LA TORTURA

Testimonianze


Il 1982 è caratterizzato da numerosi arresti di militanti dei gruppi armati ed anche di compagni/e che operano in aree della sinistra rivoluzionaria che gli inquirenti cercano di criminalizzare con l’accusa di essere "contigui" o "fiancheggiatori" della lotta armata. Una strategia per creare e diffondere un clima di terrore tra i compagni e indurli a prendere le distanze dalla lotta armata.
Gli arresti vengono compiuti im modo spettacolare con ampio uso della forza e mezzi militari; anche questo serve ad esplicitare il messaggio che "lo Stato è passato all’offensiva" e che non lascerà nulla di intentato per "battere il terrorismo". Perché il senso sia ancora più chiaro gli arrestati vengono un po’ strapazzati per aiutarli a denunciare i propri compagni ed a confessare.
Questi "strapazzamenti", da un certo periodo in poi, diventano vere e proprie torture. I casi sono così tanti e così ben distribuiti nel territorio nazionale che non si può pensare ad iniziative di singoli poliziotti o questure, come cercherà di far credere il governo quando non potrà più negare l’esistenza della tortura. Oltre le centinaia di denunce, fatte dai torturati, tutte ben circostanziate e corredate da testimonianze e segni sul corpo, ci sono stati perfino alcuni processi per tortura in cui sono stati condannati uomini della polizia di stato per aver praticato sevizie e torture. Dato il clima di quegli anni segnato da una massiccia "crociata contro il terrorismo" che pretendeva lo schieramento di tutti i settori dello stato (schieramento che a questo livello riusciva compatto) e della società (che invece non rispondeva per nulla compatta, ma spesso dimostrava fastidio ), avere avuto dei magistrati che hanno condannato esponenti delle forze dell’ordine con l’accusa di tortura, è un chiaro indicatore dei numerosissimi casi di sevizie e torture che hanno caratterizzato quel periodo, le cui denunce quasi sempre trovavano magistrati compiacenti (o poco coraggiosi) pronti ad insabbiare tutto.

Alcune testimonianze di torture subite:

"... è stata malmenata, le sono state messe matite tra le mani e le sono state strette violentemente le mani per farla parlare; è stata portata in aperta campagna, attaccata ad un albero con le manette, spogliata nuda e colpita con getti d’acqua fredda.."

· "... incappucciato e legato, le mani dietro la schiena; picchiato in caserma; una pistola gli è stata puntata sulla tempia per due volte e per due volte è fatto scattare il grilletto per simulare l’uccisione; nella notte è stato preso e caricato su una macchina, portato in una casa fuori città, incappucciato, denudato, legato su un tavolo, costretto ad ingerire litri d’acqua salata... ha ricevuto quindi calci sui testicoli ..."

· .. Mi sono state praticate ripetutamente delle scariche elettriche ai genitali, al pene e in diversi punti del bacino... Mi sono state praticate ripetutamente bruciature simili a spegnimenti di sigarette... Mi sono state praticate ripetutamente percussioni alle piante dei piedi...

"... mi hanno introdotta in un pulmino, mi hanno comunicato di essere in uno stato di illegalità... mi hanno tolto gli indumenti lasciandomi a torso nudo ed hanno iniziato a darmi botte sui fianchi pugni allo stomaco e sulle cosce e tirarmi il seno e i capezzoli. ... La cosa che mi ha fatto impazzire di dolore è quando mi hanno iniettato in vagina e nell’ano delle sostanze calde accompagnate da calci in vagina...
· ... Il momento più doloroso è stato quando si sono accaniti sul capezzolo, stringendolo, stritolandomelo. Un dolore da impazzire ... nei giorni successivi buttava pus in continuazione..."

· "... percosso al volto, sul capo, la testa sbattuta al muro, percosso sulle gambe con bastoni, sulle ginocchia, sulle tibie, sulla pianta dei piedi. Pugni allo stomaco al ventre ... mentre gridavano che potevano anche uccidermi tanto eravamo in una situazione di illegalità. Legato braccia e gambe, con la testa penzoloni all’indietro è stato otturato il naso e versata acqua salata in bocca ..."

· " ... bendato, ammanettato con le mani dietro la schiena, caricato su un’autovettura ... infine introdotto in una cella illuminata artificialmente giorno e notte ... improvvisamente si udivano molti passi affrettati nel corridoio, una chiave veniva fatta girare rumorosamente nella toppa della serratura, improvvisamente si apriva lo spioncino e apparivano poliziotti incappucciati ... durante la notte si susseguono rumori violenti ... tutto ciò determinava un crollo psicologico e avendo trovato in cella un pezzo di vetro, tentava il suicidio tagliandosi le vene dei polsi ..."

· " ... messo in ginocchio, preso per i capelli e viene fatta roteare la testa per un tempo prolungato, picchiato con colpi rapidi e costanti alla nuca sempre nello stesso punto, vengo messo supino su un gradone, sulle manette strettissime pesa tutto il corpo e calci al basso ventre dall’alto in basso,... fatto roteare velocemente per un tempo prolungato con i pugni e calci..."

(testimonianze riportate sui giornali dell’epoca o facenti parte dell’interrogazione parlamentare presentata il 26-2-82 dai deputati Boato, Bonino, Pinto, Roccella, Tessari, Ajello)

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