VISITA AGLI AGUASCALIENTES


2.1. VISITA ALL’AGUASCALIENTES FRANCISCO GOMEZ (LA GARRUCHA) REALIZZATO TRA IL 19 E IL 21 FEBBRAIO 1998


Una delegazione della Commissione si è diretta all'abitato di La Garrucha, attualmente capoluogo municipale del “Municipio Autonomo Francisco Gómez”, situato al confine municipale di Ocosingo.

2.1.1. INTERVISTA CON IL CONSIGLIO MUNICIPALE AUTONOMO FRANCISCO GOMEZ


In questa intervista gli interlocutori hanno spiegato il significato che per loro possiede il concetto di autodeterminazione indigena, affermando che l'autogoverno dei municipi autonomi non significa separazione dalla Repubblica messicana e che loro si considerano chiapanechi e messicani.
Hanno quindi spiegato che questo governo autonomo si basa sulle tradizioni proprie di ogni comunità indigena, come l'elezione democratica delle sue autorità mediante un'assemblea alla quale partecipano sia uomini che donne e bambini. Tali istanze si incaricano di gestire in maniera comunitaria le risorse naturali della comunità. Hanno dichiarato di non avere né petrolio né energia elettrica e, benché quest'ultima sia prodotta nelle loro terre, ne sono privi in quanto è posseduta da persone aventi maggior potere di acquisto. Il governo estrae il petrolio e prende il legname distruggendo la montagna e il suo habitat, per cui essi lottano per conservare il loro ecosistema come un bene per il futuro e rivendicano l'autogestione di queste risorse naturali. Il Municipio Autonomo è composto di 49 comunità organizzate attraverso le autorità dell’ejido che hanno il compito di distribuire in modo equo gli alimenti (principalmente mais e fagioli) e la terra.
Ogni comunità decide liberamente come distribuire e lavorare la terra, preservando sempre il concetto di terra comunale che è proprio delle loro tradizioni.
Fin dalla sua creazione due anni fa, il Consiglio Municipale autonomo non distribuisce alimenti in quanto non ne possiede, per questo una delle sue funzioni è di orientare le comunità sul modo di organizzarsi per la produzione.
Riguardo all'educazione dichiarano che, a partire dal 1993, la maggior parte delle comunità indigene è senza maestri (la stessa cosa è avvenuta in questa comunità che ha la scuola ma è priva di maestri dal 1994). I maestri, con incarico governativo, non rispettano le tradizioni e non condividono l'idea di insegnare la lingua materna indigena. Per questo la comunità chiede che alcuni dei suoi membri siano abilitati come maestri.
Un altro dei temi trattati ha riguardato le conseguenze della militarizzazione delle comunità. Hanno spiegato che l'accampamento dell'esercito messicano è a una distanza di 1 Km. e di tre o quattro campi coltivati. Ciò determina una situazione di insicurezza e donne, uomini e bambini subiscono persecuzioni e intimidazioni da parte dei soldati nel corso del loro lavoro quotidiano.
Hanno anche dichiarato che i militari stanno distruggendo il loro ecosistema: tagliano gli alberi per costruire trincee, distruggono parcelle di terreno ed effettuano molti scavi.
Dicono poi che il pattugliamento dei soldati è quotidiano, sia per terra (camion e blindati), sia per aria (elicotteri e aerei). Dichiarano che in questi giorni, per via della visita della Commissione, il governo ha disposto l'allontanamento dei soldati dalle strade. Successivamente la Commissione si è resa conto che, nel lasciare la comunità, è ripreso il pattugliamento e l'esercito è entrato di nuovo nelle terre comunitarie. La comunità chiede il ritiro dell'esercito, denuncia l'aumento di soldati nelle comunità e dichiara che il governo "mente quando dice che vuole la pace e non la violenza". I fatti, essi affermano, dimostrano che il governo pensa di tradirli, come già lo ha fatto il 9 febbraio del 1995.
La strategia governativa è di appoggiare le comunità priiste come quella di San Quintín, offrendo loro gli aiuti basilari: casa, assistenza medica, scuola... In tal modo, mediante l'accettazione degli aiuti, il governo mira a essere riconosciuto anche da tutte le altre comunità. "Noi della comunità Francisco Gómez ci rifiutiamo di ricevere l'appoggio umanitario del governo e dell'esercito perché non lottiamo per ottenere benefici personali, bensì per quelli comunitari". Essi denunciano inoltre che il governo messicano crea difficoltà nella consegna degli aiuti internazionali per le basi di appoggio zapatiste, mentre non si comporta allo stesso modo con le comunità priiste.
Fanno infine rilevare la presenza di gruppi paramilitari come "Paz y Justicia", i "Chinchulines" e il gruppo "MIRA". Denunciano che quest'ultimo gruppo è presente nella zona e si prepara ad agire. Dicono che esso opera nella zona di Ocosingo e dispone di armi, denaro e allenamento impartito dallo stesso esercito messicano, il quale a sua volta, affermano, è allenato da eserciti di altri paesi.
Nel concludere l'intervista si mostrano interessati a che la Commissione trasmetta le loro richieste con trasparenza e obiettività.

