C'era una volta la pista ciclabile

"Metro" del 20.07.00

I mondiali del '90 hanno lasciato in eredità una serie di opere pubbliche piuttosto discutibili, alcune mai portate a termine.

La pista ciclabile, realizzata per lo stesso evento e che parte da viale Angelico per arrivare alle porte di Roma a Castel Giubileo invece è completata, ed è percorsa ogni giorno da centinaia di ciclisti. Quello che non piace agli amnti delle due ruote ed alle associazioni che tutelano l'ecosistema è lo stato di conservazione e la manutenzione: inesistente.

Roma è attraversata da diversi percorsi ciclabili, quello che si snoda da Prati per passare a Ponte milvio è il più antico e lungo, (circa 17 chilometri) seguono l'arteia che va da Ponte della Magliana a Ponte di Mezzocammino, e quelle più brevi di Ponte della Magliana e Ponte Sublicio per un totale di 40 chilometri di strada percorribile in bici. E' evidente che la manutenzione di tanto terreno ciclabile non puo' essere affidata a privati.

E' il Comune che tramite gli assessorati preposti (fino a ieri quello dell'Ambiente e della Mobilità, con quello dei lavori pubblici, rimasto oggi l'unico organo competente alla manutenzione) dovrebbe provvedere. Tuttavia la pista sembra essere stata dimenticata. Massimo Di Stefano, di Legambiente, lamenta la presenza di erba alta, buche, dissesto del manto stradale che rendono quasi impossibile in alcuni tratti il percorrimento della pista.

L'assessore ai Lavori Pubblici, Esterino Montino, dice che per riportare l'arteria al suo aspetto originale il suo ufficio avrebbe bisogno di finanziamenti continui. Ma per il futuro i ciclisti possono ben sperare: è stato stanziato un miliardo e a settembre una gara darà a un'impresa la competenza necessaria per mettere a posto il manto ciclabile

Alessandra Camarca

 

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