bgp-opu.jpg (188100 byte)

L'opuscolo pubblicato in collaborazione con " Terra Nuova" -

Clicca per ingrandire

bgp-opu2.jpg (228495 byte)

Alcuni manifesti delle iniziative realizzate :

Clicca per ingrandire

 bdgfoto1.gif (106264 byte)

bdgfoto3.gif (120722 byte)

Clicca per ingrandire

bdg.bmp (191414 byte)

Il manifesto - 16 giugno '93

Clicca per ingrandire

LA BANCA DEL GERMOPLASMA A CUBA

Dal 1994 il Comitato di solidarietà con i popoli dell’America Latina "Carlos Fonseca" di Roma, insieme all’0rganismo non governativo "Terra Nuova", sta appoggiando un progetto molto particolare che ci siamo permessi di definire, nel suo genere, strategico : lo sviluppo della banca del germoplasma a Cuba.

CHE COS’E’ ?

In una banca del germoplasma si conservano, sotto forma di semi o piante, le risorse fitogenetiche e le varietà genetiche (o biodiversità) dei vegetali : si studiano e migliorano sementi destinate allo sviluppo agricolo, si analizzano i parassiti e le malattie che colpiscono le piante per trovare la cura adatta.

PERCHE’ A CUBA?

Perché riteniamo che oggi Cuba è forse l’unico paese che possa garantire uno sviluppo alternativo alla logica del profitto. Perché è proprio il profitto la logica oggi imperante. Le risorse fitogenetiche, materia prima per lo sviluppo di nuove varietà di piante fondamentali per il presente e per il futuro dell’umanità, dovrebbero essere patrimonio di tutti i popoli. Ma oggi poche multinazionali - i grandi nomi della chimica, bioingegneria e agroindustria - controllano più dell’80 per cento della produzione, del trattamento e della commercializzazione di semi ibridi o risultato di ingegneria genetica. E insieme alle sementi, a <pacchetti>, anche fertilizzanti e pesticidi. (La cosiddetta Rivoluzione Verdi degli anni ’60 sancì inesorabilmente questo passaggio : doveva combattere la fame ha prodotto ulteriore dipendenza e distrutto migliaia di varietà di piante).

Dietro questa sintesi estrema si nasconde una terribile realtà : una decina di trasnazionali ha il potere di decidere cosa, come e a che prezzo i contadini di tutto il mondo possono seminare . E’ il ricatto della fame. Ed è una politica pianificata dalle agenzie finanziarie mondiali come Fondo Monetario Internazionale (FMI) e Banca Mondiale che concedono volentieri crediti agevolati, soprattutto ai paesi del Terzo Mondo per "favorirli" nell’acquisto proprio di quei semi, pesticidi e diserbanti e concimi. - crediti "agevolati" che però per i popoli di quei paesi si convertono in parte di quel devastante debito economico che da decenni li mantiene soggiogati e sotto controllo. Il progetto cubano è tra quelli che vanno contro questa logica.

La Banca del Germoplasma cubana ha sede a una ventina di chilometri dall’Avana, presso l’INIFAT(*). Vi si conservano circa 5.000 varietà di 200 tipi di coltivazioni tra cui ortaggi, grano, oleaginose, piante medicinali e da frutta. Il progetto (che la Ong italiana Terra Nuova aveva presentato senza successo all’Unione Europea con richiesta di co-finanziamento) prevede di raggiunere entro i prossimi dieci anni le 40 mila varietà da raccogliere su tutto il territorio cubano, ricco di risorse fitogenetiche, che verranno poi messe a disposizione dello sviluppo agricolo dell’isola (e chissà, in futuro anche di altri popoli !). La Banca sta anche informatizzando il Sistema di raccolta dati sulle ricerche portate avanti in questo settore dall’INIFAT. Un materiale informativo che potrebbe tornare utile, domani, non solo al popolo cubano.

Nel suo insieme è sicuramente un progetto ambizioso e strategico in quanto auspica all’autosufficienza e prospetta lo sganciamento dalla dipendenza delle multinazionali.

I Nel corso di questi anni il Comitato di solidarietà Carlos Fonseca e l’ong Terra Nuova di Roma hanno continuato a lavorare almeno sul mantenimento della ricchezza fitogenetica conservata nella Banca del Germoplasma a Cuba (con iniziative informative, brigate di lavoro e microfinanziamenti).

Purtroppo gli anni trascorsi e i ritardi ufficialmente <burocratici> del finanziamento da parte dell’Ue, non ci fanno ben sperare. Ma, per tutti i motivi in precedenza descritti, consideriamo che sarebbe un gravissimo errore abbandonare questo progetto e arrenderci all’indisponibilità dell’Ue. Per questo continuiamo a reperire fondi, per non rischiare che le nostre parole e le nostre idee appassiscano .... insieme alle circa 5000 varietà di piante già conservate nella Banca del Germoplasma a Cuba.

----------------------------

(*) E’ l’Inifat (Instituto de investigaciones fundamentales en agricoltura tropical "Alejandro de Humboldt") a beneficiare dei fondi raccolti. Si trova in località Santiago de las Vegas, vicino l’aeroporto di La Habana. 80 ettari di terreno 30 dei quali occupati da edifici per uffici, la banca del germoplasma (conservazione ex situ) e le abitazioni per riceracatori e lavoartori ; il terreno restante è utilizzato per le coltivazioni (conservazione in situ). Fondato nel 1904, è uno degli istituti di riverche agricole più antichi dell’America latina. Lo dirige il Dr. Adolfo Rodriguez Nodals, mentre responsabile della Banca del germoplasma è la dottoressa Zoyla Fundora Mayor.

Nel 1917 a dirigere l’Inifat fu chiamato un genovese, l’agronomo Mario Calvino e sua moglie, la botanica Eva Mameli. Si tratta rispettivamene del padre e della Madre del nostro Italo Calvino il quale nacque (15 ottobre 1923) proprio all’interno del centro di ricerche dove i genitori lavoravano e vivevano.

..............................

LE FOTO DELLE BRIGATE

   news.gif (4716 byte)  LA CAMPAGNA PER IL 2000 news.gif (4716 byte)

p_stella.gif (1644 byte)TORNA A "PROGETTI"                                       p_stella.gif (1644 byte)TORNA A "MENU"   

scarica il documento di presentazione sulla Banca