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Testo del volantino distribuito il 4 dicembre alla manifestazione nazionale antirazzista di Roma e di seguito il resoconto che è uscito su Umanità Nova.

SENZA STATI NE' FRONTIERE, LIBERI TUTTI!

Nessuno può essere considerato "clandestino" o "irregolare".

Abusive sono invece tutte le barriere politiche, economiche e sociali che gli Stati erigono tra gli esseri umani.

Lottiamo per lo smantellamento dei Centri di Permanenza Temporanea, perché vogliamo la libertà di movimento per tutte e per tutti, e perché rifiutiamo la logica assassina che incarcera le persone per il solo fatto di essere ritenute indesiderabili.

Ci opponiamo alle deportazioni di massa che lo Stato italiano ha messo in atto negli ultimi mesi, svelando il vero volto della Fortezza Europa la cui Costituzione è stata firmata col sangue degli immigrati annegati nel mediterraneo, degli immigrati sfruttati o uccisi dai loro padroni, dagli immigrati umiliati e picchiati nelle questure e nei CPT.

Rifiutiamo il meccanismo che lega il permesso di soggiorno con il contratto di lavoro: ci opponiamo radicalmente all'ideologia razzista e fascista che vede nell'immigrato un pericolo potenziale o, al massimo, una risorsa da sfruttare e poi buttare via.

Lottiamo al fianco dei migranti e rivendichiamo con loro il diritto alla libertà di circolazione, la possibilità di costruire e progettare la propriavita a prescindere dal luogo in cui si è nati, l'opportunità di fuggire dalla precarietà economica e sociale, dalle guerre, dai contesti di miseria e arretratezza: diritto d'asilo, diritto alla casa, alla salute, all'istruzione sono diritti fondamentali che appartengono a tutti e che nessuno deve limitare.

Le esperienze di autorganizzazione e autogestione delle lotte messe in moto dalle/dagli immigrati/e in tutta Italia dimostrano chiaramente come l'azione diretta sia lo strumento più radicale e dunque più incisivo per conquistare quei diritti universali che gli Stati e il Capitale continuano a calpestare ogni giorno.

Non è il diritto di voto che risolve i bisogni degli immigrati: il nostro impegno militante sul fronte dell'antirazzismo in Italia e nel mondo si è sempre caratterizzato per un progetto di liberazione sociale che passa attraverso il rifiuto della delega: concepiamo e realizziamo la lotta antirazzista (al pari di tutte le lotte sociali) come partecipazione diretta e attiva di tutte le donne e gli uomini che vogliono essere protagonisti nelle scelte e nelle decisioni individuali e collettive.

Scendiamo oggi in piazza perché vogliamo spazzare via le frontiere, le galere, le nazioni. Scendiamo oggi in piazza perché vogliamo un mondo di liberi/e e uguali.

Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana


Circa trentamila persone hanno partecipato a Roma alla manifestazione antirazzista del 4 dicembre.
E' importante sottolineare che a scendere in piazza massicciamente sono state le realtà politiche autorganizzate che in tutta italia vedono immigrati e italiani fianco a fianco nelle mille lotte contro l'esclusione sociale, contro la Bossi-Fini, contro i CPT e per la libertà di movimento di tutte e di tutti.
Folte rappresentanze da Bologna, Cremona, Varese, Treviso, Vicenza, Verona. Forse per la prima volta in corteo anche uno spezzone di immigrati cinesi cosa assolutamente positiva vista la tradizionale chiusura di questa comunità.
Grande la mobilitazione espressa dal Sud con la Rete Antirazzista Siciliana che ha portato in piazza quattrocento persone, e le realtà in lotta di Napoli e Caserta. Presente una delegazione dei Rom di Milano con lo striscione "Via Adda non si cancella"; e poi ancora i Cobas, il SIncoabs e la Cub, l'Associazione 3 febbraio, Arci e altre realtà dell'antirazzismo italiano. Sotto una pioggia costante ma mai torrenziale, il corteo ha attraversato il centro di Roma esprimendo una grande carica comunicativa. Pochissimi i parlamentari presenti, a dimostrazione del fatto che la questione dell'immigrazione è sempre troppo scottante in un momento in cui la campagna elettorale comincia a mettersi in moto.
A Roma gli anarchici erano presenti e distribuiti negli spezzoni rappresentativi delle varie situazioni di lotta antirazzista in cui le compagne e i compagni sono attive/i: dal Friuli Venezia Giulia, al Veneto, alla Lombardia, all'Emilia Romagna fino ad Abruzzo, Lazio, Campania e Sicilia.
Massiccio il volantinaggio del testo in più lingue della Commissione Antirazzista della FAI e della Federazione Anarchica Siciliana per veicolare i nostri contenuti e la nostra visione pratica e teorica secondo la quale la liberazione sociale - per essere realmente tale - deve passare attraverso l'azione diretta, il rifiuto della delega e la pratica autogestionaria. Tra l'altro, la presenza dei compagni ha suscitato durante il corteo l'interesse di molti tra manifestanti e cittadini comuni.

TAZ laboratorio di comunicazione libertaria

 



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