2.1.2. INTERVISTA CON IL COORDINATORE DEI "PROMOTORI DI SALUTE" NELLA COMUNITÀ FRANCISCO GOMEZ


Nel primo giorno della visita una delegazione della Commissione si è incontrata nell'Aguascalientes con il coordinatore dei "promotori di salute", allo scopo di ottenere informazioni sulla salute e l'assistenza sanitaria degli abitanti della zona.

Il consultorio di Francisco Gómez è composto di tre stanze: la prima è adibita a farmacia; la seconda ha funzione di accoglimento e di assistenza ai pazienti, ed è dotata di un letto senza materasso; l'ultima serve da sala di attesa.
Il consultorio è del 1996 e assiste 60 comunità. L'équipe medica è formata dal "promotore di salute" della comunità, che conta sulla collaborazione di cinque appartenenti alla comunità stessa. Il promotore informa che le precarie condizioni di salute sono "il risultato tanto delle condizioni climatiche quanto di quelle della vita quotidiana a causa della situazione di conflitto a cui attualmente sono costretti i membri, della comunità". Le malattie più frequenti sono: diarrea, parassitosi, ascariasi, infezioni gastrointestinali, respiratorie e alle vie urinarie, tubercolosi, emicrania (soprattutto le donne) e asma (bambini). Il promotore afferma che l'indice di denutrizione è particolarmente elevato tra i bambini. Ciò è dovuto sia alla scarsità di alimenti che alla bassa qualità della dieta. L'attuale situazione di conflitto rende più grave la mancanza di alimenti.
Le cure mediche e l'assistenza sono limitate, sia per la mancanza di personale sanitario che di risorse materiali, per cui il paziente viene dirottato verso altri organismi come la Croce Rossa messicana. Questa organizzazione richiede previamente una diagnosi medica dettagliata del paziente che di solito egli non ha, col che detta organizzazione declina ogni responsabilità verso il paziente. La comunità non dispone di un'ambulanza propria, e il trasferimento dei pazienti che non possono venire curati nel centro sanitario della comunità, come nel caso di parti difficili, costano molto caro e in certi casi sono impossibili da realizzare. Il testimone ribadisce la mancanza di risorse economiche e di medicine essenziali e sollecita le organizzazioni autonome per gli aiuti umanitari, sia nazionali che internazionali, alla donazione di farmaci come: antibiotici, antiparassitari, anti-infiammatori, analgesici e vitamine...
Nel consultorio notiamo che alcune scatole di medicinali della Croce Rossa messicana contengono prodotti scaduti.
Ci sono membri della comunità che offrono cure mediche approfittando delle conoscenze di medicina naturale che sono state sistemate in un manuale redatto dalla comunità stessa. Queste conoscenze non possono diffondersi tra le comunità per mancanza di risorse economiche e il coordinatore si mostra preoccupato che possano essere dimenticate.
Esiste un'iniziativa delle donne per creare un vivaio di piante medicinali, ma la sua realizzazione è attualmente impossibile per la presenza dei militari. Hanno anche richiesto la creazione di corsi di abilitazione al Ministero della Sanità a Tuxtla Gutierrez, ma la controparte richiede un'istruzione minima di base, requisito che impedisce lo sviluppo di richieste simili.

