INTERVISTA A INAKI RETA "ELORRIO” MILITANTE DELL'ORGANIZZAZIONE ETA MILITAR

Roma, 3 aprile 1997

(TRADUZIONE LETTERALE RIVEDUTA E CORRETTA)

Domanda: Posso domandarle se realmente ha conosciuto ed era amico di Jos‚ Aranzamendi (presunto militante Eta, trovato impiccato in carcere lo scorso mese a Madrid) ...

Risposta: Jose‚ era una persona molto allegra, ma cio’ che e’ accaduto e’ che quando si vivono delle situazioni carcerarie cosi dure, come nel caso delle carceri spagnole ... insomma bisogna ammettere che in realta’ si e’ suicidato ma senza per questo dimenticare di analizzare il contesto in cui si e’ tolto la vita, il perche’, che cosa l'ha portato a questo gesto... chi l'ha forzato: e’ stata la condizione penitenziario ovviamente e tutto cio’ che accade all'interno delle carceri spagnole, botte, umiliazioni costanti ... tutte quelle cose che hanno determinato la sua decisione vista l'impossibilita’ di sopportare una situazione cosi ingiusta: lui ha compiuto solo l'ultimo passo.

D.: Ma all'inizio pensaste che si era suicidato o sospettaste che ... ?

R.: No, in principio pensammo che qualcuno gli avesse messo proprio la corda al collo, fisicamente, materialmente mentre invece come gia’ ti ho detto, l'ultimo passo l'ha compiuto lui, e’ stato proprio lui ad impiccarsi. Ma, ripeto, forzato dalle circostante e dalla repressione che si vive oggi nelle carceri spagnole ... all'inizio molti dubbi, ovviamente, il corpo, figurati, con i piedi e le mani legate. Pero’...

D.: Ma, scusi secondo lei come e’ stato possibile, non riesco a capire come uno si possa impiccare con piedi e mani legati e bendato ... lei che ha vissuto la realta’ del carcere Come e’ possibile tutto cio’?

R.: In effetti e’ stata una tecnica molto ricercata per un suicidio. La benda sugli occhi c'e’ chi dice che se la sia messa all'ultimo momento per non vedersi morire. Le mani legate dietro invece, attraverso due nodi scorsoi... ne ha fatto prima uno, ci ha messo la mano poi ha tirato e infine prima di mettere le mani dietro le ha riportate all'altro estremo dando uno strattone.

D.: Ossia per non lasciare alcuna possibilita’ di salvarsi... ?

R.: Si, credo di si, affinche’‚ non potesse pentirsene all'ultimo momento... e’ possibile, e’ possibile ...

D.: Pero’, non potrebbe anche essere stato il tentativo di dare grattacapi allo stato spagnolo fino all'ultimo prima di andarsene per sempre?

R.: No, piuttosto credo sia stato solo un modo di farlo sufficientemente bene. Per non poterci ripensare e far marcia indietro, neanche all'ultimo istante.

D.: Com'e’ il carcere in Spagna ?

R.: Oggi come oggi, cio’ che di piu’ duro puo’ esistere a livello europeo, e anche fra tutti gli altri paesi cosiddetti democratici. E' durissimo perche’ l’agente di custodia, il funzionario carcerario oggi agisce come un autentico militante contro la causa basca ed oltre alle sue normali funzioni obbedisce a delle direttive di repressione totale: botte quotidiane, costanti perquisizioni ... forzare il prigioniero affinche’‚ arrivi a situazioni come queste, estreme, di costante pressione e ricatto ..... completamente denudati per uscire in cortile, isolamenti completi in autentiche tane da topi ...... tutto cio’ porta il militante, insomma, in alcuni casi e prima ancora di mancare di rispetto a se stesso, alle sue idee e al resto del collettivo a cui appartiene, a togliersi piuttosto la vita.

D.: Ma tu di cosa venisti accusato?

R.: Io, di appartenenza ad un commando dell'Eta...

D.: E per quanti anni sei stato in carcere? R.: Solo 15 anni: venni condannato a 18 anni e ne ho scontati 15.

D.: Hai gia’ estinto la condanna?

R.: Si da 3 o 4 mesi, sono appena uscito. D. : Ma dimmi una cosa, e’ vero che in questo Stato spagnolo viene condannato addirittura un semplice slogan in favore dell'Eta?

R.: Si, concretamente pochi giorni fa condannarono a 6 mesi di prigione dei ragazzi per aver semplicemente scritto su un muro "Gora Eta" (Viva Eta) ...

