RESISTENZA - REPRESSIONE - RESISTENZA ...
L' operazione di polizia scattata la mattina dell' 8 settembre a Ginevra
(ricordiamo che la sede del locale coordinamento di Azione Globale dei
Popoli e le abitazioni di 10 componenti dello stesso sono stati oggetto di
perquisizione, sequestro di pareccchio materiale informatico oltre ad
agende e volantini a loro carico vi é l'imputazione di istigazione alla
sommossa) é l'ultimo di una ondata repressiva inaugurata dallo stato il
febbraio scorso in occasione della manifestazione svoltasi a Davos in
concomitanza al forum ecomico internazionale che vede riunirsi ogni anno
capi di stato, ministri dell'economia, rappresentanti delle multinazionali
e della finaza mondiale. In quell' occasione i partecipanti (tutti fermati)
dovetttero sfilare tra due cordoni di agenti "mitra alla mano".
Fu' quello un "degno" preludio di cio' che sarebbe accaduto il maggio
successivo a Ginevra, in occasione della mobilitazione contro il vertice
dell' OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio).Per chiarezza é
indispensabile aprire una parentesi sulla nascita di un coordinamento (
Azione globale dei Popoli)a livello mondiale che raggruppa differenti
"soggetti" dei 5 continenti quali sindacati di base, associazioni contadine
e piu' in generale movimenti e gruppi apartitici antagonisti del PENSIERO
UNICO neoliberista. Tale coordinamento affonda le sue radici nei due "
Incontri Intercontinentali per l'Umanitą e contro il neolibersimo" promossi
dall' EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) nel '96 e nel '97.
Nel febbraio scorso viene promosso dal coordinamento ginevrino di Azione
Globale una conferenza programmatica alla quale partecipano 200 delegati
provenienti dai 5 continenti in rappresentanza di quelle realtą a cui si é
fatto riferimento pocanzi. Il tema centrale dell'incontro é l'AMI (Accordo
Multilaterale sugli Investimenti) che dopo alcuni anni di trattative tenute
rigorosamente segrete sia dalle istanze governative che da quelle
economiche diviene di dominio pubblico grazie alla diffusione attuata da
alcuni movimenti di cittadini.
Risultato della prima conferenza intercontinentale di Azione Globale é la
programmazione di una mobilitazione internazionale coordinata, da
effettuarsi contemporanemente in numerose cittą del mondo in concomitanza
con il vertice dell'OMC che si "celebra" a Ginevra dal 18 al 20 maggio '98
durante il quale era prevista(inizialmente) la firma dell'AMI. La risposta
a manifestare GLOBALMENTE non manca : Londra, Seul, Rio de Janeiro, Sydney,
Birmingham, Madrid, Ginevra, Berlino, Parigi ecc.sono teatro del
riappropriamento delle strade per manifestare un assoluto dissenso nei
confronti della dottrina del "mercato libero".
Nel frattempo la firma dell'AMI viene "congelata", una strategia adottata
dall'OMC e dall'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economici) volta a rimandare la questione a tempi piu' "opportuni". Le
negoziazioni sotterranee pero' non cessano nonostante l'accusa piu'
rilevante mossa a questi due organismi assolutamente antidemocratici, é
proprio quella relativa alle modalitą di negoziazione caratterizzate da
un'assoluta segretezza. In tal senso va visto l'incontro svoltosi in luglio
tra il presidente del consiglio italiano e il direttore dell'OMC Renato
Ruggero incontro passato praticamente INOSSERVATO. E' lecito credere che
l'oggetto del colloquio sia stato prorio la firma del governo italiano
dell' AMI. Si puo' presumere che l'alto rappresentante dell'OMC abbia avuto
incontri analoghi con altri premier europei e non.
Il vertice di Ginevra diviene occasione per celebrare i 50 anni di
esistenza dell'OMC che trae le proprie origini dagli Accordi di Bretton
Woods.
Il 16 maggio si apre, con una manifestazione alla quale partecipano
diecimila persone, la "5 giorni di lotta" che prevede numerose "iniziative"
che hanno quale obbiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica
svizzera (ma non solo) sugli effetti di una eventuale firma dell'AMI.
L'apparato repressivo si mette immediatamente in marcia (in realtą gia le
settimane precedenti 30 militanti ginevrini vengono arrestati e tenuti
preventivamente in carcere fino alla fine di maggio); 140 stranieri(
tedeschi ed italiani) vengono espulsi ingiustificatamente la mattina di
sabato 16 maggio; la notte tra il 16 e il 17 maggio la polizia, utilizzando
quale pretesto atti di teppismo perpetrati nel centro commerciale di
Ginevra da bande giovanili, procede alllo sgombero di quello che sarebbe
stato il "punto di riferimento" per il coordinamento delle varie iniziative
dei giorni successivi, ovvero il parco di Plainpalais. Gli scontri si
prolungano per tutta la notte, il raduno é fatto oggetto di violente
cariche (accompagnate da un numero impressionante di lacrimogeni e razzi ad
altezza d'uomo). In seguito ha inizio un vera e propria caccia all'uomo
attuata dalle forze dell'ordine. Giorno e notte i cellulari rastrellano le
vie della cittą riempendo il carcere ginevrino di 500 nuovi ospiti; 130
persone vengono accusate di "sommossa" e sono ancor'oggi in attesa di
processo.
In agosto ambienti vicini al locale coordinamento di Azione Globale
organizzano un seminario formativo dal tema "Globalizzazione e Resistenza"
della durata di 15 giorni.
Una settantina di partecipanti provenienti da 17 paesi differenti si recano
nella cosmopolita Ginevra per approfondire le proprie conoscenze su
tematiche legate all'economia e alla politica. L'edificio "occupato" nel
quale si svolge il seminario viene immediatamente messo "sotto vigilanza"
dalle forze dell'ordine mediante voli "raso tetto" giornalieri di un
elicottero. Mercoledi' 26 agosto, alle 7 del mattino, un dispositivo
formato da uan sessantina di "antisommossa" irrompe nell'edificio e conduce
in centrale tutti i partecipanti. Dopo le identificazioni di rito tutte le
60 persone vengono rilasciate ma per due di loro scatta, anche in questo
caso senza alcuna giustificazione, il provvedimento di espulsione.
Si giunge in conclusione ai fatti di lunedi' 8 settembre gią illustrati
precedentemente. Un accenno anche alle operazioni analoghe realizzate dalla
polizia tedesca nelle cittą di Berlino e Aachen durante le quali si é
proceduto al sequestro di tutto il materiale relativo al coordinamento. E
che dire poi dell'incendio doloso del quale é stato oggetto la sede di
Francoforte di Azione Globale ?
La strategia repsressiva adottata non puo' far altro che convincere ancor
di piu' che il proggetto di un coordinamento GLOBALE di lotta al
neoliberismo "disturba" non poco gli stati oramai semplici burattini
controllati da oragnismi internazionali quali il Fondo monetario
internazionale, l'Organizzazione mondiale del commercio, la Banca mondiale,
unici veri detentori del potere politico ed economico che decide le
sorti(catastrofiche) dei popoli.
YA BASTA ! NESSUNA GIUSTIZIA, NESSUNA PACE !
Collettivo zapatista - Lugano - Ch
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