2.1.3. INTERVISTA CON DONNE DELLE BASI DI APPOGGIO ZAPATISTE REALIZZATA IL 21 FEBBRAIO 1998


L'intervista è stata condotta sulla questione dei soprusi dei militari nei confronti delle donne e sui condizionamenti della loro vita quotidiana rispetto alla comunità. Di seguito riportiamo brevemente alcune dichiarazioni.

Le intervistate hanno denunciato la presenza dei posti di blocco quando è stato domandato loro che cosa fanno, che cosa raccolgono e se si sentono intimidite per non parlare spagnolo. Nello stesso tempo sono impaurite dai continui voli radenti di aerei ed elicotteri e dal pattugliamento dei camion sulle montagne.
Hanno inoltre affermato che i militari entrano nelle loro comunità senza chiedere permesso alcuno.
Hanno spiegato che nei giorni di presenza della Commissione nell'Aguascalientes i militari erano andati via. Dicono che non è affatto certo l'aiuto militare nei lavori umanitari.
Come conseguenza della presenza militare hanno messo in evidenza l'impossibilità di andare a lavorare da sole nei campi, di raccogliere la legna, di camminare da sole per paura di essere aggredite. Dicono che l'insicurezza e la paura si notano maggiormente nei bambini.
Denunciano la comparsa della prostituzione nella zona. Le prostitute e i soldati si bagnano nei fiumi e nelle sorgenti dove le popolazioni attingono l'acqua.
Informano che le prostitute vivono soprattutto a Ocosingo e a Altamirano, ma che stanno cominciando a prostituirsi anche donne della comunità.

Attività del collettivo di donne:
Fanno riunioni in cui discutono su come rispondere alla militarizzazione, su come non aver paura e su come proteggere i bambini.Hanno il progetto di creare una cooperativa di consumo di donne per aiutarsi, per curare le malattie e per i loro bisogni.Vi è un gruppo di donne che cuciono i vestiti.Non sono presenti tra le autorità. Istruzione:
Dal 1994 hanno smesso di venire i maestri federali; prima venivano una o due volte ogni 15 giorni: le donne avevano criticato l'istruzione che veniva impartita ai bambini e la sua discontinuità; dicono che adesso non l'accetterebbero più.Parlano di come risolvere la questione dell'istruzione e molte donne esprimono l'intenzione di alfabetizzarsi.

Sanità:

La popolazione non gode di buona salute per l'alimentazione composta unicamente di tortillas e fagioli. Luoghi: nella clinica Jesús de la Buena Esperanza non ci sono medicinali.Quando ci sono parti difficili le donne chiedono di essere portate a Altamirano, ma la Croce Rossa messicana le porta soltanto a Ocosingo e loro non vogliono. Un altro problema è la mancanza di denaro.

Partecipazione delle donne nelle comunità e nelle decisioni da prendere:
In quanto donne possono partecipare. Possono anche fare delle richieste. A causa della presenza dei militari si sono organizzate come donne per poter parlare e compiere delle scelte.

Presenza degli osservatori internazionali:
Apprezzano la presenza di persone straniere perché non riducono i pattugliamenti militari. Chiedono alla Commissione di pubblicare la relazione sulla situazione in cui si trovano e di dire che cosa sta facendo il Governo messicano in tutte le comunità.

Richieste per il governo:
Una buona sanità; una buona istruzione per tutto il popolo e non per una persona soltanto. Il ritiro dei militari nelle caserme.
L'accettazione degli accordi di San Andrés, in particolare riguardo la partecipazione delle donne e sul fatto che non devono venire discriminate in quanto indigene, contadine o analfabete.

2.1.4. DENUNCIA PRESENTATA DALLA COMUNITÀ FRANCISCO GOMEZ


Durante la permanenza della Commissione civile internazionale ad Aguascalientes, un gruppo di osservatori è stato testimone della denuncia presentata da alcuni abitanti della comunità, motivata dai seguenti fatti accaduti nei giorni precedenti. Per la vicinanza della base militare, una cavalla è morta e un'altra è rimasta ferita a causa del filo spinato di recinzione della base stessa. Dopo un breve dialogo avuto con il comandante Enrique Cano, questi si era impegnato a pagare i danni causati e prendere le misure opportune per evitare il ripetersi di fatti del genere. Va precisato che nel corso del dialogo sono stati fatti molti commenti dispregiativi nei confronti dei membri della comunità da parte di un ufficiale allo scopo di cacciare gli abitanti della comunità.

