Il popolo delle carceri ha ripreso la parola

Oggi come 30 anni fa le carceri di questo paese hanno raggiuntoun livello inaccettabile!!!! Ancora un volta e' la protesta dei detenuti a scuotere la brutale passivita' di un ceto politico sordo ad ogni istanza di civilta' e di giustizia, ed a mettere allla prova la sensibilita' delle varie articolazioni della societa' italiana.
Oltre 50.000 sono rinchiusi/e in stutture carcerarie che ne conterrebbero a mala pena 26-28 mila; le condizioni igieniche sono le stesse indegne e miserabili di oltre 50 anni fa'; tutto questo aggravato dalle "nuove" immissioni nelle carceri, degli ultimi decenni: tossicodipendenti, sieropositivi, immigrati, soggetti che pagano piu' duramente una sottocultura forcaiola e punitiva, in voga in questo paese.
La loro presenza, inoltre, aggrava la gia' precaria condizione di tutto il popolo delle carceri.
Quel poco di apertura legislativa, che doveva dare il via alla riforma carceraria, posta sul tappetto dalle numerose rivolte e numerosissime lotte realizzate dai detenuti negli anni '70 e che e' stata sviotata dai suoi contenuti dagli intrallazzi parlamentari, ebbene, perfino quei pochi diritti conquistatia carissimo prezzo dai detenuti, vengono oggi negati dall'istituzioni.Istituzioni Italiane, che sono ancora pervicacemente legate a pratiche di governo clientelari ( per quanto attiene al potere esecutivo)e ad una gestione della giustizia rispondente piu' al vociare dei media che non al rispetto dei diritti dei piu' deboli (per quanto attiene alla magistratura).
Difatti oggi le misure alternstive del carcere, ossia la possibilita' di uscire di prigione prima della fine della pena, sono ridotte al minimo, e per alcune categorie (immigrati, nomadi), sono state di fatto abolite.

Tutto il meccanismo, chiamato "pomposamente" "reinserimento sociale del deviante", si e' ridotto a galera, galera, e ancora galera.
Ed e' questa la risposta che i detenuti in lotta da un mese hanno ricevuto da parte delle autorita': "Cercheremo di costruire carceri, sempre piu' carceri per tenervi dentro, ......casomai da poveri.

TACERE OGGI SIGNIFICA ESSERE COMPLICI DI QUESTO OLTRAGGIO AI DANNI DELL'UMANITA'

Noi non vogliamo piuì tacere, ma sostenere la lotta dei detenuti;
Vogliamo fare nostri i loro obbiettivi e mettere in campo ogni possibile iniziativa per rendere visibile la lotta che scuote le carceri.

Il 1° dicembre in occasione della giornatadi lotta mondiale all'AIDS

Ritroviamoci tutti sotto il carcere di Rebibbia per una giornata di sostegno alla lotta dei detenuti.

PER SCAGLIARE MUSICA E PAROLOE CONTRO IL CARCERE, PER ABBATTARE LE GABBIE CHE RINCHIUDONO I CORPI.!!!!!!!

RETE SPRIGIONARE:
COMPAGNI E COMPAGNE CHE ODIANO IL CARCERE.

LUNEDI 1 DICEMBRE 1997 ORE 19 SOTTO REBIBBIA VIA E. BRANDIZZI GIANNI

CONCERTTO CON:
VILLA ADA POSSE, I NEUROLOGICI, CRUNCH, BIVIO E TRATTORE (hip hop), BRUTO POP, HAPPY NOISE

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