Percorsi - ROMA
Tragitto1c: Via Pietro Maffi - Corso Rinascimento
Quadri attraversati: (Tuttocittà99)
16 24 27 34

Primavalle è un quartiere ciclabile.(n.16-23-24) Si è sviluppato lungo due direttrici parallele, Via Pietro Maffi e Via Torrevecchia, quando, mi hanno detto, Mussolini sfrattò gli abitanti delle case a ridosso dei Fori per farci la via dei Fori imperiali. Le due strade non sono sullo stesso piano (non so quant'è il dislivello), ma i raccordi sono abbordabili per tutti, anche se non sono larghi: di conseguenza, essendoci un passaggio molto intenso e l'immissione in via Torrevecchia problematico, perché spesso è intasata, il ciclista potrebbe diventare bersaglio dell'altrui nevrosi. Be careful! Gli automobilisti autoctoni sono piuttosto audaci.
Per andare verso il centro ci sono diverse possibilità a seconda anche del punto di partenza:

- Via Vittorio Montiglio - Via di Valle Aurelia - Via Damiano Chiesa - (Zona Balduina n.27) Via Ugo de Carolis - Viale delle Medaglie d'Oro - P.le degli Eroi (Zona Ottaviano) etc.
E' un percorso movimentato, con una discesa dalla bella pendenza un tratto in piano e una salita non breve (mannaggia, non so quantificare!), da fare eventualmente per sport in orari morti, perché le macchine vanno veloci. La strada taglia il parco del Pineto (i varchi si trovano all'inizio e alla fine, dietro Balduina), molto bello, da andarci a piedi, col cane, colla mountain bike, articolato nel paesaggio, selvatico. Da uno degli ingressi, affianco alla chiesa Gesù Divin Maestro, nelle giornate limpide si vedono S. Pietro, i colli (Castelli Romani?), la città…

- Via della Pineta Sacchetti - Via Patetta - Via di Valle Aurelia - Via Angelo Emo - Via Candia - Via Leone IV - Piazza Risorgimento.
E' il percorso che ho scelto perché più tranquillo e più bello. Per evitare l'avallo di via Battistini, passo per via Celestina Donati, tutta, compreso il tratto contromano che comincia a destra dell'hotel (attenzione, moderare la velocità). Oltrepassata la clinica Cristo Re, via Cardinale Garampi è il comodo ponte di attraversamento che mi ha fatto evitare il scendi-sali e mi porta, girando a sx per via Pio VI, sulla Pineta Sacchetti. Fin qui l'ho sempre tenuta presente, alla mia sx, ma l'ho evitata perché troppo frequentata. Nel dedalo di vie percorse fino adesso, ci sono molte variazioni e cose da notare: fate come vi pare (Dio, che bella regola!) Adesso viene il pezzo forte.
A semaforo verde passo sul marciapiede dell'altro lato, scavalco a mano il muretto e sono in altro pezzo del parco del Pineto, (ma su Tuttocittà non è reso molto bene) il podere Torlonia…bello la mattina d'inverno, quando c'è il sole ancora bianco, l'erba profuma di erba (si possono vedere le gocce sulle foglie), o durante il giorno, molto frequentato; il pomeriggio sembra un'oasi di pace e la sera la luna si tocca con l'indice. Seguo il sentiero esterno alla pineta, fino al muro che delimita un edificio (scuola o istituto religioso) che ho a dx (a sx c'è l'Irlanda): la strada diventa vivace (con la mia olandese mi sembra di stare a cavallo), acquisto velocità e mi preparo per una stretta curva a dx: attenzione, adesso e anche prima scampanellare abbondantemente per i cani e i loro padroni! Il sentiero c'è, si vede, ti porta per una bella discesa off road a metà di via Patetta Ora, non so se ho risparmiato tempo rispetto alla strada asfaltata, smog senz'altro, ma quanto a divertimento, non c'è paragone. Con una bella faccia appagata attraverso e seguo il flusso di traffico che scende verso Angelo Emo, passando per via Stampini e via di Valle Aurelia (un altro tratto rispetto all'itinerario precedente, non comunicante però: c'è tutto il parco in mezzo). Alcuni pedoni, qualche vigile e pochi altri sostengono che non è lecito andare in bici sul marciapiede e contromano: per me in questo tratto è la via più salutare. Risalendo verso Boccea, Angelo Emo è sempre intasata, mattina e pomeriggio, dunque con un po' di cautela si può passare, risalendo sul marciapiede all'altezza della fermata metro Valle Aurelia, fino al punto in cui è agevole attraversare, per passare dall'altro lato fino alla fine, Via Candia. Una delle traverse a dx mi evita il semaforo (anche se di solito questo non è un problema) e un po' di macchine, e seguendo controcorrente la scia di turisti che deve vedere la Cappella Sistina, arrivo a Piazza Risorgimento. (n.28) Tenendo presente che a dx c'è il fascino di Borgo, se ho tempo m'addentro, altrimenti punto decisa verso Castel Sant'Angelo - Via Vitelleschi - avendo una cosa sola in mente: il ponte S.Angelo (spargete le ceneri da lì, quando sarà). Ci arrivo passando per il nuovo lastricato che costeggia il Castello (ci sono anche i giardinetti più in là, un po' schematici ma belli), poi transito (n.34) e approfittando del semaforo (sennò ti spalmano sul Lungotevere Tor di Nona) arrivo a Piazza dei Coronari, A questo punto ogni strada è buona, sei al riparo. Io scelgo via dei Coronari, giù giù fino a Corso Rinascimento. Già finito?
Tempo impiegato: 30 minuti circa, andando né troppo piano né troppo veloce (mannaggia, non so quantificare).





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