Aspettiamo
la stella mattutina
dall'ala bianca che viaggia nelle tenebre,
primo annunzio del sole
Basta col dire agli amici e alle amiche che sei il/la più forte...
Basta entusiasmarsi coi video, le foto, i libri delle corse degli altri...
La tua bici... la città... nient'altro
VIA!
domenica 7 novembre 2004 ore 6 am
VELOCITY_03
Ha vinto Giacomo detto Il Boscaiolo
25 km percorsi
35 km/h di media
per dimostare a tutti che la fixa è una realtà, per dimostrare che il cambio è un oggetto inutile, grazie a paolo, alessandro e a tutti quelli che ci hanno creduto.
Giacomo
una grande gara, un
bel percorso e molti imprevisti, vi racconterò come è
stata vissuta velocity nella mia testa.
Iniziamo con il dire
che la fixa è stata per me una scoperta inaspettata,
avvenuta da poco prorompente in tutte le sue sfumature, correre una velocity
con la fixa a roma è stata una bella impresa, a volte ho dubitato (
mea
culpa ) ma come dicevo prima non è stata una scelta facile, primo per
l'alto
livello degli avversari, secondo per la paura che le gambe si inchiodassero
su un percorso di 25 km fumati a manetta, ma ormai avevo fatto la mia
scelta..., è la sera del 6 novembre, come tanti si va a letto presto
per non
perdere neanche un minuto nella preparazione mattutina. sono a piramide alle
6 meno 5 e subito la cattiva notizia, una ragazza di milano è stata
portata
in ospedale per una ferita alla gamba(per fortuna niente di grave). Molta
gente alla partenza, molte fixe sulla griglia, Pigi, cronoman, paolo,
andrea, io e una ragazza che non ha partecipato. Il percorso studiato il
giorno prima si rivela il più corto e il più veloce, lungo tevere
in scia
con i fixati, il ritmo di pedalata è sostenuto come previsto, si continua
con tutto il gruppo dietro fino a sbagliare strada io, paolo e cronoman con
pigi che ha seguito furbamente tutto il lungo tevere, arrivo all'olimpico
e
da lontano vedo cicloveg e livio che stanno per affrontare la salita, c'è
qualcosa che non va, abbiamo sbagliato il percorso perdendo di parecchio gli
altri, la salita dell'olimpico è cosparsa da una scia di fuoco, supero
il
pipino e un'altro gruppetto, mi dirigo così a piazza ungheria passando
per
via bruno buozzi, sulla salita come previsto incontro altri ciclisti, andrea
con il suo 51-15 fixo e altri che non ricordo per via del sangue ormai al
cervello e le narici ingrossate, c'è Scatta sulla salita che mi porterò
dietro fino a piazza dei cinquecento, taglio per via salaria per dirigermi
su via xx settembre e da li a via cavour, siamo solo io e Scatta, non vedo
nessuno davanti, via merulana testa bassa e cuore a mille, via dell'amba
aradam non so neanche io a che velocità, l'impressione di essere primo
si fa
sempre più reale, via appia antica sembra un velodromo, nessuno dietro
e
nessuno davanti la tomba di cecilia metella è vicinissima, per fortuna
c'è
qualcuno che mi indica la strada da fare, altrimenti sarei andato verso
l'ardeatina, all'arrivo in salita le gambe sembrano cedere credo di non
farcela e metto in conto di scendere dalla bici e correre verso il
traguardo, nulla, la ruota fissa mi porta fino in vetta.
