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REPORT
DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO I CPT
Bologna, 25 settembre 2004 -
leggi gli appelli
from
outofcontroll-crew:
Questa
mattina le reti antirazziste locali hanno
aggiunto un nuovo segmento di lotta alla
complessiva battaglia contro i lager etnici
e il razzismo fatto legge (Turco-Napolitano,
Bossi-Fini, legge 30): determinati a porre
nel programma minimo dei movimenti la chiusura
definitiva dei cpt, qui come altrove, siamo
arrivati fin sotto le mura del lager aprendo
varchi di comunicazione solidale con gli
amici e le amiche clandestin* internat*
nel lager. Ancora una volta abbiamo chiarito
ai poteri forti (sindacati, partiti e istituzioni)
che non siamo disposti ad accettare nessuna
riforma o peggio ampliamenti eo affinamento
delle dinamiche di internamento e deportazione;
che la nostra rabbia, come non si è
fermata oggi alle intimazioni della questura,
non si fermerà domani di fronte a
nessuna altra frontiera.
Nel
pomeriggio abbiamo partecipato al corteo
per rivendicare il diritto alla circolazione
di tutti e tutte con o senza documenti,
per portare lindignazione per tutte
quelle maledette morti avvenute nel mare
mediterraneo di cui sono complici i governi
europei, e ancora per riaffermare il diritto
irrinunciabile alla resistenza di fronte
alle ingiustizie e alla brutalità
del potere, qui a bologna come nelle terre
dellIrak e della Palestina.
Sanatoria
generalizzata!
Sempre
al fianco dei migranti
abolendo frontiere
e cpt dal basso!
No
border no nation stop deportation
from
borderzerolist: cronaca
di sabato mattina
Bologna,
stazione Roveri dietro si vede sputtare
l'edificio rosa del CPT di via Mattei. La
questura di Bologna ha vietato il tragitto
del corteo. Blidati circondano il Cpt per
non farci avvicinare troppo, non vogliono
che si ripete un'altra fuga come quella
dello scorso marzo.
Aspettiamo
parecchio il camion, con l'amplificazione
per far sentire la nostra voce a coloro
che stanno rinchiusi dentro il lager, perche'
la polizia ha bloccato la maggior parte
delle vie attorno. Infine arriva e duecento
persone cominciano il corteo. Un corteo
in cui si lanciano slogan contro i lager,
le frontiere, la deportazione, la legge
Bossi-Fini e contro i servi che la applichano.
La
demo sfila per le vie di una zona industriale
che, essendo sabato mattina, e' deserta.
Ma non importa perche' la nostra voce la
vogliamo far arrivare a chi questo mondo
di fortezze e frontiere lo subisce direttamente
sulla propria pelle, pagando il proprio
desiderio di movimento con la detenzione.
Arriviamo
in linea d'area dietro il CPT ma c'e' un
cordone di blindati di carabinieri e polizia
che ci bloccano la via. Bloccano la via
ma non il campo adiacente... mentre uno
striscione fa da diversivo noi scappiamo
per i campi infangati dalla pioggia del
giorno prima.
Arriviamo!
Giungiamo sotto il muro posteriore dell'infame
edificio. Cominciamo ad urlare slogan, far
suonare la musica e sparare i fuochi d'artificio
per far sentire a coloro che stanno dentro
che non tutt* li hanno dimenticat*. Ci rispondono
gridando e facendo rumore con quello che
trovano nelle loro celle, facendoci capire
che ci sentono.
Al
microfono si susseguono interventi di solidarieta'
e condanna per una situazione e una struttura
che non puo' essere riformata, ma semplicemente
abbattuta!
Il
corteo poi torna indietro per andare a confluire
nella grande manifestazione del pomeriggio.
FOTO
REPORT PRESIDIO DELLA MATTINA
lo striscione dei Disobbedienti al presidio
la mattina al Cpt di via Mattei
lo striscione del Comitato Senza Frontiere
al presidio la mattina al Cpt
lo striscione di Rifondazione, in corteo
verso il Cpt
la polizia sbarra il passo all'ingresso
del Cpt
carabinieri davanti il Cpt
carabinieri davanti il Cpt
si passa per i campi per avvicinarsi il
più possibile ai/lle reclusi/e
finalmente sotto il Cpt
FOTO
DEL CORTEO DEL POMERIGGIO
No
Border No Nation, Stop Deportation!
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