Italiani brava gente :-(
Le immagini delle torture inflitte dai parà italiani ai danni
di donne e uomini somali arrivano come un pugno allo stomaco.
Nell'era del grande spettacolo, le continue missioni di pace volute
dai governi ed eserciti del mondo occidentale ci sono state presentate
come un atto di generosità verso quei popoli ancora lontani dalle
"civili democrazie"; tra fanfare baci di fidanzate e lacrime di
mamme, le navi partono cariche innanzitutto di quel senso civile
che ha sempre fatto degli italiani "brava gente".
Qualcuno ha tentato di dire che andava lasciato ad un popolo il
diritto di decidere il proprio destino e che i militari non ridavano
speranza ma consolidavano con le armi gli interessi occidentali
in terra d'Africa.
Chi ha memoria sa che da sempre gli eserciti in terra straniera
la fanno da padroni e che si prendono ciò che spetta all'invasore.
Ma questa Italia misera e rincoglionita, preferisce credere alle
fanfare e all'immagine dei soldati italiani con i bambini denutriti
in braccio per restituire a se stessa un orgoglio patriottico ormai
messo sotto le scarpe della miseria nostana. Qualche discorsetto
retorico sul dovere da parte del politico di turno, qualche ripresa
ad una faccetta pulitina di soldato e l'allegro quadretto è pronto
per essere spiattellato al TG delle 20.
Veniamo adesso alla realtà: stupri, scariche elettriche sui testicoli,
pestaggi feroci, tiro al bersaglio sulla folla e chissà altro ancora.
L'orrore non ha limiti di fronte all'immagine della ragazza somala
legata ad un carro armato e stuprata con un razzo. Orrore ma non
stupore, perchè sia in pace che in guerra sappiamo che lo stupro
è il più feroce ed antico esercizio di potere del genere maschile
su quello femminile, qui come altrove. In Somalia come nella ex-Yugoslavia
stuprare la donna del nemico ha significato sancire il possesso
di quel territorio; è dunque sul corpo delle donne che da sempre
si innalza il vessillo della propria nazione o della propria etnia.
Del resto questo afferma Tremaglia, fascista in doppio petto di
AN, quando dice che "gli stupri ad opera dei militari ci sono sempre
stati".
L'orrore dunque continua a crescere tra le affermazioni ormai prive
di retorica che giungono da più parti, tra i balbettii imbarazzati
del governo e le dichiarazioni sdegnate del Cocer (sindacato militare).
Tutti daccordo su un punto: essendosi trattato di un fenomeno circoscritto
ad alcune "schegge impazzite" della Folgore, in gran fretta isolare
i responsabili, in gran fretta mettere tutto a tacere.
CON
QUESTO APPELLO CHIEDIAMO A TUTTE LE DONNE UN NO FORTE CONTRO UNA
SOLUZIONE PARZIALE DI QUESTA VICENDA. CHIEDIAMO LO SCIOGLIMENTO
DELL'INTERO CORPO DELLA FOLGORE. CHIEDIAMO CHE NON VENGANO PIU'
FINANZIATE CON I NOSTRI SOLDI LE ATROCITA' DI CUI SI SONO RESI RESPONSABILI
I SOLDATI ITALIANI IN SOMALIA, I LORO ADDESTRAMENTI ALLA MORTE,
ALLA TORTURA, ALLO STUPRO.
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