ringrazio tutto il gruppo chaingang rotafixa s.p.a
pronto per milano
Ci vediamo a milano
Prima rules & regulations |
Foto Grazie Coda x le foto e le didascalie |
Dopo Commenti e cronache de* corridor* |
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--- Percorso --- Una commissione di esperti si è riunita in un luogo segreto e ha stabilito che il percorso di velocity_03 sarà questo:
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clikka
sulle foto per ingrandirle
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da Luca bicycling acquazzone pesante
in zona stadio mo la doccia :-) da cronoman bici in copertina anche sulla homepage chaingang, titolo: "tsunami fisso a velocity03" <http://204.73.203.34/fisso/index.htm> complimenti davvero al vincitore che ha pedalato benissimo e anche agli organizzatori romani che hanno tracciato un percorso fantastico: giro affascinante di roma, molto veloce, con strappi in salita giusti - sufficienti a segare le gambe ma comunque ben pedalabili di potenza come piace a noi rotafissari - e il tutto condito da condizioni meteo da panico (diluvio allo stadio e quasi tutto il percorso reso molto piu' tecnico da una stratarello di bagnaticcio viscido). da segnalare altre 2 cose: l'arrivo in leggera salita sui sanpietrini viscidi dell'appia antica, un'assaggio di quello che dev'essere l'inferno parigi-roubaix, e la notevole qualita' ciclistica del gruppo - tra l'altro pure molto folto - di partecipanti. roma ha risposto alla grande al richiamo velocity, per 06 milano noi mangianebbia dovremo darci parecchio da fare! cronoman From: kuello velocity roma, vince una bici a ruota fissa Dopo oltre un secolo tornano in gara per strada biciclette a ruota fissa. E una delle cinque che hanno partecipato alla velocity romana ha vinto. Per me non poteva esserci un risultato più bello. Dopo oltre un anno di felici affanni per riportare in vita un modo di pedalare divertente e soprattutto incredibilmente efficiente la velocity03 di roma ha offerto una dimostrazione di quanto questo mezzo non sia assurdo ma anzi assolutamente plausibile e anche in grado di competere alla pari con le bici cosiddette normali. La prima delle cinque é la bici di giacomo il boscaiolo. Il resto delle fixe veniva da milano (cronoman, pg, andrea), lunica altra romana era la mia carbonella. Tutti ci siamo piazzati nella fascia alta della classifica, a dimostrazione che la vittoria di giacomo non é stata un caso o un colpo di fortuna. Pg, in gara sempre tra i primi, ha subito due forature ed é arrivato dopo, con la camera daria a tracolla come i ciclisti di inizio 900. Due di queste bici (la mia e la pettenella di andrea) correvano senza i freni. Le condizioni di
questa velocity erano abbastanza dure. La pioggia era costante, a tratti
battente; il fondo stradale viscido e ha provocato alcune cadute, fortunatamente
senza alcun esito per i partecipanti (una ragazza in trasferimento verso
la partenza, scivolata sui binari del tram, ha dovuto farsi mettere
quattro punti di sutura al polpaccio destro, ma era ad accoglierci allarrivo
con un gran sorriso). Stiamo reinventando le modalità di spostamento urbano. E velocity é il campo di prova delle nuove proposte. di rotafixa da Luca bicycling esco alle 5:40 con un amico e una amica (Cora e Lamp) e si arriva a Piazzale Masse Critiche qualche goccia di pioggia, ma poca cosa e ci godiamo Roma deserta 6:05 arrivati. gia' c'e' un bel gruppone di persone che sono venute a correre, putroppo una ragazza e' caduta sui binari viscidi mentre stava per arrivare e deve mettere qualche punto (ma poi la ritroviamo sorridente all'arrivo ad aspettare la corsa - SEI GRANDE) Sistemata la sua bici si parte... al semaforo, al verde, VIA, quasi tutti per Via Marmorata - dopo un centinaio di metri vola il primo sui binari, mi giro e vedo che riacchiappa la bici, all'arrivo mi dicono che sempre li' quasi subito dopo un altro inforca il divisorio giallo della corsia preferenziale e vola piu' alto del primo E' tutto viscido
sampietrini e binari del tram, tocca stare attentissimi, arriviamo davanti
al ponte di porta portese il grosso gira sul lungotevere... io mi ripeto:
