No al WTO


AZIONE DIRETTA CONTRO L'OMC E LA GLOBALIZZAZIONE

Una citta' paralizzata dai militanti antiglobalizzazione. Determinazione a non permettere questo ennesimo passaggio dell'omologazione dei mercati al pensiero unico neoliberista del capitalismo transnazionale. Migliaia di donne e uomini oggi sono scese in piazza nel regno della Microsoft per impedire ai ministri e ai rappresentanti di 135 paesi di iniziare la conferenza sul M.A.I. ( Multilateral Agreemement on Investments). Fino dalle 5 del mattino nella zona universitaria di Seattle si respiravano la mobilitazione e il peso di una giornata importante. I preparativi andavano dagli striscioni alle medicazioni per le cariche di polizia (prevedibili), all'occorente per trascorrere interminabili ore in prigione per un eventuale arresto. In una partecipata assemblea autoconvocata alle 7.00 del mattino prendevano la parola i rappresentanti delle comunita' indiane americane e indigene del centro-America ribadendo il diritto dei popoli a decidere della propria terra e della propria esistenza. Di li' a piccoli gruppi, sotto una pioggia freddissima, migliaia di persone si sono avvicinate allo Sheraton Hotel e al centro conferenze, dove da li' a poco sarebbero dovuti convenire i delegati per la conferenza OMC; accerchiando l'intera zona hannodi fatto impedito l'ingresso a circa 300 dei 500 delegati e hannno decretato l'annullamento della conferenza stessa. Nonostante le cariche della polizia e i numerosi arresti fino al tardo pomeriggio gli attivisti sono rimasti a presidiare gli edifici dove si sarebbe dovuto svolgere il Millennium Round. Alle 12 e' partito anche il corteo dell'AFL-CIO, il sindacato istituzionale che nonostante una politica di cogestione con il governo Allbright dei passaggi neoliberisti sulla qualita' del lavoro che hanno sicuramente peggiorato negli Stati Uniti la situazione dei lavoratori, e' stato costretto dalla propria base a scendere comunque in piazza contro l'OMC. Quando il corteo incalcolabile si e' avvicinato allo Sheraton, migliaia di lavoratori dell'AFL-CIO si sono uniti ai giovani anarchici (black), ai militanti del sindacato IWW e agli altri attivisti che gia' dalla mattina avevano circondato tutto il centro di Seattle, dimostrando nei fatti che solo l'azione diretta poteva incidere realmente in una battaglia cosi' importante. In questa giornata si e' visto chiaramente quel filo rosso che lega le manifestazioni di Seattle a quelle di Firenze contro la "Terza via", alle azioni dirette per la libera circolazione dei migranti in Europa, alle battaglie per il reddito. Di fronte a un capitalismo che con i propri mandarini (FMI, BM, OMC) e i gestori politici, poco importa se di destra o di "sinistra", che articolano l'omologazione al pensiero unico del neoliberismo della guerra e della morte, oggi piu' che mai appare chiara la necessita' di rilanciare con forza la costruzione e il rafforzamento di reti che colleghino i conflitti, l'autorganizzazione sociale e sindacale e un'azione globale che attraversi le realta' nazionali e che abbia la capacita' di interrompere la ristrutturazione capitalista.



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