D.: ... E invece non e’ condannata l'apologia al fascismo, in un paese che e’ stato fascista?! Pensa che addirittura in Italia e’ condannabile l'apologia al fascismo anche se ovviamente si applica molto poco come legge, ma qui la cosa che ci sembra assurda in un paese appena uscito dal fascismo e’ che l'unica apologia che viene condannata sia quella a banda armata, ovviamente ad Eta...

R.: Si, a Eta, e a tutto cio’ inoltre che abbia a che f are con l'ambiente Eta, Izquierda Abertazle (Sinistra Basca) ecc... Per tutto cio’ dobbiamo fare attenzione in qualsiasi conferenza stampa dell’Izquierda aberzatle ... Bisogna fare molta attenzione. Tutta la Mesa Nacional de H.B. (il Comitato Centrale di Herri Batasuna- 1 1 Potere Popolare ) e’ in questo momento in carcere (19 persone su 24 ed alcuni deputati) per un semplice video dove si proponeva l'unica proposta di pace che esiste oggi come oggi in Spagna: "L'Alternativa Democratica" presentata appunto in video dall'Eta da oltre un anno.

D.: E una domanda ancora: tu sei stato condannato per fatti precedenti alla fine del franchismo?

R.: No, successivi, mi arrestarono nel 1982.

D.: Ma la condanna si riferiva a fatti precedenti?

R.: No, no, successivi a Franco, a fatti del 1979/80.

D.: Ma comunque avrai vissuto l'epoca di Franco come un giovane che ... vi e’ continuita’ o e’ cambiato realmente qualcosa? R.: Una totale continuita’, anzi addirittura un superamento nei metodi, ecc.
Oggi non viene permesso neppure affiggere un manifesto convocando uno sciopero oppure una manifestazione come questa: tutto cio’ e’ perseguitato dalla polizia come esattamente ai tempi di Franco...

D.: Ma addirittura nel processo di Burgos, Franco dovette concedere la grazia per le pressioni internazionali e invece oggi sembra che anche se muore gente nelle carceri e senza neppure un processo preventivo, come nel caso di Aranzamendi...

R.: Si, e addirittura possiamo vedere tranquillamente camminare per le strade gente implicata e condannata nel caso dei GAL, che ha sinora causato oltre 30 morti fra i nostri militanti... E quelli invece stanno tutti tranquillamente per la strada, liberi e tutto questo e’ successo dopo Franco!

D.: Post franchismo, ma anche pre-fine franchismo anche perche’‚ i GAL, se non andiamo errati vennero fondati nel 1974, un anno prima della morte di Franco.

R.: Certo, la "Triple A”, il "Partido Basco Espanol” ... Tutto cio’ ha rappresentato la continuita’.

D.: E inoltre, sempre se non andiamo errati prima di Gonzalez ci fu anche la UCD, quindi anche qualcuno di quelli che oggi stanno nel Governo potrebbe esservi implicato ... ?!?

R.: Se tu vedessi chi sta al governo oggi (dice - sorridendo con rabbia) ... Sono esattamente gli stessi di prima o i loro figli: c'e’ Martin Villa, che stette con Franco prima, nell'UCD (Union De Centro Democratico) poi, nel CDS (Centro Democratico Sociale) e infine oggi giorno nel PP (Partido Popular), l'organizzazione di Aznar al potere, attualmente.

D.: E direttamente vincolati con i GAL secondo te, quali di loro che stanno oggi nel potere potrebbero piu’ o meno esservi..?

R.: E gia’... i famosi "poderes facticos" (poteri di fatto) ... e’ che indipendentemente dai partiti che stanno al potere, i "poderes facticos" oggi hanno una grande capacita’ di manipolare, di combinare tutto cio’.

D.: Fraga e’ uno di loro?

R.: Non credo, Fraga e’ diventato ormai un po' troppo vecchio. Vi deve essere oggi una nuova infornata tanto nell'esercito come nell'oligarchia finanziaria che muove i fili in un modo incredibile. Perche’ se addirittura un partito socialista al completo (e socialista ovviamente tra virgolette) fu in grado di organizzare tutta la storia mostruosa dei GAL, figuriamoci i "poderes facticos" che cosa possono essere in grado di organizzare oggi con al potere di nuovo, addirittura, la destra fascista.

D.: Ma almeno si puo’ ancora salutare a pugno chiuso nella terra di Dolores Ibarrurri?

R.: Qui tra noi non credo che verremo perseguitati dal "democratico" stato spagnolo, almeno per oggi e solo per questo...

“ELORRIO" comunque si guarda indietro (sullo sfondo delle splendide montagne), chiude il pugno davanti allo zoom della nostra telecamera e ci saluta con: "GORA EUSKADI ASKATUTA” (Viva i Paesi Baschi liberi).


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