"DEVO FARE IL MIO PERCORSO" e tiro dritto verso Viale Trastevere,
li' vedo Giobbo, arrivo al ponte garibaldi e lo riattraverso, dalla
sinagoga arrivano prima di me un po' di ciclisti... Via Porta Angelica, Ottaviano, Viale Angelico vediamo Nunzio e un altro gruppetto, andiamo via a tutta verso lo stadio ma li inizia a piovere forte, parecchio forte, il giusto per inzupparci tutti, io e Giobbo imbocchiamo verso il Bar del Tennis sul fondo di marmo VISCIDISSIMO verso la Sud, piove forte, il mio cambio decide che questo e' troppo per un Ofmega del 1980 e comincia a saltare ogni due pedalate... cosi' fino alla fine... chissenefrega (capisco alcuni vantaggi di una singlespeed :-) ), la bici comunque va Andiamo e speriamo di non pizzicare tra i mosaici del foro italico, giro dello stadio dietro a Giobbo, salita della Nord c'e' un bel po' di gente che arriva da tutte le parti, sto accanto a Luca ildepa, che poi si perdera' per tangenziali, io perdo qualcosa con questo cambio che salta e non mi fa andare in piedi sui pedali, ma poca cosa... devo andare a tutta, ora c'e' un punto cruciale la famosa discesa con barriera di cui molto si e' parlato nella pretattica... la barriera e' chiusa (te pareva) ma DEVO FARE IL MIO PERCORSO, decido di passare per lo spazietto pedonale, freno, freno... niente per poco non mi schianto sulla cancellata, poi passo vado giu', di nuovo davanti alla sud, vedo un ciclista che deve ancora fare il giro dello stadio, salto un paio di marciapiedi verso l'obelisco e poi Ponte Duca d'Aosta, un altro dei nostri di Velocity che punta verso lo stadio, sto solo, vado verso l'Auditorium e poi su verso Piazza Ungheria, non vedo nessuno, a tutta verso la Salaria, vedo lontano che va po' piu' su un kway azzurro io piego per la Salaria, Piazza Fiume, Via Piave, Via Goito TUTTO A TUTTA con il rapportone e sto schifo di cambio che mi fa saltare il piede, ma non ci penso Arrivo alla stazione non c'e' nessuno, Via Cavour, Via Merulana, AmbaAradan... nessuno aho se ho preso il percorso giusto sono primo... non mi giro piu' prendo per Porta San Sebastiano e ci butto dentro tutto quello che ho, la cosa peggiore sarebbe farsi passare in volata, da certi che conosco e che vanno piu' di me. I sanpietrini manco li sento, vado, vado, MA... la' davanti due bici, una sembra una mountain bike rossa (una mountain bike?) e l'altra la conosco e' la Colnago arancione di Bellino, boh?... mi sa proprio che non sono primo, ce la metto tutta per raggiungerli, questo schifo di cambio fa anche un rumoraccio penso mo questi si accorgono di me e ricominciano a spingere forte, li passo con uno scatto in faccia per cercare di lasciarli li' e sento Bellino che strilla incitandomi VAI VAI!!! (come vai, vai? :-) ) mi sa che non sono primo anche perche' loro non rispondono all'attacco Vabbe ormai manca
poco, mettiamocela tutta lo stesso, mi allargo fino a finire sul bordo
di terra per evitare una macchina prima della salita di Cecilia Metella
e vado su, dietro non c'e' nessuno, ma li all'arrivo c'e' gente... un
po' troppa... (ultime speranze: saranno quelli che hanno tagliato e
sono venuti/e a vedere l'arrivo?) mi avvicino ormai mancheranno 50 metri
ooops riconosco alcuni di quelli che sono li' ad aspettare Cronoman,
Giobbo, Giacomo... questi non sono venuti a vedere l'arrivo... so arrivati
prima; che delusione! Sono le 7:30 Poi aspettiamo tutti gli altri arrivano da tutte le parti, alcuni portano notizie: Pigi ha bucato, altri anneddoti "Allo stadio ho preso una radice mi si e' girato il manubrio e ho dato una testata al muro (col casco), poi mi hanno fermato le guardie mi hanno detto no, non e' questo e hanno continuato" e tanti altri percorsi sbagliati, cadute, sprint contrapposti... tutti/e bagnati, un freddo... Poi arrivano anche i miei amici, altra colazione ricca e si torna a casa dopo questi 50 km bagnati, maledicendo il cambio e chi l'ha inventato (per la gioia di Paolo che oggi con questa vittoria a ruota fissa gode grandemente) :-) da cronoman appena rientrato da un divertentissima sessione di surf rotafissaro in giro nel traffico della capitale, che sommata alla corsa di questa mattina mi ha completamente