2.1.5. VISITA REALIZZATA AL EJIDO GALEANA UBICATO NEL MUNICIPIO AUTONOMO FRANCISCO GOMEZ


Intervista realizzata da una delegazione della Commissione Civile Internazionale per i Diritti Umani alla Comunità dell'ejido Galeana e alle loro autorità locali il 20 febbraio 1998.

Situazione della comunità:

Al suo arrivo a Galeana, la delegazione della Commissione è stata accolta da tutta le comunità. Per due ore la delegazione ha raccolto testimonianze e fatto domande. I temi per i quali gli abitanti hanno mostrato maggior preoccupazione sono stati quelli relativi all'aumento della militarizzazione, ai voli radenti degli aerei e alla minaccia continua di incursioni dell'esercito federale. Inoltre, hanno esposto le conseguenze di tale situazione in relazione alla mancanza di sicurezza e al turbamento della vita quotidiana. Hanno affermato che già nel febbraio 1995, il villaggio è stato bombardato dall'esercito federale. I membri della commissione hanno anche fatto domande sulla sanità e sull'istruzione, e hanno potuto constatare l'assenza completa di tali servizi. Gli abitanti hanno manifestato la loro sfiducia ed espresso il loro rifiuto dell’aiuto del governo, dicendo che questi aiuti "servono solo a dividere le popolazioni e a mettere le une contro le altre, senza risolvere le cause del conflitto attuale". Hanno fatto conoscere le condizioni di miseria e di povertà in cui si trovano e hanno affermato che la mancata realizzazione degli Accordi di San Andrés da parte del governo dimostra la sua non volontà di arrivare alla pace nello Stato del Chiapas. Si sono anche mostrati preoccupati per l'aumento dei gruppi paramilitari che operano nella zona e nel resto dello Stato. Infine hanno ribadito la necessità di far conoscere alla Commissione internazionale la verità sui fatti che stanno succedendo e il loro desiderio di vivere in pace.

Fatti denunciati:

Denunciano che il 9 gennaio 1998, attorno alle ore 10 e 3O circa, un centinaio di effettivi dell'esercito federale hanno tentato di entrare nel villaggio di Galeana. I soldati sono saliti sulla collina e hanno tagliato le coltivazioni di canna da zucchero della comunità, a circa 500 metri dal villaggio. Donne e bambini andarono incontro ai soldati. Molte donne portavano i loro figli in spalla. Quando i soldati si diressero verso il centro del villaggio, essi li circondarono gridando loro di andarsene. Mentre se ne andavano, i soldati, puntarono le armi contro di loro e li minacciarono, accusandoli di appartenere all'Ezln. Gli abitanti risposero, come sempre, "di lasciarli tranquilli che loro erano soltanto dei contadini".Ci fu uno sparo da parte di un soldato che non causò feriti nella comunità. Le donne pretesero il pagamento della canna da zucchero. Dicono quindi che videro i soldati nascondere una granata tra le canne, ma fino ad ora non sono riusciti a trovarla. Hanno affermato che i soldati portavano semi di marijuana con l'intenzione di spargerli tra i campi coltivati per incriminare in seguito la popolazione. Fra le grida di andarsene, i soldati ripiegarono fino alla strada che porta a Ocosingo dove formarono una barriera di una ottantina di uomini. Vedendo che non se ne andavano, le persone della comunità li seguirono senza smettere di loro di andarsene. Alle 16 arrivarono due camion che caricarono i soldati portandoli in direzione della base militare di Francisco Gómez. Le autorità della comunità hanno precisato che questo è stato il terzo tentativo compiuto negli ultimi due anni per entrare nel villaggio e hanno richiesto l'aiuto della società civile.

2.2. VISITA DI UNA DELEGAZIONE DELLA COMMISSIONE NELLA ZONA DELL'AGUASCALIENTES DI MORELIA,
19-21 febbraio

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