggia di missili che hanno colpito ponti, trasmettitori di elettricita', strade. Con la scusa di limitare i movimenti dei palestinesi che hanno in mano l'ostaggio, hanno colpito tutto quello che era possibile buttare giu' in questo primo attacco.

La pioggia di missili, in questa calda sera di estate ha cominciato a farsi sentire intorno alle ore 11.30. I mezzi militari ammassati alla frontiera si sono mossi in direzione di Rafah (a sud della Striscia di Gaza, confine con l'Egitto) occupando l'area dell'aereoporto palestinese, dove hanno preso posizione e da li e' iniziato il bombardamento.

3 ponti di collegamento nord - sud della stris cia sono stati distrutti. La grande centrale elettrica e' stata bersagliata dai missili. Finita di costruire lo scorso anno, serve circa il 60% della popolazione di Gaza, Anche Israele avrebbe dovuto acquistare una quota di elettricita'. "I danni subiti ammontanno a circa 20 milioni di dollari "...ci dice l'ingegnere Walid "e ci vorranno dai tre ai sei mesi per rimetterla a regime.. " .

Sono stati tirati sulle sei turbine 10 missili.

Sono pezzi difficili da trovare e molto costosi, inoltre con la chiusura ormai cronica di ogni frontiera, i tempi si allungheranno molto.

Nessuno ha dormito questa notte, la gente e' rimasta incollata ai televisori e alle radio per avere le notizie della preannunciata invasione militare. Questa mattina erano assonnati, per la notte passata in bianco, o meglio di fuoco. Hanno iniziato un nuovo giorno contando i danni e, pronta ancora una volta a ricostruire, riprendendo con tenacia e la solita speranza, la vita quotidiana.

I ponti distrutti sono gia' stati sostituiti da strade alternative per le quali i palestinesi hanno lavorato tutta la notte per poter riaprire le vie di comunicazione. Stessa cosa per garantire l'elettricita'.

Stanno cercando di riparare e razionare l'elettricita' alla popolazione. Chiaramente per il momento si sta facendo uso di generatori, ma considerando la scarsita' di gasolio, una volta terminate le scorte, la situazione sara' alquanto difficile.

Nel frattempo sul fronte diplomatico, pare che le trattative siano ferme, la percezione e' quella che ad Israele non interessi tanto la vita dell'ostaggio, quanto annientare per sempre la forza di Hamas.

Alle organizzazioni umanitarie, Croce Rossa Internazionale compresa, e' stato chiesto di evacuare tutte le aree coinvolte dall'invasione militare. In un momento di cosi grave crisi umanitaria, a nostro parere l'atteggiamento dovrebbe essere inverso, dovrebbero essere permesse e garantite tutte le operazioni umanitarie possibili, affinche' la popolazione non paghi il solito alto prezzo di morte.


Alcune foto del bombardamento dei tre ponti della striscia di gaza e della centrale elettrica.

 


foto da Gaza

foto da Gaza

foto da Gaza

foto da Gaza

foto da Gaza