segato le gambe! ecco in ordine sparso qualche riflessione sulla corsa, sulla fissa in gara e sul pedalare a roma: - penso che velocity03 roma sia stata l'edizione piu' bella di velocity da quando siamo partiti nel lontano 2002 con le alley-cat italiane. la corsa aveva tutti gli ingredienti giusti: tracciato tecnico, veloce e pericoloso che ha fatto selezione e che offriva numerose valide soluzioni di percorso, un bel gruppo di corridori di buon livello, una citta' molto suggestiva e l'imprevisto - sotto forma di pioggia monsonica - che ha un po' rimescolato le carte in tavola. - col bagnato il freno motore della fixie e' molto efficace per modulare la velocita': mentre i pattini slittavano parecchio sul cerchio anteriore bagnato, la resistenza frenante sui pedali ha funzionato molto bene. - pur avendo gia' sperimentato la fixie in salita avevo qualche timore di problemi legati alle salite prese a ritmo di gara; timore infondato, e confermata la mia impressione che col fisso si superano strappi anche abbastanza secchi - a patto che non siano ovviamente troppo lunghi - con i rapporti da pianura. e poi c'e' il solito 'effetto fisso': non avendo possibilita' di cambiare rapporto si evitano di default farfugliamenti col cambio (e conseguenti perdite di concentrazione, velocita' e tempo) e le seghe mentali tipo 'quale rapporto uso qui?', si pensa solo a menare sui pedali e salire piu' in fretta possibile. - il traffico di roma e' una cosa impressionante: veloce e piuttosto caotico, ma guidano decisamente bene e sfruttando tutti gli spazi a disposizione sulla sede stradale. scooter a sciami, e anche qui ho notato notevoli capacita' di sgusciamento preciso nel traffico. il lungotevere sta presto diventando uno dei miei surf-spot preferiti con onde automobilistiche potenti, compatte e lunghe che durano anche 2-3 semafori: spazi ristrettissimi di manovra, alta velocita' e pedalata sotto vuoto per effetto delle possenti scie. a roma ci sono anche incroci che hanno l'estensione di un campo da calcio con grovigli di rotaie e macchine che arrivano da ogni cazzo di direzione: provare per credere! cronoman Pigrocity da Giobbo Mi sveglio alle 5
scatarrando. A Piramide la notizia di una infortunata a piazza Albania. Nel ritornare da lì il mio compagno casca due (!) volte sulle rotaie e si fa male a un ginocchio. Penso sia questo il motivo per il quale non lo vedo sul percorso trasteverino che avevamo programmato: saltano tutti gli schemi. Proseguo da solo
sui sampietrini, senza troppa convinzione (me sento una chiavica) e
ogni tanto incrocio er Messaggero der Laurentino. Su Viale Angelico
ci tiriamo a vicenda, col vento contro. A piazza Ungheria
vedo che chi mi precede prende i viali: ho ancora una chance. Imbocco
contromano via Paisiello, a S. Susanna vedo Pigi con una ruota in mano
che m'insulta. Quando arrivo mi dicono che sono terzo. Meglio che secondo. Penso "Che tragedia:
il boscaiolo è insopportabile quando perde, figuramose quando
vince". Torno a casa e dormo fino alle 2. G. da coda ricapitolando 1° Giacomo -->
rotafissa roma
Velocity e amicizie Quando si dice "più pedali più amici" che verità.. e l´esperienza della Velocity me l´ha ricordato. Dopo l´appello
accorato che ho fatto venerdì sono riuscita addirittura ad ottenere
un caldo passaggio da casa mia al conosciuto piazzale da Raffaele che
sabato alle 22.40 mi ha detto "Dai viene che ci divertiamo, ti
vengo a prendere sotto casa" (poi quando ha scoperto dove abitavo
secondo me si è pentito amaramente :-) ). Non sarò arrivata
prima ma che carino conoscere tutte queste persone! A presto da pipes La mia cronaca Psss 2 km dopo Psss Peccato, avevo imbroccato tutte le strade giuste grazie ci siamo divertiti assai percorso super, non so come replicheremo a milano (ghisallone?) un mazzo di fiori al prode che ha rivoluzionato il ciclismo soggiogando i cambi al fisso. 58*1 da Alberto "velocity 03" ma ndò manno portato Ecco il racconto
della mia prima velocity dove ho gareggiato con la mia MB da supermercato,
ovvio senza troppo pretese, solo quella di superare la barriera della
mia soglia di fatica che non conosco. Dallo sconfitto: Furia Silente |